Notificata la conclusione delle indagini preliminari ai ventiquattro indagati del terzo troncone dell’inchiesta “Drug Store”. A deciderlo il sostituto procuratore della Repubblica Henry John Woodcock della Direzione distrettuale antimafia. Quattro dei ventiquattro indagati, Enrico Di Costanzo, Salvatore Laudani, Carmela Parziale e Luigi Russo, sono ancora sottoposti agli arresti domiciliari, mentre risulta tuttora latitante Vittoria Santoro. Tutti gli altri sono in stato di libertà. Tra questi vi sono personaggi già coinvolti in altre indagini della stessa specie, tra cui Elisa Aprea, Ruben Barbato, Gaetano Boccanfuso, Marco Cammarano, Alessandra Di Palo, Andrea William Vincent Iapino, Raffaela Lubrano D’Alena, Bruno Mattera, Giuseppe Mazzella, Maria Pia Micco, Manuel M’Kaouar, Pasquale Paduano, Salvatore Pirro, Alessandro Santoro, Emanuele Santoro, Gianfranco Santoro, Tonia Sarno, Luana Sasso.
Con il nuovo anno, si preannuncia la richiesta di rinvio a giudizio, ritenendo accertata l’ipotesi più grave, di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti.
L’inchiesta ha visto una lunga ed intensa attività investigativa dei militari del Nucleo operativo della Compagnia di Ischia con l’assistenza delle varie stazioni, che monitorarono i comportamenti dei cosiddetti “vertici”, i quali vennero sottoposti contestualmente ad un’attività di intercettazione telefonica, di ascolto tramite microspie nei luoghi dove abitualmente si riunivano.
I ventiquattro indagati hanno ora venti giorni di tempo per chiedere di essere sottoposti ad interrogatorio per chiarire la propria posizione; depositare memorie a propria discolpa; documentazione atta a dimostrare che questa nuova chiusura di indagine non è altro che una fotocopia di altre indagini per le quali c’è stata sentenza per alcuni e per altri si è in attesa di una possibile richiesta di rinvio a giudizio. Trascorso questo termine, la Procura potrà ufficializzare la richiesta di rinvio a giudizio e trasmetterla al gip.
Ventiquattro indagati, tutti accusati di associazione per delinquere finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti