Nell’operazione antibracconaggio posta in essere sull’isola d’Ischia dai Carabinieri si è rivelata preziosa l’opera del cane “Africa”, in dotazione all’Unità Cinofila Antiveleno e Antibracconaggio di Frosolone dipendente dal Gruppo carabinieri Forestale di Isernia. Grazie a questo ausilio i militari del Raggruppamento CITES di Roma (SOARDA) e i Forestali del Nucleo di Casamicciola hanno potuto arrestare due bracconiere e rinvenire e sequestrare armi e munizioni.
I due arrestati erano già noti alle forze dell’ordine in quanto particolarmente attivi, da anni, nella pratica dell’uccisione illecita di specie di uccelli migratori tutelati dalla normativa in materia. Nonostante fossero già attenzionati, hanno continuato nella loro attività.
Ma per il secondo anno consecutivo la lotta al bracconaggio ha consentito risultati importanti grazie anche all’impiego di “Africa”. Un cane addestrato non solo al rinvenimento di esche e bocconi avvelenati pericolosi per gli animali domestici e selvatici, ma anche per la ricerca di armi e munizioni. Una capacità determinante nell’ambito di operazioni antibracconaggio come quella conclusa con successo nei giorni scorsi. Questi cani, infatti, sono capaci di rinvenire armi e cartucce anche se nascosti sottoterra, come spesso avviene.