Leo Pugliese | E’ morto all’età di 78 anni Vincenzo Esposito. Già sindaco di Procida e responsabile della caritas locale. Un uomo molto colto profondamente innamorato della sua isola. L’isola ieri si è stretta attorno alla famiglia, alla moglie Marina e alla figlia Claudia. Oggi i funerali alla Chiaiolella. Di seguito il commiato degli amici e della politica.
Sindaco Dino Ambrosino:
«È mancato Enzo Esposito, Sindaco di Procida negli anni ’80. Iniziai a conoscerlo quando nel nostro comune il centrosinistra cominciò a presentarsi unito alle competizioni elettorali. Era sempre un punto di riferimento quando bisognava approfondire le questioni col Codice alla mano. La sua vita politica vissuta intensamente gli dava l’autorità di parlare con competenza di tutti gli argomenti amministrativi. Non le conto le massime, i consigli, i proverbi che ci ha insegnato e che ancora oggi segnano il nostro agire quotidiano.
A Marinella e Claudia il nostro abbraccio. Agli amici storici del gruppo socialista il nostro conforto, per aver tutti perso una guida, una persona dalla straordinaria umanità».
Luigi Muro:
«Enzuccio Esposito (Vincenzino come lo amavano chiamare gli amici napoletani)se ne è andato. Una tristezza infinita per me e per tantissime persone che lo hanno conosciuto. Innovò profondamente la politica procidana quale leader di un gruppo umano coeso e competente. Riformista, popolare, generoso e buono, ha amato fino all’ ultimo la Politica ed è sempre stato prodigo di consigli e sollecitazioni culturali. Ha avuto meno di quanto meritasse anche se va annoverato tra i politici importanti della nostra storia recente. Non sempre abbiamo condiviso le scelte politiche ma il nostro percorso umano non si è mai interrotto, anzi si è rafforzato. Potrei raccontare mille aneddoti che ci hanno accomunato ma non basterebbero a disegnare la statura di Enzuccio. Speravo che se la cavasse anche stavolta, lascia un vuoto umano e culturale immenso. Un abbraccio a Marinella e Claudia, compagna fedele e sempre presente e figlia degna erede del papà»
Il Kiodo Domenico Ambrosino:
«Maledetto 2021. Ci ha lasciato Enzo Esposito, già sindaco dell’isola, uomo politico di grande spessore umano e culturale. Dopo Gigi Covatta, se ne va un altro pezzo della mia vita. Con Enzo, al di là dei ricordi della fanciullezza trascorsi sulle banchine assolate della Chiaiolella, ci legano soprattutto la militanza e la formazione politica iniziata con le ALCI, l’MPL di Livio Labor, e poi proseguita e culminata con il PSI, da DE Martino fino a Craxi, nella “corrente” di Riccardo Lombardi. Un viaggio di impegno, di passione, dedizione, ricerca continua, svolto a servizio della comunità procidana. Ho scritto usando il presente perchè io sento che Enzo è ancora vivo: attraverso le sue opere, i tanti articoli scritti su Procida Oggi, le testimonianze dirette ed indirette che ci ha partecipato. Alla carissima consorte Marinella, all’amatissima figlia Claudia, le nostre più affettuose condoglianze. Ciao Enzo, ci mancherai, ma il tuo passato resta vivo nel nostro presente e nel nostro futuro».
Michele Ambrosino:
«Non ci sono parole per descrivere la tristezza che mi ha preso per la scomparsa di Enzo Esposito e per descrivere cosa ha rappresentato per me. Un amico, un compagno, un leader politico, un punto di riferimento. In un attimo ho visto scorrere davanti ai miei occhi, soprattutto, quelli che sono stati momenti belli e forti della mia giovinezza: la passione politica, il Partito Socialista, i primi anni al Comune e c’era sempre lui a condividerli, con la sua naturale leadership politica ma soprattutto con la sua grande umanità. È stato sicuramente uno dei Sindaci più amati e lo è stato per un motivo molto semplice: ha dimostrato veramente cosa significa essere il Sindaco di tutti. Durante la prima ondata della pandemia fu ospite del Network locale, sul web, e riuscì in poco tempo a sbalordire i suoi più giovani interlocutori per la capacità immensa di spiegare con semplicità cose complesse, la grande cultura, non solo politica, la sua profonda religiosità, ma anche per la carica di simpatia e semplicità con cui raccontava la sua storia e del nostro P(p)aese. Questo era Enzo, un grande personaggio che sapeva tanto e di tutto ma che faceva sempre prevalere la sua innata sensibilità, soprattutto nei confronti dei più deboli. Ciao Capo, sarai per sempre nel mio cuore e nelle mie preghiere. Un abbraccio forte a Marina, a Claudia, a tutti i familiari e a quanti gli hanno voluto bene».
Peppe Giaquinto:
«Un uomo sensibile e disponibile. Un politico esperto e tenace. Un Signore del dialogo e del confronto. Da giovanissimo al servizio della sua Procida e della sua gente. Un socialista e un riformista che ha dato tutto sé stesso per la buona politica e per vedere la sua isola proiettata nel futuro. Un cultore del merito e delle competenze ma sempre attento a quelli più in difficoltà. Per me un Maestro di vita politica e sociale. Procida senza di te si sveglierà più povera di passato, di presente e di futuro. Ci mancherai».