Terzultima finale, probabilmente già cruciale per il destino della capolista. L’Ischia vede il traguardo e i prossimi 90’ potrebbero rivelarsi decisivi per il raggiungimento. Al Mazzella arriva il Napoli United, squadra indicata tra le big della competizione, ma reduce da un girone di ritorno deludente. Mister Enrico Buonocore, intervenuto in conferenza stampa, ha presentato la sfida a poche ore dal fischio d’inizio.
Tre partite alla fine, arriva il Napoli United, una squadra che gioca bene a calcio. Nonostante le dimissioni di Maradona jr., gli avversari hanno comunque ottenuto risultati importanti. Che partita aspettarsi?
“Da parte dei miei ragazzi mi aspetto una partita di sostanza e di qualità, la squadra sta molto bene. Incontriamo un avversario con dei giocatori molto tecnici, sta avendo un po’ di problemi a livello societario, però non hanno mollato niente. Stanno giocando e provando a fare quanti più punti possibili fino alla fine. Sarà una gara difficile contro una buona compagine, è organizzata. Non c’è più l’allenatore, ma i principi sono rimasti dopo due anni. I giocatori sono sempre quelli, i concetti ci sono. Mi aspetto una partita difficile, ma aperta, contro una squadra che verrà qui a giocare: sarà un bel match”.
Quali contromisure per l’incontro di domenica, importante anche dal punto di vista psicologico nei confronti delle avversarie?
“Loro possono giocare in due maniere: 4-3-1-2 o 4-2-3-1, quest’ultimo modulo è stato usato proprio domenica scorsa. Abbiamo provato come muoverci quando non siamo in possesso. Al di là della qualità degli avversari, ripeto con giocatori importanti, dobbiamo essere noi a fare la partita quando siamo in possesso. I movimenti, che possano giocare a tre o a due, sono quasi sempre uguale e non ci cambia molto. Ci muoviamo un po’ diversamente a metà campo, il concetto è correre in avanti e andare in uno contro uno. Dobbiamo cercare di recuperare la palla più velocemente possibile nella zona di campo degli avversari”.
Sull’apertura dei distinti in vista della partita contro il Napoli United:
“Mi auguro che ci sia tanta gente perché questi ragazzi lo meritano, stanno facendo qualcosa di straordinario. Sarà una partita molto importante perché può determinare la fine di questo campionato. Vincendo domenica, anche se le altre due dovessero ottenere i rispettivi successi, resteremmo a cinque e sei punti a due partite dalla fine. Noi siamo rimasti nel girone d’andata a tre o quattro punti, sono trascorse quindici partite e queste lunghezze sono state confermate. Per non vincere questo campionato dovremmo fare proprio un disastro”.
L’Ischia è sempre stata continua, ha steccato pochissime partite ma ha guadagnato punti sulle inseguitrici. La squadra è stata sul pezzo, facendo sembrare semplici le cose difficili:
“Alcune volte quando vengo al campo ad allenarli, ho l’impressione che se fossi stato a casa sarebbe stata la stessa cosa. Il gruppo ha un concetto di allenamento consolidato, dal 2 agosto i ragazzi vanno da soli. Quando dobbiamo provare delle cose, li guardo e non dico niente: si allenano in maniera naturale. Abbiamo perso tre partite in campionato, credo che l’unica dove abbiamo meritato di perdere è stata a Cardito contro l’Atletico Calcio. In tutte le altre abbiamo sempre fatto il nostro. Ho visto alcune immagini di squadre che si lamentano di situazioni con gli arbitri. Abbiamo avuto delle partite in cui siamo stati penalizzati, ad Ercolano ad esempio è stato fischiato contro un rigore scandaloso. A Massa Lubrense non è stato convalidato un gol regolare e non ci sono stati dati due rigori, con il Montecalcio ci stanno due rigori netti, in casa col Pompei uno netto. Questa squadra, che nessuno ad inizio anno dava una lira perché è la verità, ha fatto qualcosa di straordinario. I ragazzi sono stati bravissimi, hanno lavorato forte, dal primo momento ho cercato di far entrare il mio pensiero di calcio nella loro testa. Mi hanno sempre seguito, gli attori di questo film sono i giocatori. Io faccio il registra e sto dietro alla telecamera, ma se non ci sono buoni attori, il regista può fare quello che vuole ma non arriva da nessuna parte. Dobbiamo finire quello che abbiamo cominciato il 2 agosto, ancora non abbiamo fatto nulla”.
Come sta Brienza?
“Sta bene, vediamo fino a domenica pomeriggio. Valutiamo le condizioni di Cibelli per capire se riesce a recuperare. Franco sta facendo molto bene, siamo molto contenti. Non so se sarò l’allenatore dell’Ischia il prossimo anno: nel caso per me sarà riconfermato. È un giocatore ancora importante, con la giusta preparazione dall’inizio dell’anno può fare molto di più di quello che ha fatto quest’anno nelle partite in cui ha giocato. È arrivato dopo tre mesi, ha fatto preparazione da solo ed erano tre anni che non giocava. Per me Brienza è un elemento determinante, come calciatore e come uomo, può dare tanto ai ragazzi”.