Il Real Forio porta a casa un punto dall’isola azzurra e, nel dopo gara, mister Angelo Iervolino risponde alle nostre domande e non trova alibi. Un’analisi, questa del numero uno biancoverde, che non fa sconti. Anzi, richiama alla responsabilità e all’auto valutazione.
Partita difficile è vero, ma è importante tornare con un punto da Capri. Proviamo a fare una prima valutazione complessiva della gara
“Sapevamo che giocare a Capri su quel campo non è mai facile per nessuno. Credo che su quel campo poche squadre vinceranno. A testimonianza anche del fatto che, per esempio, il Pompei nemmeno ci ha vinto e qualcuna delle sette sorelle ci ha già lasciato le penne. Sapevamo di andare a giocare una partita complessa su quel campo, piccolo e soprattutto un campo dove l’ambiente ti porta a disputare, come avevamo preventivato, una partita maschia, così come è stata già dal primo minuto. Ci sono state, tra virgolette, botte da orbi in mezzo al campo e sapevamo di dover giocare una partita sporca, una partita che dovevi portarla in una direzione e poi mantenere questo duello fisico. E l’abbiamo fatto egregiamente. Dopo il vantaggio, all’ultimo secondo dello scadere del primo tempo, purtroppo una piccola disattenzione ci è costato il pareggio.
Nel complesso penso che possiamo dire che, in onestà è stata una partita da X, seppur credo che abbiamo avuto delle occasioni grossissime. Quattro occasioni nitide cosa che, al contrario il Capri non ha avuto. Sono stati bravissimi a far leva sulle loro qualità perché che sono di una squadra di qualità con giocatori di tanta qualità e che hanno anche la struttura per far breccia fisicamente e l’hanno fatto bene.
Siamo stati bravi a riprenderla. E poi, dicevo ci sono state quelle quattro occasioni dove potevamo far meglio e penso all’occasione di Musso. Doveva fare gol, forse era un po’ stanco. Stessa cosa nel primo tempo sul cross sul secondo palo di Lucio Pellicciari, praticamente un rigore in movimento e la strozzata di Bruno. Queste cose qua ti fanno pagare il risultato”.
La vera difficoltà è stata la mobilità dei tre attaccanti avversari che non hanno dato punti di riferimento alla difesa?
“Io non credo che sia stata questa la difficoltà. La difficoltà è stata nostra sugli ultimi 25 metri. Abbiamo sbagliato, secondo me, tante, tante scelte. Dobbiamo essere più incisivi perché abbiamo avuto delle potenziali occasioni clamorose. Però poi purtroppo abbiamo fatto male. Magari un passaggio più lungo, un passaggio invece di darlo profondo lo dai in ampiezza, una sovrapposizione non servita. Abbiamo fatto delle scelte sbagliate che ci avrebbero permesso di mettere la palla dentro. Per il resto io credo che la difesa si sia comportata molto bene.
E credo che, soprattutto in questo campionato, dove ci sono tre attaccanti, quasi in tutte le squadre, anche attaccanti importanti, i nostri difensori sono chiamati ad un enorme sforzo fisico e mentale. Credo che dobbiamo prendercela un po’ con noi.
E poi, soprattutto, credo che a centrocampo siamo stati con un po’ di ossigeno mancante. Era una partita richiedeva tanto sforzo fisico. Va detto che a centrocampo, però, abbiamo una difficoltà oggettiva perché siamo molto corti anche per le tre partite in sei giorni e con l’assenza di Chicco Arcamone che è ritornato ad allenarsi praticamente giovedì. Ci sono andato con i piedi di piombo a farlo entrare. Lo stesso Bruno purtroppo convive da Aversa questo problema al piede e tutti i giorni fa terapie, però purtroppo gli provoca sempre dolore e non dovrebbe fermarsi. Non è il momento migliore ma deve darci una mano anche col contagocce”.
La gara con l’Ercolanese, considerato il valore del Forio e la posizione di classifica, può essere quella della svolta?
“Non parlerei assolutamente di svolta. Penso che l’Ercolanese, una squadra che conosciamo e che da inizio campionato ad oggi ha creato due squadre, ha un numero infinito di giocatori. Veramente una cosa spropositata rispetto alla categoria. Perché avere tanti giocatori di tanta qualità e con tanti zeri, ti porta sempre ad avere una rosa competitiva. Credo che noi, a prescindere dall’avversario di domenica, dobbiamo andare a fare a fare punti e trovare la vittoria in casa. Non la definirei assolutamente la gara di svolta, ma sicuramente una gara di rabbia. Ho detto ai ragazzi di riposarsi in attesa della ripresa degli allenamenti, di riposarsi mentalmente, fisicamente e soprattutto di riempire il cuore di fame e di vittoria”.