giovedì, Novembre 14, 2024

Eccellenza. Carlo Sanchez: “Spero che i nostri under non ascoltino le sirene del mercato e restino a Forio”

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L’arrivo a febbraio, la missione salvezza completata e la conferma in panchina per la prossima stagione sportiva del Real Forio. Carlo Sanchez racconta gli ultimi giorni vissuti, dall’intesa trovata con il presidente Amato agli obiettivi futuri. La composizione dello staff tecnico e la costruzione della rosa gli altri argomenti trattati dal mister biancoverde.

Benvenuto a mister Carlo Sanchez dopo la riconferma, dopo i primi colpi di mercato del Real Forio. Questa rinnovata sfida ischitana, qui a Forio con il presidente Amato è stata annunciata, anche dalle parole dello stesso presidente, come il coronamento di un’intesa che si è costruita e che ha gettato le basi per guardare al futuro. È così?
“Certamente. Dal primo giorno in cui ho messo piede qui, il 14 febbraio, ho percepito un’atmosfera accogliente, una sensazione che è durata nell’ambiente di lavoro, con la squadra e tutta la dirigenza e anche con i tifosi. Si è instaurato un forte legame, ci siamo capiti e compresi da subito. Mi considero fortunato di interagire quotidianamente con persone meravigliose. Non lo dico per cortesia, ma perché realmente apprezzo l’opportunità di avere a che fare con loro ogni giorno”.

Questa tua conferma per l’ambiente è sicuramente importante, però in qualche modo c’è anche un nuovo staff, no? C’è il nuovo arrivato il Preparatore Atletico Pierangelo Pesce, c’è Catello Vuolo che è stato inserito nell’organigramma della prima squadra, tuttavia di solito l’allenatore si porta un po’ i suoi.
“Desidero innanzitutto esprimere la mia gratitudine ad una figura chiave che mi ha affiancato per quattro anni. Antonio Di Matteo è stato un collaboratore fedele, il mio braccio destro e un caro amico per questo periodo. Abbiamo persino scambiato qualche parola questa mattina. Ritengo che sia arrivato il momento per Antonio di tentare la strada dell’allenatore principale, avendo già maturato esperienze pregresse in tale ruolo in categorie minori. È giusto che faccia questo passaggio ora, avendo le competenze necessarie e una grande maturità professionale. È stata davvero un’esperienza significativa lavorare con Antonio ed è importante sottolineare come abbiamo deciso di orientarci verso uno staff composto essenzialmente da persone del luogo, al fine di forgiare un’identità particolare legata alla nostra squadra e al territorio.

In fondo, l’unicità di un club emerge nel tempo attraverso i successi ottenuti dai giocatori e il nostro compito è quello di valorizzarli al meglio senza ostacolare il loro percorso. In questa ottica di rafforzamento identitario locale, si segnala anche l’integrazione di Francesco Chiaiese, autentica icona sportiva di Forio. La sua precedente carriera lo qualifica non soltanto come un giocatore di rilievo ma anche come uomo dal comportamento esemplare. Abbiamo fatto un’aggiunta significativa nello staff tecnico con Pierangelo Pesce, noto come uno dei migliori preparatori atletici; la sua reputazione è ottima sia sull’isola che altrove. Lo conosco personalmente e professionalmente gode di grande stima. Inoltre, Franco Verde continuerà nel suo ruolo di preparatore dei portieri e Catello, che collaborava già lo scorso anno, coprirà ancora il ruolo di assistente e si occuperà dell’Under 19. È possibile che nei prossimi giorni ci saranno ulteriori innesti, poiché miriamo a creare una squadra qualificata e coesa. Il nostro obiettivo è lavorare bene con i ragazzi, forgiare l’identità della squadra e instillare un forte senso di appartenenza. Credo che questi aspetti siano cruciali per raggiungere i nostri traguardi. Nei prossimi giorni vedremo se ci saranno altre aggiunte rilevanti al team.

Mister questa partenza ovviamente getta una base diversa. Lo scorso anno sei arrivato in corsa, avevi degli obiettivi, in particolare uno, quello della salvezza. La categoria è stata mantenuta, è inutile che adesso andiamo a ripercorrere le tappe dello scorso campionato ma con la conferma, invece, si resetta tutto. Il Presidente ci ha detto “non abbiamo obiettivi, vogliamo giocare vogliamo divertire, vogliamo fare bene, a dicembre tireremo una linea e vedremo dove siamo andati”, volendo, da un punto di vista, mi sembra che Amato ti abbia dato carta bianca. Adesso sei tu responsabile di organizzare tutto quello che sarà il Forio dell’anno prossimo
“Io, nella mia veste di allenatore, insieme ai direttori Vito Manna e Nicola Pisani, organizzeremo il tutto. In stretta collaborazione, ci concentreremo sulla formazione di una squadra significativa, che credo sarà molto performante per il campionato imminente. Naturalmente, è superfluo parlare di ciò che faremo o delle lotte che affronteremo; l’importante è che produrremo risultati positivi. All’inizio della preparazione, il mio consiglio sarà di concentrarsi settimana per settimana anziché guardare troppo lontano nel futuro. Affronteremo tutto gradualmente, in un’atmosfera serena e tranquilla, con l’obiettivo costante di migliorarci. L’anno scorso il Forio puntava più in alto ma ha dovuto accontentarsi della salvezza dopo aver affrontato diverse sfide. Per la società, questo era comunque un risultato meritato ancor prima del play-out con il Pomigliano. Adesso è chiaro che dobbiamo puntare a un obiettivo maggiore della semplice salvezza e ci impegneremo a costruire una squadra competitiva per raggiungere risultati significativi, giacché ogni squadra entra in campo per vincere”.

Veniamo alle conferme del mercato, perché quest’anno le conferme hanno anche la firma di mister Carlo Sanchez e penso ad Arrulo, a Cabrera, a Chicco Arcamone, Antonio Di Costanzo, Mario Sogliuzzo, Mario Pistola. Già questo significa aver confermato dei calciatori che conoscono bene la categoria e che mai ormai conoscono anche bene la sua mentalità.
“Certamente, ci saranno alcune conferme nei giorni a venire. La strategia si basa su un nucleo solido di giocatori che hanno già dimostrato il loro valore. Come ho detto nella scorsa stagione, avrei continuato dalla base esistente perché c’era un gruppo promettente. È chiaro che apporteremo alcuni cambiamenti targetizzati in certi settori, modificando più in alcuni e meno in altri, per rafforzare l’equilibrio e la competitività della squadra. Mi impegnerò a coinvolgere più giocatori del posto, una richiesta che avevo fatto anche precedentemente e che estenderò allo staff: uno sforzo collettivo per incrementare la nostra identità e far sentire la passione dell’isola sia nella maglia della squadra che in quella di Forio, che rappresenta il nostro cuore”.

Delgado è un giocatore con un nome che risuona tranquillamente sui campi di Eccellenza. Era stato già Forio e aveva già vissuto la sua parentesi. Ma Delgado è un difensore, è stato valutato in un’ottica complessiva o ha già un’idea di quello che deve essere il suo ruolo?
“Sì, l’idea ci è venuta subito dopo un incontro con i direttori e abbiamo prontamente proceduto sia con le riconferme che con nuovi inserimenti. Conoscevo già Delgado da tempo, lasciò un’impressione positiva e cercavamo un difensore con le sue caratteristiche. La sua acquisizione è un doppio vantaggio: conosce l’ambiente e migliora la difesa. L’arrivo di Delgado è un plus, ma stiamo anche valutando altri giocatori che potrebbero arricchire ulteriormente la squadra”.

Parlando anche con il Presidente, quest’anno il Forio si trova con degli under che hanno già degli anni di esperienza, per il Real Forio non saranno under che affrontano per la prima volta la categoria
“Recentemente ho menzionato Di Meglio e Castagna che, sebbene quest’anno siano formalmente “under”, hanno già giocato nella scorsa stagione quando non erano ancora classificati come tali se consideriamo il 2005. Inoltre, abbiamo assistito ai debutti di Peluso, Iaccarino, Verde e Santaniello. Abbiamo lanciato molti giovani talenti nonostante fossero al di sotto dell’età minima prevista dalle regolamentazioni della passata stagione. Per fortuna quest’anno possiamo contare su di loro, sperando che accettino di continuare il percorso con la nostra squadra.

La presenza di un gruppo di giovani promettenti è cruciale per affrontare un campionato impegnativo come l’Eccellenza, dove l’inclusione di under è indispensabile. Alcuni dei giocatori che ho nominato non sono più classificabili come under, ma sono ormai pronti a dimostrare il loro valore, sempre che non ricevano troppe offerte da altri club, perché bisogna anche riconoscere che qui si sono distinti e valorizzati notevolmente.

Lo scorso anno, grazie all’operato di figure come Luigi Esposito e Mimmo Citarelli del settore giovanile, molti ragazzi hanno partecipato alle rappresentative e attività a livello nazionale, guadagnando visibilità e apprezzamento. Se oggi i nomi di Di Meglio o Castagna sono ben ricordati, è anche merito del Forio che ha puntato sulla crescita del proprio settore giovanile negli anni. Ho iniziato con una base di giocatori locali di Ischia poiché credo fortemente nel talento disponibile sull’isola, dove ci sono innumerevoli calciatori validi dai quali attingere prima di cercare altrove. La nostra aspirazione è quella di mantenere tutti i nostri under nel nostro club, garantendo così un nucleo solido di giocatori che già conoscono bene l’ambiente del Forio e io so cosa aspettarmi da loro”.

Il presidente, anche se, devo dire la verità, sorrideva, diceva “quest’anno vogliamo un attacco stellare”. L’attacco l’anno scorso, sia con il mercato di agosto che con il mercato di dicembre, non ha convinto pienamente e forse qualcosa non è andato per il verso giusto. Senza fare nomi, possiamo tracciare un po’ il profilo dell’attacco che immagina?
“L’anno scorso avevamo ottimi attaccanti, ma non tutti si adattano sempre all’ambiente e il rendimento può variare. A volte gli attaccanti segnano poco, altre volte molto di più; il calcio non è una scienza esatta. Voglio ringraziare i giocatori dell’ultima stagione, come Acosta, Carissimi e Carnicelli, per il loro contributo, tuttavia erano necessari cambiamenti. Aspettiamo nuovi arrivati che siano altamente motivati e si integrino bene nell’ambiente specifico della nostra isola, che presenta sfide uniche rispetto alla terraferma. È fondamentale trovare giocatori disposti ad ambientarsi e a dare il massimo. Poi sta a noi, allo staff tecnico, aiutarli a eccellere. Cerchiamo di apprendere dalle esperienze dello scorso anno per migliorare e fornire l’appoggio adeguato agli atleti che si uniranno a noi questa stagione”.

Una domanda per sorridere. Quest’anno stare a Ischia ad agosto e fare la preparazione le permettere anche di unire l’utile al dilettevole rispetto a tante altre location..
“Certamente, questo è un luogo incantevole. Sono fortunato perché, per la prima volta in otto anni, comincio una preparazione da capo, dato che negli ultimi anni sono subentrato e ho lavorato in meravigliose località sul mare come la Sardegna e Agropoli. Tuttavia, quelle erano mete invernali, non estive come qui. Al di là della bellezza di Forio, apprezzo veramente tutto ciò che il territorio offre e sono entusiasta all’idea di fare bene e di dare il massimo per questa società che meritatamente riceve tanto per gli investimenti e per le persone che ne fanno parte. Non capita spesso di incontrare nel mondo del calcio un gruppo così pieno di persone valide, ma qui a Forio ce ne sono”.

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