Francesco Fiorillo | Il rammarico per gli episodi avversi, il disappunto per aver dovuto interrompere la propria corsa. Battuta d’arresto per il Real Forio che ha chiuso gennaio con una sconfitta: dopo tre risultati utili consecutivi e la scalata in classifica, la squadra di Angelo Iervolino non è riuscita a superare il Quarto Afrograd allo stadio Giarrusso. Una gara segnata da situazioni sfavorevoli, dal cartellino rosso per D’Alessandro al rimbalzo in occasione del gol locale.
E mister Angelo Iervolino, al termine dell’incontro, ha analizzato la prova dei suoi ragazzi, considerando ingiusto il verdetto al triplice fischio: “È una sconfitta immeritata. Abbiamo perso la partita subendo un solo tiro in porta, da trenta metri. Si poteva fare sicuramente meglio sulla conclusione, ma non è quello il problema. Non è possibile perdere così, subendo un solo tiro e non è una cosa che dico soltanto io, ma è quello che ha detto la partita, basta contarle le occasioni. Sono amareggiato e deluso, anzi arrabbiato perché non si può perdere così, dopo aver costruito cinque occasioni nitide nei primi trenta minuti. Non dico che bisognava fare cinque gol, ma almeno un pallone devi metterlo in porta.
Quando non segni, si presentano le difficoltà della gara. Sapevamo delle insidie. Poi abbiamo giocato per oltre un’ora con l’uomo in meno. Il Quarto Afrograd è un avversario che sa palleggiare, ma non ha sfruttato in maniera eccelsa la superiorità numerica perché non ha praticamente mai tirato in porta anche quando siamo rimasti in dieci”.
L’espulsione di D’Alessandro ha condizionato inevitabilmente la gara del Forio che ha tenuto bene il campo nella prima mezz’ora e ha sviluppato altresì azioni per passare in vantaggio. Sull’episodio del rosso al terzino, che salterà quindi il prossimo appuntamento stagionale, ha parlato l’allenatore biancoverde: “Nella volontà di recuperare il pallone, l’arbitro sembra abbia visto una gamba alta, all’altezza della pancia. C’erano tanti giocatori nella zona della palla, non ho visto nitidamente l’accaduto. Eravamo fuori area, ma non credo che D’Alessandro abbia fatto un fallo di reazione o cose del genere. Probabilmente c’è stato qualcosa che il direttore di gara ha visto e valutato in questa maniera. Non era un fallo da espulsione, l’episodio è avvenuto in una zona di campo dove sarebbe stata giusta l’ammonizione. Condizionare una partita dopo 28’ e farci giocare 70’ con un uomo in meno è stata una situazione alquanto particolare. Ripeto, anche con la superiorità numerica, il Quarto Afrograd non ha mai tirato in porta. Il gol è arrivato su una piccola disattenzione: loro festeggiano e noi stiamo spiegando. Dovevamo sicuramente legittimare la vittoria”.
Ora una settimana importante per il Forio che dovrà prepararsi alla sfida del Calise contro il Montecalcio. Sarà una partita spartiacque per il club isolano, distante nove lunghezze in classifica dai biancazzurri che stanno occupando l’ultima posizione utile per la zona playoff: “Dobbiamo ripartire dalle nostre consapevolezze, da quello che abbiamo sviluppato nelle ultime partite e anche dalla prova del Giarrusso. Dobbiamo esprimere la nostra idea di gioco e segnare, bisogna essere freddi nel momento in cui arriva il pallone in avanti. Questa è la chiave. Serve essere uniti quando la partita può andare male, nella stessa maniera di quando festeggiamo in occasione delle vittorie. Avevamo tutti la voglia di portare a casa i tre punti e lo meritavamo anche, adesso dobbiamo stare uniti e concentrati per ripartire contro il Montecalcio”.
Intanto sui social è apparso il messaggio di ringraziamento della società: “Grazie ai nostri meravigliosi tifosi. In questo meraviglioso viaggio c’è una cosa che ci ripaga di ogni sacrificio: l’aver risvegliato l’amore dei nostri tifosi. Vedere 100 persone a Sarno, sentire il calore dei nostri supporters ieri a Quarto, così come in occasione delle precedenti trasferte, ci riempie il cuore di gioia. E siamo solo all’inizio. Siamo ben consapevoli che l’amore dei foriani per la propria squadra è immenso”.