domenica, Settembre 8, 2024

Eccellenza. Real Forio-Pomigliano, sala stampa. Iervolino: “Il cuore foriano è la chiave di svolta”

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Il Real Forio ha salutato l’anno solare al Calise con una vittoria importante contro il Pomigliano. Mister Angelo Iervolino, al triplice fischio, ha analizzato la prestazione della squadra e si è soffermato sul carattere dei suoi ragazzi: “Sapevamo di dover affrontare partite complicate, potevano esserci delle difficoltà. Conoscevamo le caratteristiche del Pomigliano, una squadra tignosa e pronta a chiudersi in difesa. Era importante vincere, per la classifica che si è accorciata notevolmente e per dare continuità alla settimana che è stata molto positiva, da domenica scorsa ad oggi. Prendiamoci il buono che è comunque il successo. Volevamo questa vittoria tutti quanti, a prescindere dal modo perché era importante per i motivi detti prima.

La caparbietà nel segnare dopo il loro pareggio è la testimonianza che volevamo questa vittoria a tutti i costi. Eravamo pronti a mettere in campo quella che poteva essere la batteria dei calciatori offensivi a disposizione, abbiamo gestito bene dal punto di vista della sofferenza e non è un dato da poco, considerato il nostro passato recente. La partita persa contro il Pomigliano l’anno scorso ci ha fatto giocare fino all’ultimo la salvezza. Con una vittoria invece ci saremmo salvati prima. Sapevamo comunque che l’allenatore era intenzionato ad impostare la partita in un certo modo e dovevamo giocarla così. Credo ci sia stata un’altra piccolezza e non vuole essere una scusante ma è un dato d’analisi: siamo stati un po’ troppo appesantiti e la Coppa sono sicuro abbia influito. Dal punto di vista fisico e di energia mentale ci siamo, ma gli impegni dell’infrasettimanale tolgono tanto. E questo che sto dicendo avvalora anche il fatto che la Puteolana, che sta facendo un cammino strepitoso, ha pareggiato con il Rione Terra, mentre mercoledì ha fatto una super partita contro l’Acerrana vincendo la semifinale d’andata. È importante ora stringerci in questi dieci giorni, lavorare sulle forze ed arrivare alla sosta natalizia per poter operare su tutto il resto”.

Il tecnico ha parlato anche delle condizioni dei due calciatori sostituiti e della capacità del gruppo di cambiare modulo a gara in corso: “Longo ha subito un colpo alla caviglia nel primo tempo, è stato medicato ma ha avuto dolore e mi ha chiesto anche il cambio, pur volendo provare a restare in campo per altri dieci minuti. Mi ha parlato di una botta, speriamo sia solo quello. Per quanto riguarda Di Costanzo, penso sia un problema muscolare e mi auguro non sia nulla di grave, con il riposo spero possa stare bene. Ad oggi in difesa siamo molto corti, spingere sempre non aiuta e ti fa rischiare. Modulo? La mia idea è portare la squadra ad una conoscenza tale da saper fare più cose durante la stessa partita. Siamo partiti con il 4-2-3-1, cercando di sfruttare Longo alle spalle di Acosta. Poi siamo passati al 4-3-3 con Longo sulla fascia e con Filosa mezzala. Più della duttilità del sistema di gioco, penso che bisogna evidenziare la disponibilità di tutti i calciatori e dargliene atto. Accurso è entrato da difensore centrale, dopo la gara di mercoledì che è stata la prima impegnativa dopo un anno di stop. Poi c’è stato l’ingresso di Cerase da terzino destro. Abbiamo fatto tante cose, dobbiamo dare i meriti a questi ragazzi che hanno la voglia di fare tutto il necessario per il gruppo, per la società e per il presidente”.

Passaggio finale sull’importanza di Sogliuzzo e Accurso nello spogliatoio: “Penso che tutti, nel corso del tempo, hanno inculcato questo cuore foriano ai nuovi. Tanti stanno dimostrando l’attaccamento, si sentono foriani dentro e lo fanno con la massima attenzione. Ci auguriamo che tutto questo possa essere una chiave di svolta. C’era bisogno di quella scintilla che potesse portare avanti un percorso e ricominciare perché non meritavamo quei risultati negativi viste le prestazioni fatte. Spero che il cuore foriano, del gruppo-squadra, della presidenza e dei tifosi, possa aiutarci a portare avanti il nostro cammino e arrivare, con sudore e lavoro, dove meritiamo di stare”.

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