tornato sull’isola da avversario, guidando il suo Savoia ad un pareggio importante nel fortino del Real Forio. Salvatore Campilongo si congratula con i suoi per la prestazione del Calise e parla delle difficoltà nella seconda parte dell’incontro: “Nel primo tempo abbiamo fatto una buonissima partita, tenendo il pallino del gioco. Siamo stati bravi a gestire, è stata una frazione iniziale di alto livello. Poi nella ripresa, anche per la bravura del Forio che veniva a prenderci con questi quattro attaccanti, abbiamo avuto un po’ paura con la costruzione dal basso. Quando lanciamo dalle retrovie non abbiamo fisicità, non giochiamo mai sulle seconde palle. Nella prima mezz’ora del secondo tempo abbiamo rischiato tanto, se Bellarosa non fa quell’intervento su Arrulo, rischiamo. Con l’eventuale 2-0 sarebbe stato molto difficile. Negli ultimi venti minuti abbiamo creduto maggiormente nelle nostre qualità, abbiamo cambiato il nostro assetto tattico, mettendoci con il 4-2-3-1, invertendo gli esterni e affidandoci a Petricciuolo come trequartista. Queste mosse ci hanno dato più brillantezza in avanti e siamo riusciti a pareggiare. Noi siamo questi, giochiamo a calcio e vogliamo farlo bene. Quando troviamo le nostre geometrie, possiamo fare bene. Quando non abbiamo queste giocate, andiamo in difficoltà”.
Campilongo torna anche sul tema Ischia, sempre caro al mister biancoscudato: “L’ho vista due volte giocare quest’anno e mi ha fatto una grandissima impressione, faccio i complimenti ad Enrico Buonocore. Sono andato a vederla contro Gladiator e Cavese, sono rimasto impressionato. Ha fatto sempre grandi prestazioni. Si vede la mano del mister, è una squadra che ha fatto un campionato straordinario. Il club è stato bravo a prendere quei due o tre giocatori che hanno alzato il tasso tecnico, poi sono rimasti gli stessi giocatori della scorsa stagione e hanno fatto bene. Faccio i complimenti. Nei due anni qua sono stato benissimo. L’Ischia è una piazza importantissima, porta tanta gente allo stadio. Questo deve essere un vanto per l’isola. Con la solidità societaria, l’Ischia può stare tranquillamente in Lega Pro”.
Sugli obiettivi con il Savoia: “Spero vivamente di portare questa nave in porto, di salvarla. Ho avuto questa possibilità di allenare il Savoia, sono ritornato con grande piacere perché ho un rapporto particolare con questa piazza. Sono tornato per la grande voglia di allenare. Non guardo la categoria, ma la squadra e la società, che mi ha detto che c’è un progetto per un futuro straordinario. Sono a disposizione del club, poi i matrimoni si fanno sempre in due. Oggi sto bene, con una proprietà che non mi fa mancare niente e con un gruppo di lavoro eccezionale”