domenica, Dicembre 1, 2024

Eccellenza. Taglialatela: «Passi avanti per il Real Forio, Calise arma in più. E che crescita di Iandoli»

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Francesco Fiorillo | Una vittoria larga e che non ha ammesso repliche. Il Real Forio si è imposto sul terreno di gioco della Virtus Avellino con un netto 6-0 nella sfida valida per l’andata degli ottavi di finale di Coppa Italia. Un approccio al match giusto e convincente, la strada è stata spianata dopo appena dieci giri di lancette con la rete di Castagna, seguita poi dalla strepitosa tripletta di uno scatenato Filosa. In gol, nel secondo tempo, anche Peluso e Di Costanzo per una qualificazione ai quarti ipotecata con una gara d’anticipo. Mister Angelo Iervolino, al triplice fischio, ha analizzato la prestazione dei suoi, mettendo in risalto però le qualità dell’avversario: “Parliamo di una buona squadra, imbattuta e in campionato è al secondo posto con dieci punti conquistati, gioca un buon calcio. La temevamo sostanzialmente come partita perché poi, al netto delle tante cose che si dicono per strada, si pensa sempre che magari una squadra inserita nell’altro girone abbia delle qualità minori. E invece non è così e i ragazzi sono stati bravi a interpretarla, a fare bene i primi minuti e ad andare velocemente in vantaggio. Dispiace per quel battibecco nell’intervallo tra Pelliccia e un loro giocatore, è scaturito qualcosa che non è nelle nostre corde né sicuramente nelle loro. Siamo stati accolti benissimo e quindi dispiace per questa cosa, però c’è stata sicuramente un’incomprensione tra i due e quindi si sono chiariti, nel caso ci scusiamo noi per Giacomo”.

Iervolino si è soffermato anche sugli errori in fase di impostazione del suo Forio che hanno portato la Virtus Avellino a creare qualche problema dalle parti di Iandoli: “Era una partita difficile proprio per questo. Quello che ho chiesto ai ragazzi era proprio di essere applicati mentalmente perché ci interessava poco, da parte dello staff intendo, la parte tecnico-tattica. Era troppo importante uscire con un risultato favorevole per adagiarci in vista del match di ritorno. Quello che ho chiesto era proprio questo, ovvero non andare con sufficienza e di non fare errori stupidi di impostazione e nella parte tecnica. Bisognava essere puliti nelle giocate, alcune volte non ci siamo riusciti con alcuni interpreti. Ricordo i primi minuti quando Francesco (Iacono, ndr) ha sbagliato quel disimpegno, è stato un errore tecnico e questo non possiamo permettercelo, soprattutto in vista della partita di domenica che sarà un impegno difficile, tosto. Bisogna restare sempre con con la mente concentrata per tutti i 120 minuti”.

In vista dell’impegno contro il Quarto Afrograd, è toccato a Francesco Taglialatela – allenatore dei portieri – intervenire in conferenza stampa. Il collaboratore di mister Iervolino è partito da una breve analisi sulla prova offerta in Coppa mercoledì: “La squadra ha disputato una buona partita, riuscendo ad indirizzare la gara esattamente come volevamo e questo ci ha facilitato in vista della qualificazione. Chiaramente bisognerà affrontare la gara di ritorno, ma con un risultato così largo c’è da gestire prevalentemente. Si tratta di un risultato importante di quello che speriamo sarà il passaggio del turno, ci porterà avanti nella Coppa quando magari le partite si faranno un po’ più belle e complicate”.
Un passo indietro anche sulla strepitosa cavalcata della scorsa stagione: “Credo che sia stata veramente dura, sono convinto che alla fine la vera forza sia arrivata dal gruppo che si era creato, tra i ragazzi e noi dello staff. Questo legame ci ha portato a raggiungere il traguardo salvezza che, ad un certo punto, sembrava lontano. E invece siamo riusciti a raggiungerlo all’ultima giornata. È il gruppo che ha fatto la differenza”.
Sull’attuale spogliatoio, Taglialatela non ha dubbi: “Credo che qualche passo in avanti sia stato fatto. Chiaramente, ai nuovi occorreva un po’ di tempo per amalgamarsi con lo zoccolo duro dello scorso anno che abbiamo mantenuto. È evidente che i ragazzi abbiano trovato la giusta sintonia e siano riusciti a creare subito un buon gruppo. Con il passare del tempo e continuando a lavorare insieme, potranno fare ancora meglio con ulteriori passi in avanti. Lo percepiamo noi dello staff, ma anche loro sentono la potenzialità del gruppo”.
Poi una battuta sul Quarto Afrograd: “Sappiamo che in questo campionato non ci saranno partite facili. Non ci sono squadre cuscinetto, ci aspettiamo una grande battaglia domenica. Dobbiamo mettere in campo tutto quello che abbiamo, dobbiamo essere concentrati e avere la mentalità giusta per poter portare a casa il massimo risultato possibile. Come dice il mister, sarà fondamentale vincere tutte le partite che si verranno a creare all’interno della partita. E probabilmente questo campionato è equilibrato perché, all’interno di ogni squadra, ci sono giocatori che sanno sfruttare i momenti. Dovremo essere bravi ad approfittare dei momenti che saranno a nostro vantaggio ed evitare che si possano creare situazioni favorevoli agli avversari”.
Al Calise si attende ancora grande affluenza: “Il nostro pubblico è importantissimo, credo che il calcio sia dei tifosi. Ci impegniamo durante la settimana, ma il calcio è come un teatro e quindi c’è bisogno di spettatori, del sostegno dei propri tifosi. Dall’esperienza che porto da Ischia, il calore della piazza è una marcia in più, soprattutto in partite più complicate ed equilibrate. Vedere il Calise pieno è una forte emozione per me che sono passato l’anno scorso e la situazione non era delle migliori, anche lì è stato fatto un passo avanti importante dalla tifoseria e dalla società”.
Sugli infortunati e sulla crescita di Iandoli: “Abbiamo indisponibili Boussada, fermo da qualche giorno, e Cerase, infortunatosi in Coppa, gli facciamo gli auguri di una pronta guarigione e di un velocissimo rientro. Iandoli? È un ragazzo d’oro. Sotto l’aspetto calcistico, mette il massimo impegno in ogni allenamento. Si presta a qualsiasi cosa, cerchiamo di migliorare dove magari si sente un po’ più insicuro. Cerchiamo di rafforzarlo, è un periodo in cui ha preso maggiore consapevolezza, non da adesso ma già dalla seconda metà del campionato scorso. Quando un ragazzo è in fiducia, a prescindere dal ruolo ricoperto, le prestazione si trasformano. Penso gli sia successo questo, attraverso il lavoro e la capacità di mantenere questo stato di fiducia. Ha doti e capacità, deve continuare a rimanere così concentrato”.

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