Chiara, Filippo e Michele al G7 dell’agricoltura, che parte oggi a Siracusa. Parliamo della famiglia Trapanese, titolari di Echinoidea, che ha realizzato a Punta Lingua un impianto di allevamento di ricci lungo le coste dell’isola di Arturo e che metteranno a fattor comune al mondo intero il lavoro svolto in questi anni. Nel contesto dell’evento istituzionale di livello internazionale, G7 – Agricoltura e Pesca che si terrà a Siracusa dal 26 al 28 settembre 2024, il Ministero dell’Agricoltura, ha organizzato nell’isola di Ortigia proprio una esposizione delle eccellenze dell’agricoltura, della pesca, dell’acquacoltura e del settore vivaistico/forestale nazionale e delle tecnologie innovative utilizzate, nonché eventi e convegni.
Echinoideadal 2016 si occupa – come dicevamo – di acquacoltura in mare aperto di echinodermi, dispone di una sede con laboratorio e impianto di avannotteria di circa 200 mq e di una concessione demaniale marittima di uno specchio d’acqua di circa 40.000 mq. Nel 2021 è iniziata la fase di sperimentazione relativa alla riproduzione, in un ambiente di laboratorio protetto, che ha consegnato ai ricercatori un ottimo riscontro con una buona crescita delle specie allevate alla fase larvale. Una soddisfazione immensa per chi ha creduto in questo progetto avveniristico che ha fatto tanto discutere sia per i brillanti risultati scientifici raggiunti sia per la politica aziendale e ambientale che è stata perseguita
Al G7 sarà rappresentata proprio la valorizzazione dei ricci di mare a Procida, un argomento che unisce l’innovazione tecnologica con la necessità di preservare la biodiversità marina. Procida, famosa per il suo patrimonio culturale e naturale, ha visto negli ultimi anni un crescente interesse verso la sostenibilità delle risorse marine, compresi i ricci di mare, che fanno parte dell’ecosistema locale e sono considerati una prelibatezza gastronomica. L’innovazione nel contesto della valorizzazione dei ricci di mare si esprime attraverso tecniche di allevamento sostenibile e l’adozione di strumenti scientifici per monitorare la popolazione e il prelievo di questi animali.
Alcune di queste innovazioni includonoproprio l’ Acquacoltura sostenibile. Echinoideapunta alla coltivazione controllata dei ricci di mare in un area specifica nella zona di marina grande riducendo così la pressione sulla popolazione selvatica. Questo metodo garantisce una produzione continua senza impattare negativamente sugli stock naturali. Garantisce altresì un monitoraggio ambientale: infatti attraverso l’uso di sensori e tecnologie di tracciamento, è possibile studiare meglio gli habitat dei ricci di mare e identificare le aree più vulnerabili.
Questo favorisce una gestione più accurata delle risorse marine, evitando il sovrasfruttamento. Negli ultimi anni, nel mondo, l’innovazione nella gestione dei ricci di mare ha assunto un ruolo centrale nella tutela della biodiversità marina. Grazie all’introduzione di nuove tecniche e strategie, è stato possibile garantire una gestione sostenibile di questa specie, preservando al contempo l’equilibrio degli ecosistemi marini. Una delle innovazioni più significative è stata l’adozione di metodi di raccolta selettiva dei ricci di mare. Questo approccio consente di raccogliere solo gli esemplari adulti, lasciando i giovani individui per garantire la riproduzione e la sopravvivenza della specie.
Inoltre, grazie all’utilizzo di attrezzi appositamente progettati, è possibile minimizzare l’impatto sull’habitat marino circostante, riducendo al minimo il disturbo degli altri organismi presenti. L’innovazione messa in campo da Echinoidea nella gestione dei ricci di mare è fondamentale per tutelare la biodiversità marina. Attraverso l’adozione di nuove tecniche e strategie, è possibile garantire una gestione sostenibile di questa specie, contribuendo al mantenimento dell’equilibrio degli ecosistemi marini e alla conservazione delle risorse marine per le generazioni future. La tutela della biodiversità marina è un obiettivo cruciale e l’innovazione gioca un ruolo chiave nel raggiungerlo.