Gaetano Di Meglio | Ieri mattina, come d’incanto, la Riva Destra si è risvegliata in zona gialla. E non ha nulla a che vedere con il covid, bensì con l’ordine pubblico, con la gestione del suolo pubblico e la vivibilità della zona.
Un remake, questo del Comune di Ischia, che arriva dopo la pubblicazione, riveduta e corretta, dell’ordinanza numero 94 che dispone il divieto di svolgere su aree e suoli pubblici, in concessione e private ad uso pubblico, attività di intermediazione e/o promozione di offerte di beni e servizi, inclusa la pubblicità ambulante con qualsiasi forma o mezzo.
Una linea gialla, questa che Enzo ha fatto ridisegnare e portare nuovamente in bella vista, era stata già oggetto di un’iniziativa identica negli anni scorsi dall’assessore Roberta Boccanfuso. La Boccanfuso, infatti, prima di sostenere una guerra fredda di maggioranza contro il sindaco, nel secondo periodo di queste esperienza con la fascia di Enzo Ferrandino, aveva previsto il ripristino della linea gialla all’esterno dei locali della Riva che segna il limite di occupazione del suolo pubblico.
La linea, oltre ad essere figlia delle varie ordinanze che regolamentano la zona e che “prevedono” il famoso metro in più come ristoro dall’acqua alta oggi, serve anche per consentire il controllo del territorio.
Nella determina si legge: “che il Comune di Ischia di richiamo turistico internazionale annovera nel suo territorio complessi e luoghi di particolare interesse storico, artistico, commerciale e infrastrutturale, con la conseguente necessità di garantire ai residenti ad agli ospiti che scelgono Ischia come meta di vacanza, condizioni di sicurezza e vivibilità anche delle aree immediatamente circostanti; in particolare, occorre garantire ai numerosi turisti la piena agibilità dei luoghi più frequentati del territorio comunale, evitando agli ospiti le proposte talvolta insistenti e continue di promotori di attività di mediazione o di venditori di articoli al dettaglio, in particolare nella zona portuale (Riva Destra e Riva Sinistra)”
Ora con la linea gialla dovrebbe essere più facile bloccare certe “insistenti e continue” proposte di “mediazione”.
Nello specifico Enzo Ferrandino ha ordinato che “è’ vietato svolgere su aree e suoli pubblici, in concessione e private ad uso pubblico, qualsiasi attività di intermediazione e/o promozione di offerte di beni e servizi, inclusa la pubblicità ambulante con qualsiasi forma o mezzo” e che “per tutte le attività di ristorazione è obbligatorio esporre, all’interno dell’occupazione pubblica il menù, delle dimensioni massime di cm 70 x cm 50”.
Sarebbe il caso di fare dei controlli e far eliminare certi orrendi pezzi di legno almeno formato 70×100! Magari facciamo un’ordinanza e la facciamo rispettare. Il cartello 70×100 o 100×140 non lo si può esporre. “Le violazioni al presente provvedimento saranno punite con le modalità previste dal vigente “Regolamento comunale delle sanzioni amministrative per le violazioni ai regolamenti e alle ordinanze sindacali” come previsto dalla Delibera di e.e. n. 36/03; ai sensi dell’art.16 della Legge 16.01.03 n.3, con le modalità di cui alla Legge 24.11.1981 n.689, con sanzione amministrativa da euro 100,00 a euro 1000,00 con pagamento in misura ridotta pari a euro 200,00.
Nelle settimane scorse, lo riportiamo come segno di nota, Luigi Boccanfuso aveva provveduto, motu proprio, alla pitturazione della linea gialla all’esterno di una sua proprietà. Una iniziativa che aveva fatto storcere il naso a più di un amministratore. Così come, ieri mattina, alle lamentele di qualche ristoratore con l’attività verso il centro della Riva, qualcuno avrebbe risposto che era “colpa di Luigi”. A questo punto, però, dobbiamo capire se è una colpa o un merito anche perché la storia di Boccanfuso racconta di tante iniziative in questa direzione.
Il bello della linea gialla è che mostra quanto certe cose non sia state fatte bene. Se sposti il tavolino si vede, se metti il tabellone più in là anche. Se vai oltre la linea, qualcuno ti potrà “fischiare fallo” eppure, però, sulla Riva Destra c’è la linea in stile Juventus.

Spicca, anche con le foto in bianco e nero, come la linea all’esterno del locale di Zizzolotto Di Meglio, non segua linea delle altre e che esca un po’ più “fuori”. Forse il metro della Sciarappa e del vicesindaco ha un centimetro diverso dagli altri. E’ un po’ come la postazione di Rumore Marittima all’esterno dell’ingresso di Ischia Risorsa Mare mentre gli altri non possono distribuire neanche un volantino.
E’ la stessa cosa, se misuri con il metro di tutti gli altri, arrivi ad un punto. Se misuri con il metro dello Sciarappa arrivi un po’ più fuori. Quasi mezzo metro.
Vuoi vedere che se sei amico del consigliere comunale e frequenti Via Michele Mazzella, meriti di più?
Misteri ischitani e W la linea gialla…
Come se qualcuno di loro rispettasse sia le regole comunali,anticondagio,e fiscali. ( scontrino fiscale,qualcuno di loro lo emette?)
Ma poi,come mai è ricomparsa la barracopoli/tendopoli?