Un sospiro di sollievo per i lavoratori della Ego Eco. Il Ministero del lavoro e della Politiche Sociali ha diffuso il decreto con cui viene approvato l’utilizzo dell’ammortizzatore sociale per i lavoratori del cantiere di Forio
Gli operai della NU, a breve, potranno incassare le somme arretrate e, in questo momento, è giusto sottolineare che i lavoratori incasseranno anche la quota che sarebbe dovuta andare all’azienda. Al momento di sottoscrivere l’accordo sindacale con ogni singolo dipendente per il contratto di solidarietà Vittorio Ciummo dichiarò di voler rinunciare alla quota spettante all’azienda per darla direttamente ai suoi dipendenti di Forio che in questo modo percepiranno un’ora intera di lavoro senza averla lavorata.
Fino ad oggi vi era stata seria apprensione nei lavoratori cui era stato più volte comunicato che il governo non aveva stanziato fondi per la solidarietà, o comunque non a sufficienza per garantire i foriani. Negli ultimi mesi erano circolate addirittura voci insistenti circa alcune pratiche sbagliate, tempi non rispettati ed errori di comunicazione. Oggi arriva la parola fine: il contratto di solidarietà è stato approvato!
La scelta di ricorrere al contratto di solidarietà, dopo aver fatto un anno di cassa integrazione, lo ricordiamo, era giunta in accordo tra azienda e sindacati dopo l’apertura da parte di Ego Eco della mobilità, causata dagli esuberi di personale venutisi a creare dopo la reimmissione in servizio di 22 unità lavorative ex stagionali su sentenza della magistratura. 22 sentenze che di fatto portano il numero di risorse umane a 72 contro le 50 previste dal capitolato e quindi pagate dal Comune di Forio (poi diminuite grazie a pensionamenti e decessi). Un esubero di personale “alleggerito” da una delibera di consiglio comunale che aumentava il capitolato d’appalto di un altro mezzo milione di euro tuttavia non sufficiente a coprire l’intero costo del personale in più. Una manovrà che è costata ad Enzo Rando, l’ex dirigente del comune di Forio, una denuncia alla Corte dei Cconti.
Il decreto ministeriale rappresenta la scialuppa di salvataggio che manterrà a galla tutti i dipendenti Ego Eco almeno fino al 31 gennaio 2017, quando il Comune di Forio dovrà scegliere cosa fare degli attuali 68 dipendenti e delle loro famiglie. Una scialuppa di salvataggio fortemente voluta da Ciummo e dai sindacati, che trovatosi alle strette per sentenze nei confronti dei precedenti gestori, pur potendo chiudere i cancelli il primo, e lasciare a casa un certo numero di dipendenti, ha preferito conservare tutti in servizio insistendo e trovando sponda nelle organizzazioni sindacali.
Dispiace che questa bella notizia per i dipendenti arrivi in un momento difficile per la ditta cassinate, che per la seconda volta ha dovuto chiedere l’intervento sostitutivo al comune di Forio poichè il DURC (documento di regolarità contributiva) tarda ad essere emesso. La Ego Eco ha chiesto il concordato preventivo ed è questione ormai di pochi giorni per sapere se sarà costretta a chiudere nonostante vanti crediti per milioni di euro, o dovrà per forza di cose arrendersi al fallimento. Una vittoria, in conclusione, anche per il Dott. Alberto Viselli, il consulente del lavoro di Ceprano che ha seguito l’intera pratica