Gaetano Di Meglio | Costa 45mila euro e servirà per curare, meglio, il carcinoma del colon-retto. E’ questa la donazione della Fondazione Ing. Salvatore Leonessa fatta all’ospedale Anna Rizzoli di Lacco Ameno e che sarà presentata, ufficialmente, il prossimo 22 gennaio.
Una donazione, questa, che fa il paio con il mammografo “Giotto” donato due anni fa dalla Fondazione presieduta da Elena Leonessa del valore di 140mila euro.
L’ARC 400, questa la sigla dell’elettrobisturi, è un sistema innovativo per l’elettrochirurgia, specifico per applicazioni in endoscopia digestiva prodotto dalla BOWA-electronic GmbH & Co. KG, distribuito in esclusiva per la Regione Campania dalla EUROSANITY SERVICE S.R.L. e che sarà in uso presso l’ospedale di Lacco Ameno.
“Ringrazio il direttore generale Antonio D’Amore, il dr Ciro Di Gennaro, il dr Campione e l’infermiere Leonardo Trani e l’ing. Capuano che ci hanno permesso di finalizzare questa ulteriore donazione all’ospedale Rizzoli. Credo che lo scopo della nostra fondazione è quello di provare ad assicurare il diritto alla salute e il diritto allo studio a tutti. Abbiamo iniziato con il mammografo e oggi continuiamo con questo elettrobisturi. Stiamo investendo in beni sanitari che possano aiutare l’intera popolazione ischitana e stiamo già pensando al prossimo step.” sono queste le parole di commento della presidente Elena Leonessa.
Con il dr Ciro Di Gennaro, primario della medicina al Rizzoli, proviamo a capirci qualcosa di più.
«Un sentito ringraziamento alla Fondazione Leonessa – ci ha detto – che, con la strumentazione gentilmente donata all’Ospedale Rizzoli, ci permetterà di eseguire esami endoscopici con un maggior comfort per i pazienti e con una migliore resa diagnostica. Grazie all’Elettrobisturi – continua il medico del Rizzoli – potrà essere completato in maniera ottimale l’iter diagnostico dello screening per il carcinoma del colon-retto. Con l’uso di questo dispositivo, in corso dell’esame endoscopico, è possibile l’asportazione di eventuali polipi intestinali che, analizzati in Anatomia Patologica, possono permettere di evidenziare la presenza di lesioni tumorali – sottolinea – da inviare precocemente al trattamento oncologico definitivo (chirurgico e/o chemioterapico).
Inoltre l’esecuzione di esame endoscopico con insufflazione di anidride carbonica, grazie all’apposito dispositivo fornitoci, rende l’esame più confortevole e tollerabile da parte del paziente. Infatti la anidride carbonica viene più rapidamente assorbita dai tessuti, e non essendo tossica è eliminata attraverso il respiro, riducendo sensibilmente la distensione del viscere e quindi il dolore avvertito durante l’esame.
Grazie alla pompa per irrigazione, altro dispositivo annesso all’elettrobisturi, viene incrementata anche la qualità dell’esame. Infatti la visibilità degli organi in esame risulta nettamente più chiara, determinando così una maggior efficacia diagnostica della procedura endoscopica. Possiamo concludere che l’Elettrobisturi ed i dispositivi accessori donati dalla Fondazione Leonessa permetteranno di completare l’intero iter diagnostico per le screening del cancro del colon-retto sul territorio isolano – conclude – evitando agli utenti i noti disagi correlati ai trasferimenti in terraferma e contribuendo a salvare vite umane».
Un’altra lodevolissima iniziativa per ricordare nel modo migliore un grandissimo uomo:l’ingegnere Salvatore Leonessa.
Bellissimo gesto ma quel ringraziamento al direttore generale D’amore è abbastanza incomprensibile…mah