c.s. | Con l’arrivo a Napoli del Ministro dell’ Interno e con la convocazione del comitato provinciale per l’ ordine e la sicurezza pubblica, l’emergenza baby gang arriva sul tavolo previsto per trovare una soluzione. Il SIULP di Napoli ritiene che attraverso una sinergia tra il legislatore, la magistratura, la scuola e per ultimo la polizia è possibile arginare tale spirale di violenza. È indubbio, dichiara il Segretario Generale SIULP Cimino, che ci dobbiamo anche domandare quale insegnamento può dare una famiglia che non è in grado di trasferire ad un minore il concetto di legalità e stato di diritto. E in più si aggiunge anche la scarsa lungimiranza del Dipartimento della Pubblica sicurezza nel nominare ai vertici delle questure, impiegati dello Stato ormai a fine carriera che cercano di trascorrere indenni il proprio tempo residuo lavorativo, spendendone tanto in visibilità personale a discapito della progettualità. Pertanto continua Cimino è necessario che a questi tavoli partecipino anche i sindacati, rappresentanti di chi opera concretamente su strada, per poter esprimere, anche con critica costruttiva, quali siano le reali problematiche. Ormai siamo in campagna elettorale, conclude Cimino, e siamo contrari agli spot ma pronti a dare una mano concreta alla nostra città.