Le misure di sostegno all’epoca varate dal governo per far fronte alla crisi economica derivante dalla pandemia da Covid prevedevano anche un contributo per ridurre le tariffe idriche sulle isole minori, dove l’approvvigionamento ha costi più elevati. Contributi versati ai singoli Comuni per un totale di 3 milioni di euro.
Per quanto riguarda l’isola d’Ischia, al Comune di Forio erano stati assegnati poco più di 230mila euro. Di questa somma, ora la responsabile del Servizio Ragioneria ed Economato dott.ssa Gabriella Galasso ha iniziato a versare al Cisi, quale gestore del servizio idrico, un acconto di 30.000 euro.
La determina ripercorre le iniziative adottate e riporta a quei tempi che tutti vorremo dimenticare. Iniziando dal «decreto-legge 28 ottobre 2020, n. 137, recante “Ulteriori misure urgenti in materia di tutela della salute, sostegno ai lavoratori e alle imprese, giustizia e sicurezza, connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19”, convertito, con modificazioni, dalla legge 18 dicembre 2020, n. 176».
L’articolo 32-quinquies di quel decreto legge stabiliva nello specifico: «In considerazione del fatto che l’approvvigionamento idrico delle isole minori è più oneroso rispetto alla media nazionale, dispone la concessione di un trasferimento ai Comuni delle isole minori di 3 milioni di euro, per l’anno 2021, a parziale copertura delle spese per l’acquisto dell’acqua e per l’abbattimento della relativa tariffa ed allo scopo di non gravare ulteriormente sulla precaria situazione finanziaria creata dalla pandemia alle famiglie ivi residenti e alle imprese locali».
Il successivo decreto del 14 aprile 2021 ha attribuito al Comune di Forio un contributo di 232.633,71 euro.
Dunque la Galasso, «considerato che il Comune di Forio è socio, con la quota del 23,25%, nel Consorzio Intercomunale Servizi Ischia (C.I.S.I.) in liquidazione, gestore del servizio idrico e fognario integrato dell’isola d’Ischia», ha ritenuto di «trasferire al C.I.S.I. un acconto di euro 30.000,00 relativo alle somme di cui sopra, per gli scopi previsti».
Il trasferimento dunque al momento ammonta a 30.000 euro, come si evince anche dall’impegno di spesa. Peccato solo che anche in questo caso si debba rilevare l’ormai onnipresente “mero errore materiale”. Infatti in uno degli ultimi passaggi la Galasso determina «di liquidare al Consorzio C.I.S.I. la somma di euro 50.000,00». 20mila euro in più da “rettificare”…