domenica, Gennaio 12, 2025

Emiliano e Decaro: le due mani della stessa sinistra | #4WD

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Daily 4ward di Davide Conte del 27 marzo 2024

La “pizzica” di Emiliano e Decaro è cominciata con il discorso strappalacrime del secondo quando, commentando in consiglio comunale la decisione del Ministro Piantedosi di insediare una commissione d’indagine dopo i centotrenta arresti per legami tra esponenti politici e non del Comune di Bari, chiese pubblicamente di perdere la scorta assegnatagli se questo doveva essere il culmine della sua lotta alla criminalità.

Poi la manifestazione in piazza e lo show del governatore pugliese, dove affermò pubblicamente (salvo poi tentare inutilmente di cambiare versione nelle ore successive) che aveva accompagnato in prima persona il sindaco (all’epoca assessore/ingegnere della sua giunta) dalla sorella del boss di Bari Vecchia, invitandola ad assisterlo e proteggerlo nel suo lavoro prezioso.

E come se non bastasse, ecco la secca smentita di Decaro, pronto a dare dello smemorato (forse rincoglionito sarebbe stato più adatto?) a Emiliano, perché lui non sarebbe mai stato da nessuna sorella del boss, salvo poi costringere mezza sinistra italiana a consumare le unghie sullo specchio per giustificare la foto social in strada che lo ritraeva con tali soggetti.

Ha scritto bene Massimo Gramellini sul Corriere della Sera: “La foto del sindaco di sinistra tra le due consanguinee del boss è un fatto che ognuno ha raccontato in modo diverso, a seconda che si riconoscesse o meno nella parte politica di Decaro. E questo a causa della lente deformante del pregiudizio che fa ritenere «i nostri» innocenti e «gli altri» sospetti fino a prova contraria, a volte persino a prescindere. Ma tutto ciò, ripeto, appartiene a un modo di impostare la polemica politica che è finito ieri. Per dire: il prossimo sindaco di destra che verrà pizzicato a farsi un selfie coi parenti incensurati di un boss sarà difeso anche dalla sinistra, e con gli stessi argomenti con cui ieri ha difeso il «suo» Decaro. Sicuro.”

Il gioco delle parti di questa sottospecie di politici, con i tempi che corrono, ha ormai stufato ben oltre ogni consuetudine! Questo garantismo ad personam, modulato secondo l’appartenenza partitica e ideologica dell’interessato rappresenta un vero e proprio oltraggio all’intelligenza di quei cittadini che ancora riescono a usare la testa ben oltre la mera funzione di separazione delle orecchie. E poi non meravigliamoci che alle elezioni vanno a votare sempre meno persone e che l’antipolitica rischia di rifiorire prima di sfociare in una nuova delusione stile cinquestelle… 

L’Italia, ma soprattutto gli Italiani, dovrebbero imparare a crescere, una buona volta. Dentro e fuori dalla politica.

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