LE PAROLE DI ENRICO BUONOCORE PRIMA DELLE DIMISSIONI UFFICIALI E DOPO LA SCONFITTA CONTRO IL MANFREDONIA
Enrico Buonocore dopo l’ennesima brutta prestazione al Calise si presenta ai cronisti, ci mette la faccia, e si mette in discussione. Lo fa con la consapevolezza di chi vive di sport, di chi conoscere le regole dell’ambiente e di chi conosce la realtà dei gialloblù. Lo fa con severità verso se stesso (in primis), con lucidità e con tutto il coraggio che ha.
Mister Buonocore, al termine di Manfredonia dopo una sconfitta amara e che sicuramente fa male in questo momento
Devo dire che la partita è stata giocata discretamente bene. Tuttavia, abbiamo subito gol su uno dei calci d’angolo concessi, poi il 2 a 0 dopo l’espulsione. Sul nostro calcio d’angolo abbiamo commesso un errore che ha portato all’espulsione di Gemito. Abbiamo perso molte partite come questa in casa e dobbiamo riflettere su vari aspetti della situazione. A caldo, è difficile analizzare con precisione, ma domani con più calma valuteremo attentamente.
Quando si perde, bisogna mettere tutto in discussione, compreso l’allenatore. In cinque partite casalinghe, sono state quattro le sconfitte, ed è un numero significativo. Pertanto, è necessario fare un’analisi profonda e prendersi le proprie responsabilità. Oltre al ruolo di allenatore, la priorità è che l’Ischia faccia bene. Attualmente non stiamo ottenendo i risultati desiderati e dobbiamo identificare e risolvere i problemi esistenti. Domani, con la dovuta calma, discuteremo con la società per decidere le azioni da intraprendere.
Per tornare al campo volevo chiedere in particolare sul cambio di Montanino.
Il calciatore aveva i crampi.
Pagate quelle che sono due disattenzioni perché alla fine come ha detto lei la percezione del rischio è stata discreta in entrambi i gol stavamo facendo bene. Poi sono arrivate queste due disattenzioni
Sugli angoli stiamo commettendo troppe disattenzioni. Se analizziamo le partite, notiamo che abbiamo avuto numerose disattenzioni che ci sono costate punti preziosi. Quando questo accade ripetutamente, significa che c’è un problema di fondo. Se succede occasionalmente, può essere considerato un incidente, ma se si verifica continuamente e ogni volta subiamo gol, dobbiamo prendere in seria considerazione il problema. Durante la partita, entrambe le squadre non hanno brillato particolarmente nel primo tempo, ma forse noi siamo stati migliori nel secondo tempo. Dopo il calcio d’angolo e il gol subito, non siamo riusciti a recuperare; inoltre, siamo rimasti in dieci negli ultimi dieci minuti, complicando ulteriormente la situazione.
Credo che, quando ci troviamo in queste condizioni, sia necessario fare una profonda riflessione. Desidero esprimere il mio sincero ringraziamento al Comune di Ischia per negato il Mazzella da sette mesi. E’ inaccettabile che nel 2024 ci troviamo ancora a giocare su un campo in simili condizioni. Non cerco scuse! E’ colpa dell’allenatore e della società, ma è anche fondamentale mettere tutte le persone nelle condizioni ideali per lavorare professionalmente. Siamo arrivati a un punto tale che la situazione sta diventando ridicola. Dopo sette mesi, non possiamo continuare così, e questo vale indipendentemente dalle capacità dell’allenatore o della società.
Adesso ti parlo da tifoso normale. Se è normale dopo sette mesi veniamo a giocare “fuori”. Ringraziamo il Comune di Forio e la società del Forio che ci dà la possibilità di giocare. Ma se è normale questa roba qui stiamo a novembre e fra dieci giorni a dicembre siamo ancora col campo fuori uso. Non voglio invocare nessun alibi, ha colpe le ha l’allenatore. Spero almeno che ci mettano nelle condizioni di poter fare calcio. Insomma, l’allenatore è scarso, i giocatori sono scarsi, la società non capisce niente, va benissimo così perché metteteci nelle condizioni di poter fare calcio che in questo momento è l’unica cosa che non stiamo facendo.
Sulle critiche dei tifosi
Capisco perfettamente che la situazione possa risultare pesante. Noi abbiamo trascorso due anni con le mani alzate e in questo momento tutti viviamo in difficoltà. Sarebbe opportuno attendere la fine della partita prima di fare qualsiasi commento o azione.
Comprendo il punto di vista dei tifosi, ma sarebbe meglio se aspettassero fino al 90º minuto. Questi ragazzi non sono abituati a questo tipo di contestazione. Quattro anni fa, in una situazione simile, i tifosi andarono a cantare cori sotto il ristorante dove mangiavano i giocatori. I tifosi sono sempre stati di supporto anche nelle situazioni difficili. Oggi, dopo l’ennesima brutta figura, è normale che ci siano critiche, e ne prendo la responsabilità come allenatore. Tuttavia, sarebbe stato preferibile finire la partita e poi esprimere qualsiasi dissenso in modo appropriato”.
Sulla rosa.
“Abbiamo formato la squadra, con il 70% dei giocatori dell’anno scorso. I giovani portieri che avevamo preso non danno ancora affidamento; quindi, abbiamo dovuto cambiare e far giocare ragazzi della juniores. Gli under sono tutti buoni giocatori; l’anno scorso ci hanno portato ai playoff. Qui non è questione di girone, ma di continuità. Dopo tre anni, allenare gli stessi giocatori diventa pesante. Non puoi cambiare venti giocatori per varie ragioni, allora cambi l’allenatore. Lo so perché anch’io sono stato giocatore: dopo un po’ le stesse cose diventano pesanti. Abbiamo comunque una rosa forte per fare un buon campionato. Non dobbiamo vincere a tutti i costi, ma fare un buon campionato. È normale vivere momenti difficili, soprattutto quando non vinci per cinque o sei partite. Questo rende tutto più complicato.