Al di là di ogni facilissima battuta, c’è qualcosa di rilevante nel vedere il sindaco Enzo Ferrandino e il presidente del Consiglio comunale Gianluca Trani passeggiare insieme, allegri e in piena sintonia, come accaduto a me ieri pomeriggio. In un momento in cui le voci di un possibile scontro politico tra i due si fanno sempre più insistenti, l’immagine di questa camminata amichevole e lontana dai riflettori sembra quasi una risposta silenziosa a tutte le voci pur fondate che li vorrebbero ai ferri corti, pronti a sfiduciarsi reciprocamente entrando in aperto conflitto. In questo quadro, vederli assaporare quel momento di tranquillità, autoemarginandosi dalla politica urlata e dai battibecchi che troppo spesso segnano la scena pubblica, può apparire decisamente significativo.
Il contesto amministrativo in cui si muovono Ferrandino e Trani non è certo dei più facili. Anzi, sotto il profilo della gestione e delle decisioni politiche, le loro difficoltà (e, soprattutto, incapacità) sono evidenti. La Città di Ischia, sotto la loro gestione, ha continuato ad essere preda di assoluto malgoverno, con la totale assenza di metodo e di adeguata pressione da parte di addetti ai lavori e non per una giusta e significativa inversione di tendenza attesa ormai da troppo tempo e utile a far uscire il paese dalle sabbie mobili dell’incompetenza e delle mancate sinergie tra i vari attori politici locali.
Tuttavia, proprio in questo clima di incertezza e difficoltà, vedere i due pseudo-protagonisti della nostra scena amministrativa stare insieme con apparente naturalezza e complicità potrebbe rappresentare un messaggio importante. Nonostante le difficoltà e le voci (e anche un po’ di malelingue) che aleggiano su ogni loro mossa, l’immagine di Ferrandino e Trani che camminano fianco a fianco fa pensare a un’insperatamente ritrovata intesa di fondo, pur di non lasciare spazio alle possibili ingerenze di chi, sulla base di palesi interessi economici, vorrebbe poterli spodestare per porsi al loro posto con un nuovo comitato d’affari, non certo con capacità e buoni propositi per una realtà locale ormai alla canna del gas.
Resta il fatto che le voci di una possibile sfiducia al sindaco da parte di Trani, come ben sappiamo, non sono certo nuove. Alcuni dicono che il presidente del Consiglio stia cercando solo l’occasione giusta per prendere le distanze, cercando di mostrare i muscoli e rafforzare la sua posizione tra i grandi elettori che, successivamente, dovrebbero sostenerlo nel secondo tentativo di diventare sindaco d’Ischia. Ma è proprio in queste circostanze che il loro camminare insieme potrebbe assumere una dimensione simbolica potente. Io, naturalmente, non mi lascerò ingannare da tanta apparenza, ma tradirei la mia proverbiale schiettezza se negassi una volontà condivisa di contrastare, proprio come loro, un avvicendamento con certe personalità apparentemente forti e i loro interessi di parte. Pericolose, come e, forse, molto più di loro. Per tutti.
