Ieri il sindaco d’Ischia (passo con la minuscola anche lui, visti gli eventi) Enzo Ferrandino ha svolto una sessione in diretta Facebook per rispondere alle domande dei Cittadini on line. Una media di cinquanta utenti a seguire la diretta può, tutto sommato, essere considerata un discreto risultato (quando riprendo in diretta le partite di calcio di mio figlio ne ho almeno venti), nella speranza che la gente impari ad utilizzare questa opportunità in modo sempre più capillare, ma soprattutto che il primo cittadino riesca a durare in questo lodevole intento, visti i casini che lo attanagliano e che ne hanno condizionato non poco l’espressione mostrata in video: accigliata, raramente sorridente, un “paraverbale” e un “non verbale” tipico della persona che ha ben altro per la testa e che dà tanto l’impressione di chi freme per andarsene, convinto di star perdendo tempo.
Poiché sono un uomo libero e non ho alcun problema a confrontarmi con chiunque, ho colto l’occasione per rivolgere un quesito al sindaco Ferrandino, che Vi incollo di seguito: “Ciao Enzo, ho parlato nel mio ultimo editoriale su IL DISPARI del parcheggio della Siena e dei lavori che, apparentemente, sembrano fermi da tempo al medesimo stadio. Ho avuto modo di fornire alcuni dettagli sui problemi derivanti dalla pressione dell’acqua e dalla continua rottura delle pompe che provoca l’allagamento del cantiere. Mi risulta che i lavori, ancorché in grave ritardo per gli imprevisti “idrici”, rientrino comunque nei tempi di ultimazione ufficiale del cantiere. Non credi che la Tua amministrazione dovrebbe in qualche modo essere più presente verso la proprietà ed accertarsi che si stiano impiegando le giuste risorse per ultimare quanto prima un’opera che dura ormai quasi da cinque anni? E’ vero che si tratta di una proprietà privata, ma Tu sai bene che il Comune è partecipe di quel project financing e che l’opera stessa è finanziata da denaro pubblico. Grazie!”
Quando è arrivato il mio turno, la giovane componente dello staff del sindaco, Isabella Puca, ha menzionato il mio quesito leggendone un sunto che, di fatto, in modo anche un po’ offensivo, ne ometteva i contenuti salienti; con tutta probabilità, qualche altro guru della comunicazione impiegato e pagato con i nostri soldi ha ben pensato di omettere gran parte di quanto avevo scritto, proprio per fornire al sindaco Ferrandino le condizioni ideali per rispondere ad usum delphini: “Davide mi dà l’opportunità di chiarire che il parcheggio della Siena è un’opera privata e, di conseguenza, il Comune non c’entra nulla, anche se ci siamo resi parte diligente per accertarci che tutto proceda regolarmente”.
La mia controreplica non si è fatta attendere, scrivendogli: “Se Ti avessero letto la domanda per intero, non mi avresti risposto così, caro Enzo. Chi Ti circonda Ti fa fare brutta figura. Ho fatto male a intervenire!”
Proprio così! A mio giudizio, anche Enzo Ferrandino, così come Giosi Ferrandino, è rimasto circondato da persone inadeguate per il ruolo che rivestono. Un addetto stampa che si rispetti, non dico venerdì scorso, ma almeno dall’altroieri on line, avrebbe dovuto leggere il mio ultimo 4WARD su “Il Dispari” che, per l’appunto, trattava nuovamente l’argomento del parcheggio della Siena e della presunta scarsa speditezza con cui avanzano i lavori. E, come ho avuto modo di ricordargli sul mio profilo Facebook pochi minuti dopo (non ce ne sarebbe stato bisogno se i componenti del suo staff imparassero a leggere anche il nostro Quotidiano, oltre ai media “di regime”), “il Comune è partecipe di quel project financing e che l’opera è realizzata con un notevole contributo di soldi pubblici. Senza trascurare la ricaduta enorme che la permanenza di quell’orrore a cielo aperto, oltre alla mancata fruibilità del bene, provoca alla nostra collettività”.
Enzo Ferrandino è “a’rrota”, cioè in fuorigiri. Ed è gravissimo che ciò avvenga a distanza di soli sette mesi dalla sua elezione. Patetico il suo tentativo di giustificare le fibrillazioni in maggioranza, la querelle dei ricorsi per l’elezione di Maurizio De Luise al posto di Valeria De Siano, i giri di parole per rispondere ai giovani che, ignorando i limiti di un amministratore pubblico che poco può, obiettivamente, gli chiedono lumi rispetto alle esigenze dei giovani che cercano lavoro. E mi sono fermato lì, perché quella diretta proprio non si reggeva più!
Enzo pensa ad altro e si vede ad occhio nudo, non c’è bisogno di essere esperti di programmazione neurolinguistica. Probabilmente si è imbarcato in un’esperienza troppo grande anche per uno come lui, che in consiglio comunale ci sta dal 1994. Ma soprattutto, si sta accorgendo sempre di più che Giosi Ferrandino non è più solo lo spettro che si è portato dietro per tutta la campagna elettorale, o lo spauracchio che prima o poi, con la sua “riabilitazione”, sarebbe tornato a tessere le trame per determinare le sorti del suo ex “numero due”: oggi Giosi Ferrandino è vivo e vegeto, presente attraverso più di un delfino e finanche nella struttura a condizionare non poco l’operato del suo successore, così come noi che gli eravamo contro nell’ultima campagna elettorale a sostegno di Gianluca Trani avevamo ampiamente profetizzato.
E a proposito di turismo (altro argomento su cui Enzo non ha saputo andare oltre il politichese), sabato mattina si terrà nella sala del Grand Hotel delle Terme Re Ferdinando un incontro dal titolo “Ischia Rewind”. Quando organizzai il 4WARD ISCHIA, qualche anno fa, portai gratuitamente a disposizione del comparto turistico di casa nostra il contributo di grandi professionisti nazionali, i quali sviscerarono ed affrontarono in modo scientifico e dati alla mano le principali problematiche del nostro modo di trattare l’ospite sin dalla prenotazione e le nostre politiche d’accoglienza. Devo dire che molti apprezzarono quell’appuntamento, ma molti altri (alcuni dei quali sabato saranno addirittura chiamati ad intervenire, insieme ad altri improbabili esperti di varia estrazione professionale e, talvolta, finanche sine titulo) ebbero il barbaro coraggio di affermare: “E c’era bisogno che venivano questi qua per dirci tutte cose che già sappiamo?”, autocondannandosi rispetto alla totale inerzia di tanti anni. So bene che quest’ulteriore tentativo di mettere insieme varie anime punta solo a mettere le mani sui proventi della tassa di soggiorno dei vari Comuni e che nessuna di esse ha la benché minima occasione di metter mano alla propria tasca. Tuttavia, sabato mattina cercherò di trovare il tempo di andarci (sono stato invitato e, a differenza di molti di loro, scostumati nel non rispondere neppure ad un mio invito di fine anno scorso solo perché sono consulente di fiducia della DImhotels), proprio per vedere se, anche grazie alla presenza del sindaco d’Ischia, riuscirà a venire fuori nuovamente il vero problema della nostra realtà locale. Oppure, se anche sabato mattina, Enzo si dimostrerà ancora una volta distratto da altre faccende di palazzo, contribuendo al prematuro fallimento dell’iniziativa.
E va ricordato che, all’epoca di 4WARD ISCHIA, nessuno avrebbe potuto prevedere il terremoto del 21 agosto scorso. Quel terremoto che oggi spinge in tanti a correre ai ripari, ma… sempre con i soldi altrui. Statene certi!