giovedì, Novembre 28, 2024

Enzo Ferrandino, la formichina sorda

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Non vorremo, però, che la formichina sorda sia quella del famoso proverbio: “Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire”. Quel proverbio che spiega come sia del tutto inutile parlare a chi non ha interesse ad ascoltare quello che diciamo e, quindi, non ci presta attenzione. Ecco, forse è proprio questa sordità quella più adatta alla nostra formichina.

Gaetano Di Meglio | Il sindaco di Ischia rispondendo ad un megafonino locale ha fatto riferimento alla “favoletta di quel gruppo di formiche che sono state chiamate a scavare una montagna molto ripida e dei tanti sostenitori che – osservando – giudicavano l’attività di queste formiche e le ritenevano inadatte a scavare quella montagna. Alla fine una sola formichina riuscì ad arrivare sulla cima della montagna e si scoprì poi che era sorda. Ecco, io in questo momento mi sento una formichina sorda”.
Una favoletta, questa, che forse gli avrà suggerito misterfake, quello che vuole “bene” alle first lady e che grazie a questi tipi di rapporti incassa incarichi pubblici e soldini per poter tirare avanti, per farci capire che lui, il sindaco, è una formichina sorda. Ovvero che lavora e non sente le critiche.
Soprassedendo sulla “formichina”, di cui anche io potrei essere un ottimo esponente, mi vorrei soffermare sul quel “sorda”. Perché è un aggettivo adattissimo. Ha proprio ragione, il sindaco di Ischia è sordo ma in senso figurativo. Quasi a voler dire che è “Indifferente, insensibile”.
A cosa? Vediamo un po’. Alla trasparenza. Ai lavori pubblici appaltati senza condizionamento. Al risparmio per le casse pubbliche. Alla progettazione e alla programmazione. Alla meritocrazia. Al grido di allarme della gente di Ischia.
Vediamo da vicino questa sordità.

Enzo è sordo alla trasparenza.
Siamo l’unico comune che non è in grado di poter accedere, ad esempio, all’elenco dei beneficiari del buoni spesa. Sapremo, forse, qualcosa, a consuntivo. Tutti i comuni d’Italia hanno reso noto gli esiti delle istruttorie tranne il comune di Ischia. Cosa c’è da nascondere? Cosa c’è di così importante da non rendere noto questo elenco come, invece, hanno fatto tutti gli altri? A pensar male…

Enzo è sordo ai lavori pubblici appaltati senza condizionamento.
Facciamo due esempi che segnano il modo di agire di questo sindaco. Lo scorso anno, il comune ha affidato al costituendo R.T.I. con RESEARCH Consorzio Stabile Scarl e la T.E.C.S. s.r.l. la gestione della pubblica illuminazione nel comune di Ischia. Come? Con una formula prevista dalla legge ma che garantisce al promotore del progetto (15 anni alla modica cifra di euro 7.650.000 euro Iva esclusa) la possibilità di esercitare il “diritto di prelazione” e così la “Gestione integrata, progettazione e realizzazione interventi di riqualificazione energetica, adeguamento e messa in sicurezza rete di illuminazione pubblica del Comune di Ischia” è stata una pratica che non ha avuto nessuna possibilità di partecipazione con altre ditte ma che è finita quasi come un affidamento diretto. Un affidamento diretto da 7 milioni e mezzo di euro! Altro che libera concorrenza…. E, di affidamento diretto in affidamento diretto, la “formichina sorda” si appresta a completare Piazza degli Eroi con un altro “affidamento diretto”. Al comune studiano tutte le manovre per evitare la partecipazione di più soggetti. Gli “ultimi” 150 mila euro per Piazza degli Eroi sarà un gioco a 3. Infatti si procede “all’indizione di procedura di comparazione di offerte economiche, mediante invito su piattaforma telematica di acquisizione, a 3 operatori economici per l’affidamento diretto degli interventi di “Riqualificazione urbana Piazza degli Eroi ed aree limitrofe – lotto di completamento”, ponendo a base un importo di € 148 544,93, oltre oneri di sicurezza non soggetti a ribasso e oltre l’I.V.A al 10%, come per legge”. Avete letto bene: “procedura di comparazione di offerte economiche, mediante invito su piattaforma telematica di acquisizione, a 3 operatori economici”. Gare pubbliche? Macchè? Dal comune devono invitare solo 3 ditte. Mica in questo periodo di sofferenza, il comune di Ischia poteva pensare di allargare la partecipazione a più ditte sul territorio, avere maggior risparmio e, magari, far circolare un po’ di denaro sul territorio. Macché, come le “formichine sorde” cercano e scavano le leggi per trovare le soluzioni che possono preferire i soliti amici.

Enzo è sordo “al risparmio per le casse pubbliche”.
Vi abbiamo raccontato il caso della pubblica illuminazione del progetto di completamento di Piazza degli Eroi. Due esempi lampanti in cui il risparmio per le casse pubbliche è un miraggio. Sul primo il risparmio dell’1%, sul secondo, beh… è inutile ricordare lo sperpero del finanziamento regionale e i soldi regalati per l’errore nella gestione alla ditta che non piaceva all’attuale maggioranza. 53mila euro regalati per non aver lavorato! Ma “invitando”, ovvero scegliendole, solo 3 ditte, si pensa davvero che si avrà lo stesso potenziale risparmio di una gara ad evidenza pubblica a cui possono partecipare quanti più operatori economici possibili? Macchè… come “formichine sorde”, scavano senza farsi vedere….

Enzo è sordo alla “progettazione e alla programmazione”.
Leggendo sempre le risposte a megafonino abbiamo appreso che il sindaco di Ischia non sta progettando e programmando nulla per il futuro di Ischia. Attende che il governo si schiarisca le idee. Risultato? Trovarci impreparati rispetto ai nostri competitor, nuovi e vecchi. Guardare al sindaco di Sorrento, di Capri, di Procida o di Rimini e capire e comprendere la differenza è fin troppo facile. Ci riesce anche una “formichina”.

Enzo è sordo alla “meritocrazia”.
E’ fin troppo facile, un esempio su tutti è il nucleo di valutazione del comune di Ischia. L’amico di vecchia data (Pasquale Saurino), le candidate nelle sue liste (Banfi e Calise), il revisore dei conti dell’Evi (Enrico Iovene). Ma poi pensiamo a tutti i vigili urbani trasformati in “funzionari”, ai vari assessori scelti e a tutte le altre scelte compiute da questo sindaco. Beh, vale un solo valore: quello politico-elettorale altrimenti come ve la spiegata la storia di Paola Mazzella?…

Ci sarebbe molto altro per raccontare sull’operato della nostra “formichina sorda” con la fascia tricolore. E’ la storia del comune di Ischia. Un comune che viene gestito proprio come in quella favoletta, da un sordo e da una formichina.
Ma la nostra economia e il sistema Ischia ha bisogno di altro. La fase complicata che stiamo affrontando e che sarà sempre più ripida nei prossimi mesi ha bisogno di partecipazione, di condivisione dei progetti, di apertura e di visione ampia. Dappertutto sentiamo di appelli alla condivisione, di tavoli tecnici, di ascolto. A Sorrento discutono da mesi. A Ischia c’è, invece, una “formichina sorda” che si atteggia a fare il piccolo uomo al comando con i pieni poteri e che, al massimo, prende le misure a Piazza degli Eroi con la “rullina” insieme a Paolo Ferrandino.
Certo, sapere che il proprio paese va avanti come un “sordo”, il tipico atteggiamento del sindaco che tutti conosciamo e che, purtroppo, abbiamo avuto modo di apprezzare ,non è un bene per nessuno, non è certamente una notizia incoraggiante. Anzi, è solo la conferma del disastro verso il quale ci siamo incamminati.
Non vorremo, però, che la formichina sorda sia quella del famoso proverbio: “Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire”. Quel proverbio che spiega come sia del tutto inutile parlare a chi non ha interesse ad ascoltare quello che diciamo e, quindi, non ci presta attenzione. Ecco, forse è proprio questa sordità quella più adatta alla nostra formichina.

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