giovedì, Dicembre 26, 2024

Enzo Ferrandino: «Nel nostro bilancio tanti investimenti, ma pesano le mancate entrate tributarie»

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Il sindaco di Ischia fa il punto prima del Consiglio comunale: «L’Ente è molto dinamico nel recuperare fondi a costo zero per la comunità. Sono contemplati interventi importanti per la demolizione e riedificazione di ben altre tre scuole, oltre la Rodari». Il progetto del polo intermodale di mobilità a Fondobosso e la seconda rotatoria all'altezza della farmacia Sant'Anna. Ma c’è l’allarme dei revisori dei conti…

Il sindaco di Ischia ha espresso chiaramente il suo pensiero sulle questioni legate all’emergenza sisma e frana nell’intervista pubblicata ieri. Ma con Enzo Ferrandino abbiamo parlato anche delle problematiche amministrative che interessano il suo comune.

– C’è stato un Consiglio comunale convocato per il 24 e 25 agosto. Sono tanti i punti all’ordine del giorno, tra cui l’approvazione del bilancio e del DUP, che tracceranno un quadro della salute economica del Comune d’Ischia.
«Sicuramente nel prossimo Consiglio comunale l’argomento più importante è rappresentato dal bilancio di previsione e dal Documento unico di programmazione. Sono due atti politicamente di grande rilevanza. Purtroppo la norma ci porta ad approvarlo oramai quando gli 8/12 del periodo già si sono consumati da un punto di vista amministrativo e degli accadimenti amministrativi. Ma comunque è un documento importante perché, per esempio, per tutta quella che è l’attività di programmazione degli investimenti, si prospetta un Ente comunale molto dinamico e molto attivo nel recuperare fondi a costo zero per la comunità da investire in infrastrutture che si riverbereranno sugli esercizi dei prossimi anni, concretizzandosi in vantaggi e servizi alla nostra comunità.

In questo bilancio sono contemplati interventi importanti per la demolizione e riedificazione di ben altre tre scuole, oltre la Rodari. Abbiamo finalmente acquisito definitivamente al patrimonio comunale anche lo stesso complesso modulare che oggi ospita i ragazzi del Rodari a via Leonardo Mazzella. Così come sono contemplati lavori importanti per quanto riguarda la realizzazione del polo intermodale di mobilità nell’area del Palazzetto dello Sport e dello stadio Enzo Mazzella, con lo spostamento del capolinea dell’Eav dalla zona portuale. E in quelle aree sono previsti una serie di interventi anche per rendere più fluida la circolazione veicolare con la realizzazione di una seconda rotatoria all’altezza della farmacia Sant’Anna. Quindi sarà un bilancio che sotto l’aspetto degli investimenti è molto, molto ricco. Ci sono una serie di interventi già finanziati per la messa in sicurezza di alcuni tratti di coste nella zona di Cartaromana ed erano interventi che si aspettavano da decenni.

LA GESTIONE ORDINARIA

«Il nostro bilancio, ahinoi, però presenta dei punti di debolezza. Per quanto riguarda invece la gestione corrente, quelle che sono le gestioni della quotidianità stiamo vivendo una fase storica nelle Pubbliche Amministrazioni in cui è divenuta strategica la gestione ordinaria ed è divenuta ordinaria la gestione strategica per una questione di reperimento dei fondi. Purtroppo esiste un lasso temporale troppo ampio, tra il momento in cui teoricamente dovremmo incassare delle imposte comunali rispetto a quando materialmente poi riusciremo a incassare queste imposte. La forbice temporale che si viene a generare crea una serie di rallentamenti, una serie di danni, di mancate risposte sul territorio per quelle che sono attività che dovrebbero rientrare nell’ordinario.

Abbiamo un parere da parte del Collegio dei revisori dei conti che accende una luce e una sirena d’allarme su questa tematica. L’Ente si deve impegnare a incassare in maniera più veloce quelle che sono le proprie spettanze da un punto di vista tributario dai propri cittadini e dalle attività che lavorano sul territorio. È inutile dire che questo obiettivo può essere raggiunto, ove mai cambiasse anche l’approccio del cittadino rispetto a quello che è il suo obbligo tributario. Troppo spesso nelle famiglie ischitane quando si tratta di dover pagare i tributi locali, si finisce sempre per avere un atteggiamento di rinvio. Rinviare il pagamento dei tributi locali finisce per generare una serie di problematiche che poi si riscontrano nella lentezza o nelle inefficienze che purtroppo finiscono per ripercuotersi sul cittadino che rispetta le scadenze tributarie.

Questo è un concetto importante che deve essere percepito da parte dei cittadini ischitani e ci si può arrivare solo da una sinergia tra l’istituzione e la comunità».

I DANNI DELLA RISCOSSIONE TARDIVA

– È pur vero che c’è un corto circuito, cioè in Italia la pressione tributaria da parte di tutti gli Enti è un macigno. Molto spesso rappresenta il socio di maggioranza di tante aziende…
«Quello che accade è che nello stabilire la priorità di pagamento dei vari tributi o contributi da parte delle aziende, degli imprenditori, si crea una scaletta di valori dove nella parte più bassa di trovano i tributi comunali. Ad esempio, i contributi Inps si finiscono per pagare con maggiore puntualità; le ritenute, come è giusto che sia, si pagano con maggiore puntualità. Poi alla fine, quando avanza qualcosa, si finisce per pagare la Tari. Questo ritardo nel pagamento della Tari, però, crea problemi all’Ente che deve gestire il servizio sul territorio in quanto non riesce, a causa di questi ritardi, a garantire l’efficienza che in qualche maniera si dovrebbe. Ribadisco l’importanza della lealtà tributaria anche nei confronti di quelli che sono i tributi locali che deve incassare il Comune.

Chiaramente noi sappiamo anche che dobbiamo fare la nostra parte, quella parte del recupero coattivo e con gli uffici ci stiamo attrezzando, ma chiaramente avviare delle procedure di recupero coattivo significa comunque allungare i termini per il recupero delle somme. E comunque si vengono a creare una serie di problematiche e tensioni sul territorio che assolutamente vorremmo evitare, ma che purtroppo non si possono evitare».

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