Gaetano Di Meglio | L’emergenza sanitaria non ferma ovviamente il lavoro interno dei responsabili dei vari uffici comunali, soprattutto se si tratta di elargire compensi. Come nel caso del Nucleo di Valutazione, l’organismo deputato appunto a valutare i dipendenti comunali.
Un organismo composto da Pasquale Saurino, amico del sindaco di Ischia da 26 anni, e da Agata Banfi, 121 voti alle ultime elezioni del 2017 candidata in una lista di supporto al sindaco in carica e Maria Angela Calise, 184 preferenze personali alle ultime elezioni del 2017 candidata con la lista dell’attuale assessore Paolo Ferrandino e con Enzo Ferrandino candidato sindaco.
E così, in clima di emergenza sanitaria ed economica, il responsabile finanziario del Comune di Ischia Antonio Bernasconi ha provveduto a liquidare ai componenti i compensi per l’attività svolta nei mesi di novembre e dicembre 2019.
Un versamento che arriva il 4 aprile ai professionisti che, di certo, come i componenti della giunta e del sindaco, avrebbero potuto devolvere in un fondo per aiutare i cittadini in difficoltà.
Il componenti erano stati nominati proprio a novembre con decreto sindacale: presidente il dott. Pasquale Saurino, componenti gli avvocati Agata Banfi e Mariangela Calise. Dopodichè lo stesso Bernasconi aveva stabilito l’ammontare del compenso annuo spettante: 10.382,40 euro al presidente e 6.921,60 a ciascun componente, ovviamente oltre a oneri, cassa professionale e Iva. Dunque per un totale di oltre 24mila euro.
I tre componenti hanno presentato le relative fatture appunto relative agli ultimi due mesi dello scorso anno e Bernasconi ha provveduto a liquidare gli importi dovuti, comprensivi di Iva e Cassa: 2.195,54 euro al presidente Pasquale Saurino, 1.463,68 ad Agata Banfi e 1.199,74 a Mariangela Calise. Oltre 4800 euro complessivi che chiudono il “conto” per l’anno passato.
La determina specifica che la spesa rientra tra quelle «ritenute indispensabili per il funzionamento dell’Ente».
4800 euro di oltre 24mila euro che vanno sicuramente versati e per i quali non c’è nulla da dire sulla legittimità del pagamento. Diversamente, invece, la valutazione politica calata nel momento di crisi nel quale siamo tutti catapultati e sull’opportunità di procedere con il pagamento.
Ma, evidentemente, gli amici del sindaco (che lo supportano nelle iniziative di cyber bullismo contro chi scrive la verità!) trovano giusto incassare la loro spettanza il 4 aprile, ma non si “agitano” davanti e, forse, non “indignano” se l’ente e i funzionari che dovrebbero essere chiamati a valutare non hanno ancora pubblicato la graduatoria dei cittadini che hanno risposto all’Avviso per l’ottenimento del buono spesa per famiglie in disagio a causa dell’epidemia da covid-19. I 640 che hanno ricevuto il buono spesa.
Per Maria Angela Calise, infatti, ricevere il bonifico delle spettanze di novembre e dicembre non rientra nel “momento drammatico che stiamo vivendo” e il suo bonifico non “avrebbe imposto rigore e serietà soprattutto a chi opera nel campo dell’informazione”. Lavorando con rigore e serietà, infatti, abbiamo ritenuto grave che il comune di Ischia non abbia ancora reso noto l’elenco dei beneficiari dei “buoni spesa” e non abbia eseguito nessuna verifica preliminare prima di accogliere tutte le istanze ricevute. Rigore e serietà avrebbe richiesto ben altro. E tra poco vi mostriamo cosa fa fatto il sindaco di Sant’Antonio Abate e ieri vi abbiamo mostrato quello che hanno fatto i sindaci di Barano, Serrara Fontana, Forio, Lacco Ameno e Casamicciola e quello che non ha fatto il sindaco di Ischia.
Ovviamente, cara Calise “Ogni mistificazione della realtà è adesso deleterea per il nostro tessuto sociale” anche nascondere gli atti che altri comuni stanno rendono noti e stanno pubblicizzando! Certo, è una “Una porcheria ingiustificabile” scrivere che il sindaco di Ischia non ha ancora pubblicizzato l’elenco dei beneficiari, come fa il sindaco di Sant’Antonio Abate, ad esempio, e reputa giusto aver accolto 640 istanze senza aver valutato se le istanze presentate avessero i requisiti o meno. Cosa che hanno fatto tutti gli altri sindaci dell’isola anche con maggiori richieste rispetto ad Ischia.
“A Ischia ci conosciamo tutti” caro Pasqualino e sappiamo che sei amico del sindaco e che il sindaco ti ha nominato nel Nucleo di Valutazione che ti frutterà oltre 10mila euro nel prossimo anno.
Siamo sicuri, noi possiamo mettere la testa sul cuscino senza problemi la sera perché non abbiamo preferito i nostri amici o i nostri candidati e farli destinatari di lauti compensi.
Ad oggi, caro presidente del Nucleo di Valutazione, vorremmo sapere quale “falsità” abbiamo scritto per “astio personale”. Aiutaci. Quante istanze sono state escluse? Quante sono quelle ammesse? Dove stanno gli atti pubblici come quelli dell’altro comune?
“Il nostro sindaco è risaputo essere persona onesta e generosa nel paese e forse il problema è proprio questo. E non lo dico perché siamo amici da 26 anni o per altri motivi”. 2.195,54 euro di altri motivi il 4 aprile che fanno andare oltre “semplicemente la verità”.
“Forza Enzo, che il paese ha bisogno di te soprattutto in questo momento difficile” anche il conto corrente del presidente! E lo ripetiamo, per carità, assolutamente legittimo e legale. Certo se il sindaco nomina gli «amici da 26 anni» forse qualche dubbio sulla moralità, beh, può venire a chiunque!
Ricapitoliamo la storia.
Mercoledì 15 aprile abbiamo pubblicato la storia dei buoni spesa del comune di Ischia. Il primo titolo è stato “rubare ai poveri con i 160mila euro di buoni spesa… Ischia approva tutte le istanze e riduce il contributo ai veri poveri. Il comune non istruisce le pratiche ed espone i cittadini al reato penale e alla restituzione dei soldi. Il tutto per salvare gli amici del potere che non avevano i requisiti…”
Ieri, sabato 18 aprile, invece, abbiamo pubblicato “Perchè Ischia nasconde? BUONI SPESA Tutti i comuni hanno reso noto il numero delle istanze presentate, ammesse e non ammesse. € per €, famiglia per famiglia. Ischia niente. Tutto nascosto!”
Un articolo a corredo di una precisa inchiesta su quella che è stata l’azione degli altri comuni dell’isola d’Ischia. Abbiamo riportato, con precisione, le determine dei responsabili, con tanto di numero, e di dettagli per accedere a quella che è la trasparenza in merito alla distruzione di questi aiuti in questo momento molto particolare.
Atti e dati che il comune di Ischia tiene ancora nascosti e non rende pubblici. E non si capisce perché.
Nel frattempo, ecco come agisce il sindaco di Sant’Antonio Abate.
Allora, usando le parole del presidente del Nucleo di Valutazione del Comune di Ischia, proviamo a capire cosa sia una “Una porcheria ingiustificabile”..
E’ “una porcheria ingiustificabile” la scelta del comune di Ischia che non pubblica gli atti o è una “una porcheria ingiustificabile” la scelta del comune di Barano d’Ischia, Serrara Fontana, Forio, Lacco Ameno e Casamicciola Terme che hanno reso pubblico l’elenco?
E’ “una porcheria ingiustificabile” la scelta del comune di Ischia che non pubblica gli atti o è una “una porcheria ingiustificabile” la scelta del sindaco di Sant’Antonio Abate che, non solo lo ha pubblicato sull’albo pretorio ma ha, addirittura, realizzato un post facebook e, rende pubblico, addirittura, “il link per accedere al primo elenco nel quale, al fine di garantire il rispetto della privacy, è stata inserita la data di nascita del richiedente”
Chi ha fatto una “una porcheria ingiustificabile”? Il tuo amico da 26 anni? O gli altri sindaci dell’isola d’Ischia e quello di Sant’Antonio Abate?
E ora, integra la querela!