E’ stato un incontro chiarificatore, utile e necessario, forse soltanto tardivo. Il summit tra gli organizzatori di “Esco in taxi”, il servizio di trasporto notturno volto a disincentivare l’utilizzo dell’auto in stato d’ebbrezza, e i tassisti di Ischia ha portato alla fumata bianca. Dopo le tensioni dei giorni scorsi e dopo lo spiacevole episodio di venerdì notte (quando un tassista aveva apostrofato in malo modo un collega di Casamicciola che aderiva al progetto, sottraendo potenziali clienti), una folta delegazione di tassisti di Ischia ha toccato con mano le buone intenzioni di Alex Cannava & company, accettando di aderire – per ora in via sperimentale – all’iniziativa. Cinque euro a tratta, possibilità di prenotare il servizio in anticipo, obbligatorietà di un logo distintivo (che in questi giorni è mancato), esclusione degli Ncc provenienti dalla terraferma: su queste basi, in via sperimentale, e con una piccola sovvenzione da parte degli imprenditori del “by night”, “Esco in taxi” può dunque riprendere, al netto di polemiche e contrasti e in attesa che si trovi la formula giusta per ratificare il rapporto diretto tra discoteche e operatori di piazza.