Finalmente! Dopo anni di abbandono dopo i lavori di riqualificazione, l’Amministrazione di Ischia ha deciso di restituire a nuova vita l’ex mercato comunale di Via Francesco Buonocore. Cedendo la struttura a un privato per trasformarla in un centro di aggregazione e di valorizzazione delle tradizioni locali, non solo gastronomiche. Come da più parti era stato auspicato in questi anni.
La delibera di Giunta che approva l’iniziativa ricostruisce la storia del “vecchio” mercato comunale con il successivo trasferimento delle attività a Via Morgioni. La struttura della Prima Traversa Buonocore come è noto era stata interessata da un progetto di riqualificazione per il recupero. Per il passo successivo si è dovuto attendere diversi anni.
Adesso è stato varato il “progetto” con cui il Comune «intende attivare un processo di rilancio culturale e commerciale dell’ex mercato e di conseguenza, di tutto il contesto urbano limitrofo che soffre di una condizione di marginalità rispetto al principale corso commerciale del Comune d’Ischia, attraverso la creazione di un format che faccia dello storico ex mercato di Ischia un centro dedicato alla produzione, al commercio, alla somministrazione e al consumo di prodotti agroalimentari, in grado di promuovere al suo interno attività formative, creative, espositive e divulgative della cultura artigianale e delle eccellenze enogastronomiche del territorio nonché attività di intrattenimento musicale, spettacolo, artistico, culturale, legate alla tradizione ischitana».
Il tutto adeguato a quelle che sono le esigenze del turismo moderno.
Il privato a cui sarà concessa la struttura dovrà innanzitutto eseguire le necessarie opere di manutenzione ordinaria, impiantistiche e di finitura, per renderla pienamente fruibile.
CENTRO DI COMMERCIO INNOVATIVO
Nella delibera si evidenzia che il progetto «nasce dalla constatazione che, oggi, appare sempre più evidente una necessità da parte dei cittadini e dei turisti, di luoghi di aggregazione, dove l’abitudine della spesa quotidiana si accompagna alla possibilità di consumo in loco, animati costantemente, in modo da essere percepiti prima di tutto come luoghi di aggregazione.
Da questo punto di vista il Comune di Ischia intende l’“ex mercato di I Traversa Francesco Buonocore” prima di tutto come un luogo da restituire alla collettività sotto forma di un innovativo centro di commercio che vada al di là di un mero luogo di acquisto e consumo, configurandosi anche come luogo di socialità e intrattenimento, che sia in grado di coinvolgere tutti gli attori protagonisti, da chi produce a chi consuma, passando anche per percorsi in grado di divulgare la cultura e la tradizione ischitana e campana anche attraverso l’intrattenimento musicale, spettacolo, artistico, culturale nonché la predisposizione di aree espositive e di mostre».
L’ex mercato dovrà diventare “Piazza di marketing territoriale” ma anche centro di valorizzazione delle filiere del territorio, con il coinvolgimento degli artigiani locali del gusto e della creatività. Nonché punto centrale per percorsi formativi legati al food e all’alimentazione professionali e amatoriali.
L’Amministrazione pone poi particolare attenzione alla creazione di un “Brand identity e immagine coordinata”, ovvero un marchio unico. Questa iniziativa di valorizzazione ovviamente non potrà fare a meno della presenza sul web e sui social, con possibilità di promozione della DMO del Comune di Ischia.
SPECIALITA’ MERCEOLOGICHE E ATTIVITA’ QUALIFICANTI
Dopo anni di “riflessione” Enzo Ferrandino dà il via a un progetto complesso da realizzare. Attraverso un’analisi di quanto fatto in altre località, per concretizzarlo si è deciso di utilizzare il modello della concessione patrimoniale a privato, ma con la previsione di alcuni specifici obblighi di servizio e vincoli gestionali di interesse pubblico. L’ex mercato sarà affidato a seguito di procedura ad evidenza pubblica di tipo comparativo con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa (ovvero del maggior canone), riconoscendo però una prevalenza agli aspetti qualitativi e gestionali del progetto. E vengono stabiliti precisi indirizzi sulle specialità merceologiche e le attività qualificanti, sempre nell’ottica della valorizzazione delle produzioni isolane e campane, nonché la promozione del territorio e la predisposizione di aree espositive legate alla storia e alla tradizione locale. Il tutto senza tralasciare la sostenibilità ambientale. Al bando potranno partecipare società, imprese individuali, organizzazioni no profit ed associazioni di categoria del commercio.
In considerazione dell’entità e della tipologia dei lavori necessari al completamento dell’immobile e di allestimento la durata della concessione e prevista in sei anni, rinnovabili per il medesimo periodo.
PROGRAMMA E GIORNI DI APERTURA
La Giunta ha già fissato anche i criteri per la fruizione della struttura e le attività di intrattenimento, prescrivendo al futuro concessionario «l’organizzazione di almeno n.12 eventi l’anno di natura culturale, di promozione socio-economica, di educazione al gusto, di animazione teatrale e musicale e piccoli intrattenimenti».
Nel dettaglio, ogni anno dovranno essere garantiti almeno 2 eventi nel periodo natalizio; almeno 6 nel periodo di alta stagione dal 1 luglio al 31 agosto; almeno 2 nel periodo di media stagione dal 1 maggio al 30 giugno; almeno 2 nel periodo di media stagione dal 1 settembre al 31 ottobre. Apertura al pubblico almeno 5 giorni settimanali nei periodi di alta stagione, 4 nei periodi di media stagione e 3 giorni in bassa stagione, con orario consentito nella fascia 7.30 – 22.00.
Per la determinazione del valore-soglia del canone da porre a base d’asta, seguendo i criteri applicati dall’Agenzia delle Entrate – Territorio, «considerata anche la collocazione dell’immobile in un sito da rilanciare sotto il profilo culturale e commerciale, si ritiene di applicare le quotazioni OMI (Osservatorio Mercato Immobiliare) secondo i criteri dei minimi ridotti al 60% per un importo a base d’asta pari a euro 14.059,20». Ovvero il 60% di 35.148 euro. Con scomputo nei primi sei anni dei costi degli interventi eseguiti.
E’ stata scelta anche la denominazione della struttura tenendo in considerazione la precedente destinazione e si è deciso per “Antico Mercato Ischitano”.
La procedura di evidenza pubblica e il successivo affidamento saranno a cura del responsabile del Servizio Patrimonio. Un progetto ambizioso che si auspica si concretizzi a breve, dopo tanta attesa. Meglio tardi che mai…