Will Smith e Jada Pinkett sono sulla bocca di tutti perché, durante la serata degli Oscar, il presentatore Chris Rock si è “beccato” uno schiaffo in pieno volto dall’attore, in diretta mondiale, dopo aver offeso e ironizzato sulla malattia della moglie.
Una scena che passerà alla storia, che è diventato il meme del giorno e che nessuno dimenticherà mai. Poche ore prima, con la stessa platealità (in proporzione, ndr) Benedetto Valentino ha annunciato la sua separazione dalla moglie, Erminia Turco.
Due atteggiamenti simili nell’esposizione al pubblico, due storie diverse. Due coppie al centro del dibattito, dei social e della storia dei posti che ognuno di noi vive, legge e condivide: il mondo la prima, l’isola la seconda.
Una storia di presunta protezione e testimonial di un modo di fare antico (della serie il delitto d’onore è ancora in voga), la seconda, invece, il contrario, storia di un modo di fare moderno e contemporaneo.
Una notizia che, ad esempio, ha colpito Antonio Lubrano che l’ha presa male e ha riempito la sua bacheca facebook di domande senza risposta. Per queste, infatti, bastava una telefonata ad uno dei due.
Ma se per la vicenda di Will e Jada basta googlare i nomi e leggere di tutto, per la storia di Benedetto ed Erminia, ci basta scorrere la bacheca di Benedetto e leggere gli ultimi due post.
“Dopo 27 anni di matrimonio abbiamo deciso con mia moglie Erminia di separarci. È una decisione sofferta per entrambi. L’amore per le nostre meravigliose figlie ci unirà sempre e i nostri rapporti futuri saranno sempre civili e amichevoli. Purtroppo, la vita ci porta su strade diverse”. Un giorno prima, invece, aveva scritto: “Un bel week end romano. Lontano da tutto e da tutti. È vero che la libertà assoluta non esiste ma qualche momento libero fa bene. Ne approfitterò per abbinare qualche impegno di lavoro e qualche visita alle mostre. Alle scuderie del Quirinale c’è Rubens e il super Barocco. Da oggi vita nuova.”
Nulla da aggiungere o da dire. È un po’ come la storia di Totti e della Blasi, della Hunziker e di Missoni.
La vicenda, però, diventa notizia non tanto per l’annuncio in sé, ovvero la separazione, bensì per la scelta di annunciarla ai quattro venti e scriverlo, così, sui social.
Vero è che Benedetto ed Erminia sono due personaggi in vista. Lui, numero 1 (al pari con il fratello Elio) del Premio Ischia; lei, editrice e opinionista di alcuni media locali.
Una vita sotto i riflettori che oggi viene “esposta” senza filtri come un commento sulla prestazione di Mancini e dell’Italia contro la Macedonia del Nord.
È giusto? È sbagliato? Non lo so. Quello che, in parte, mi colpisce è l’evoluzione della comunicazione e del nostro rapporto (personale e sociale) con i social.
Sempre di più, infatti, la vita off line si intreccia con la vita on line e, per questo, mi chiedo se siamo una collettività forte e matura per condividere anche le cose che, volendo, non si dicono e non si scrivono.
Provo a spiegarmi meglio. Siamo abituati a condividere e a sharizzare solo il bello e le cose che ci piacciono. È arrivato il tempo anche di postare e condividere altre cose?
Forse si, forse no. Me lo sto chiedendo (e non per un amico!) in maniera sincera e senza preconcetti.
Fino ad oggi abbiamo visto post con promesse di matrimonio, post di matrimoni, post d’amore eterno e post di odio eterno (il side B dell’amore). Questo è il primo post di “amicizia” che continua in un altro modo e di separazione in atto. E, se per i primi, c’è comunque l’ok (o, al massimo, la felicità nel saperlo) anche dell’altro, in questo caso dobbiamo dire che il profilo social di Erminia è muto.
Ho sentito sia lui sia lei e ho ascoltato entrambe le versioni. Non si possono (e credo che non si debbano) esprimere giudizi ma credo che siamo ancora acerbi (come società) per accettare l’outing della separazione. Che, in quanto tanto tale, resta comunque una violenza.
La speranza, in verità, è che Benedetto ed Erminia possano fare come Belen e Stefano. Alla fine, se si vuole, si supera tutto.