Gaetano Di Meglio | Palazzo Reale di Ischia, 17 luglio 2023: la sconfitta totale. Palazzo Reale di Ischia, 17 luglio 2023: chiedete scusa ai morti e ai vivi. Palazzo Reale di Ischia, 17 luglio 2023: mettevi vergogna. Palazzo Reale di Ischia, 17 luglio 2023: tanta vergogna. Più sentivo le parole dei vari Carabinieri della Forestale, più sentivo le parole dei tecnici della Struttura Commissariale e più mi sentivo un verme nonostante io, in maniera più che sicura e da sempre, non nessuna colpa nel merito. Ma il grande senso di vergogna, di sconfitta e di colpa mi ha assalito. Parola dopo parola. Fotografia dopo fotografia.
Delle innovazioni che sono state illustrate ieri mattina, in parte ne avevamo già parlato in real time (come accade sempre con Il Dispari) e le conoscevamo. Il gemello digitale, la mappa navigabile realizzata con le migliori tecnologie del mondo in quanto a progettazione e tutta questa conoscenza digitale che ci fa solo bene, sono state un argomento marginale. Verrà tutto un attimo dopo.
Quello che conta, quello che serve da mettere in evidenza, quello che non lascia nessuno senza colpa sono le foto che vedete. Pensiamo (e ora uso il noi, prima persona plurale al posto del voi!) a quando siamo stati folli, perversi, cattivi, masochisti, infami, colpevoli. Dal 1936 ad oggi la lista dei colpevoli è lunghissima. Dal 1936 ad oggi la lista di chi dovrebbe essere messo alla gogna è lunga. Molto lunga. Nessuno escluso: cittadini, amministratori locali, regionali, provinciali, nazionali, europei. Quello che vediamo, quello che ci accusa sono le foto di oggi e lo saranno ancora di più domani. Quello che ci dovrebbe far vergognare come popolo, è quello che c’è.
Briglie, alvei, costruzioni, archi, montagne, radici, alberi dovrebbero marciare contro di noi come nel Signore degli Anelli e dovrebbero farci la guerra. Per tutto quello che non abbiamo fatto. Per tutto quello che, disinteressandocene di tutto il resto, abbiamo fatto. Costruzioni, strade, occlusioni: abbiamo scritto la nostra condanna. Chiedete scusa. Fate mea culpa. Se mai la vostra coscienza vi lascia liberi di farlo.
Gli accordi di Legnini con i Forestali, le piattaforme digitali (domani formuliamo un’altra interessante proposta circa l’utilizzo di questo trumento, ndr), i big data e quanto altro è stato presento, lo ripetiamo, è secondario come punto di interessa locale.