Stupisce che proprio il Governo, che chiede alle imprese una riconversione delle produzioni secondo i principi dell’economia circolare, di fatto sottragga alle imprese risorse ben superiori a quelle necessarie per la riconversione stessa: così non ci saranno certo le condizioni per investire in impianti di riciclo chimico-molecolare, ovvero la tecnologia che consentirebbe la completa circolarità delle materie plastiche”.
“Basti pensare che l’industria chimica in Italia, negli ultimi 10 anni, ha aumentato del 70% la quota di personale dedicato alla ricerca. Questa proposta – conclude Lamberti – va nella direzione esattamente opposta a quella annunciata: indebolisce le imprese, aumenta i costi per i consumatori e non incide positivamente sui comportamenti, mettendo invece a rischio la possibilità di trovare soluzioni serie, efficaci e sostenibili a livello ambientale”.
(ITALPRESS).