giovedì, Dicembre 5, 2024

Felice Meo protagonista a “Spoleto Arte”, la cultura oltre la paura

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Felice Meo, con la sua arte riconoscibilissima e molto apprezzata, continua a macinare successi. In questi giorni alcune delle sue opere della collezione (nuovissima) intitolata “Volti d’Africa” sono tra le protagoniste della kermesse “Spoleto Arte” in corso nella cittadina di Spoleto.

“Sono molto emozionato e al tempo stesso orgoglioso per essere stato scelto in questa kermesse – ci dichiara Felice Meo che per l’inaugurazione ha raggiunto Spoleto dove ha trovato Vittorio Sgarbi, che è tra i promotori della Mostra, Salvo Nugnes, che ne è il curatore, e tanti altri artisti e volti noti del mondo dell’arte nazionale ed internazionale – fare parte di questa grande manifestazione culturale che è sia punto di incontro tra artisti che tra pubblico e critica, oltre che spunto di riflessione per tutti. Ringrazio gli organizzatori e il curatore per aver creduto ancora una volta nella mia arte.”

Tra le opere più fotografate, quella del nostro Felice Meo non passa davvero inosservata e porta quel guizzo di modernità e di novità all’interno dell’intera kermesse che non guasta.

L’EVENTO

Appuntamento immancabile quello della mostra internazionale Spoleto Arte a cura di Vittorio Sgarbi, che anche quest’anno torna in tutta la sua grandezza.

La kermesse ha aperto a Spoleto il 18 ottobre alla Terrazza Frau (via del Seminario, 8), storico palazzo nel cuore della città, a fianco al Duomo di Spoleto, nonché sede di registrazione della famosa serie televisiva Don Matteo.

Ideata e organizzata dal curatore di mostre e grandi eventi Salvo Nugnes, l’esposizione porta i contributi di numerose personalità del mondo della cultura e dello spettacolo. Tra queste si citano il sociologo di fama mondiale Francesco Alberoni, la scrittrice, psicologa e psicoterapeuta Maria Rita Parsi, Silvana Giacobini, già direttrice di Chi e Diva e Donna, Josè Dalì, artista e figlio di Salvador Dalì, Roberto Villa, fotografo internazionale, Flavia Sagnelli, curatrice d’arte, Patrick Ray Pugliese, del GF vip, Cristina Cattaneo, giornalista e psicologa e molti altri.

Il Prof. Vittorio Sgarbi spiega così l’intento della manifestazione: “la contemporaneità è un concetto molto importante, vuol dire capire quello che sta accadendo e a Spoleto tenteremo di farlo […] attraverso una scelta che io stesso continuerò a fare di artisti attivi, contemporanei, giovani ma anche storici e con la collaborazione di un antico amico che è Salvo Nugnes, che si è mosso per sostenere l’arte di coloro che non hanno più trovato spazi per esporre.”

La mostra rimarrà aperta dal 19 ottobre al 1° novembre, tutti i giorni dalle 10 alle 18.30 ad ingresso libero.

FELICE MEO, LA FORMA DELL’ARTE

Linee, forme e figure. Elementi ben riconoscibili che prendono vita dal territorio, si distaccano per poi fondersi di nuovo sulla linea dell’orizzonte, in uno scambio continuo che dilata o assottiglia confini e dimensioni.

Proprio come le onde del mare che, infrangendosi sulla linea di costa, modellano l’isola di Ischia rendendone il profilo unico e riconoscibile, così l’arte di Felice Meo modella materiali e immagini, creando forme inaspettate ed emozionali.

Dal metallo all’opera d’arte; dalle mani dell’artista, forti e sapienti al tempo stesso, agli occhi di appassionati di ogni età che, dinanzi a sculture inusuali e vivide, restano incantati, l’estro di Felice Meo apre nuovi orizzonti e tramuta i metalli in linee morbide e dai tanti livelli per una profondità materiale ed emozionale. Le particolari opere d’arte create dal riciclo e trattamento particolare di metalli che l’artista rimedi sul territorio, raffigurano silhouette di donne fantastiche e “reali”, omaggi resi immortali dall’arte e creati con metalli che vivono, così, una seconda vita. Un messaggio nel messaggio che coglie di sorpresa chi entra in contatto con il variegato mondo dell’arte che prende spunto dalla passione, dalla natura e dall’amore verso la vita. Sirene e donne dai lineamenti mediterranei ed inconfondibili, dettagli da scoprire non solo con la vista ma anche e soprattutto con il tatto perchè l’arte non ha confini e non deve avere distanze con il pubblico, ma vivere di scambi reciproci, in un crescendo di emozioni e condivisioni.

C’è tanta Ischia nelle opere di Felice Meo, c’è l’energia della Natura, la forza del Mare e l’ardore della Passione il tutto raccontato in un insieme di installazioni che compongono una sorta di percorso da compiere in piena autonomia per lasciarsi coinvolgere dall’arte e dalla maestria di uno degli artisti contemporanei più interessanti del momento.

Buona Arte.

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