In vista del Ferragosto si intensificano le attività del Nas dei Carabinieri anche sulla nostra isola. Il Nucleo antisofisticazioni e sanità dell’Arma era già attivo dalle scorse settimane e nel complesso ha posto in essere controlli capillari che hanno condotto ad accertare diverse irregolarità.
A Lacco Ameno, personale del Nas in collaborazione con i militari della Stazione di Casamicciola, hanno eseguito una ispezione presso un ristorante rilevando numerose infrazioni, in particolare carenze igienico sanitarie e nella documentazione. Sono quindi stati sottoposti a sequestro circa 20 kg di prodotti ittici e carnei privi di rintracciabilità alimentare. Le sanzioni elevate ammontano a 3500 euro.
Attenzione riservata anche alla spiaggia dei Maronti, stavolta in collaborazione con i carabinieri della Stazione di Barano. Nel corso di un’attività di verifica presso uno stabilimento balneare, si è proceduto all’immediata chiusura amministrativa di tre locali adibiti a deposito alimentare avendo riscontrato gravi non conformità strutturali e d’igiene. Anche in questo caso sono stati sottoposti a sequestro amministrativo circa 300 kg. di alimenti ittici, carnei, preparati gastronomici privi di rintracciabilità alimentare. Al termine del controllo sono state elevate sanzioni amministrative per 4500 euro.
LA CAMPAGNA NAZIONALE
Per il mese di agosto, il Ministero della Salute e i Nas hanno posto in essere una campagna di controlli presso gli stabilimenti balneari e i villaggi turistici, al fine di verificare il rispetto dei livelli qualitativi e di sicurezza dei servizi offerti agli utenti nel periodo di maggiore affollamento. Le attività ispettive, condotte su tutto il territorio nazionale e che ovviamente interessano anche la nostra isola, hanno interessato finora 838 strutture, estendendosi agli spazi di preparazione e somministrazione degli alimenti. Sono state rilevate 257 irregolarità (pari al 31% delle strutture ispezionate) e contestate 415 sanzioni penali ed amministrative per oltre 290 mila euro. Undici titolari di attività sono stati deferiti all’autorità giudiziaria, mentre sono stati disposti 20 provvedimenti di chiusura nei confronti di aree ricettive e di preparazione dei pasti all’interno dei plessi balneari, dove sono state accertate gravi criticità strutturali ed igieniche. Il tutto per un valore economico stimato in oltre 4 milioni di euro. Ben otto strutture erano attive e funzionanti sebbene in assenza di autorizzazione. In particolare, a Reggio Calabria è stato scoperto uno stabilimento balneare adibito abusivamente nelle ore serali a luogo di ritrovo ed intrattenimento, tipo “discoteca all’aperto”. All’interno è stata riscontrata la presenza di circa 500 avventori in assenza delle prescritte autorizzazioni di pubblica sicurezza.
Una attività di controllo capillare “a tutto campo” che ha evidenziato un gran numero di violazioni a danno dell’utenza. Tra quelle più diffuse emerse dai controlli, carenze igieniche degli ambienti, come spogliatoi, servizi igienici e locali di preparazione dei pasti, spesso “arrangiati” in spazi ristretti e privi dei requisiti minimi per garantire condizioni ottimali di funzionamento e di manutenzione.
Inoltre sono state accertate infrazioni alla normativa per la sicurezza dei luoghi di lavoro e per la prevenzione di rischi di utilizzo delle strutture da parte dell’utenza. C’erano operatori che risparmiavano sulle pulizie periodiche, sanificazioni e derattizzazioni. Per quanto riguarda la somministrazione di cibi e bevande all’interno delle strutture, sono state sequestrate oltre 2 tonnellate di alimenti irregolari, risultati scaduti, privi di tracciabilità e in cattivo stato di conservazione.
Un bilancio che è destinato a far segnare numeri ancora più elevati con il prosieguo dei controlli in particolare a Ferragosto.
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Praticamente prima di andare al ristorante ci conviene stipulare una assicurazione sulla vita!