lunedì, Novembre 25, 2024

Festa di San Michele Arcangelo, le ragioni di Emilio Giuseppe Di Meglio

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L’assessore del comune di Serrara Fontana affida a Facebook un lungo testo

 

Emilio Giuseppe Di Meglio | Sono stato molto combattuto se cedere alla tentazione della polemica sterile che imperversa in questi giorni in paese, circa il destino della Festa di San Michele Arcangelo di fine mese. Ma dopo una serie infinita di sciocchezze, di falsi buonismi dell’utima ora, di ipocrisie sparse con la pala, di tentativi vani di metterci in cattiva luce, di offese gratuite rivolte alla nostra persona (che respingiamo al mittente), in qualità di coordinatore di un gruppo fantastico di persone perbene, volenterose e oneste, non potevo sottrarmi al compito di restituire dignità e stima al Comitato parrocchiale organizzatore della Festa, che da anni sta dando prove di capacità di organizzazione a livelli altissimi, facendo diventare una semplice festa patronale di paese, un evento turistico-religioso di rilevanza nazionale.
Si tratta di un gruppo di persone semplici, molto devote al Santo Protettore, ma allo stesso tempo determinate, dotati di grandi capacità e senso pratico, senza paura nessuno di sporcarsi le mani, che ogni anno, all’alba del mese di agosto si ritrova nel cortile della Chiesa per organizzare (in appena due mesi), per i due giorni previsti, la migliore festa possibile ogni anno che passa. Un gruppo unito dall’intento comune di offrire il meglio di sé in onore del Santo Patrono, e realizzare qualcosa di utile per i propri paesani e per tutti gli altri che puntualmente ogni anno ci vengono a far visita, siano essi fedeli delle altre parti dell’isola, siano essi turisti (stanziali o di passaggio) ammaliati dalle atmosfere create in queste occasioni.
La Festa viene offerta a tutti, è per tutti, e il Comitato ha sempre pensato nell’ottica di chi fruisce della Festa, cercando quanto più possibile di emozionarlo e soddisfare le sue attese. Penso che a distanza di tanti anni e a detta di tutti la Festa sia cresciuta tanto, con la soddisfazione di tutti, paesani, isolani e turisti che la godono, oltreché del Comitato stesso. E’ un’attività per nulla semplice, quella del Comitato organizzatore, anzi oggigiorno sempre più complicata, con enormi responsabilità da prendere e tanti rischi da affrontare. La risposta in questi anni è sempre stata data, anche di fronte a difficoltà insormontabili, con lucidità, nervi saldi e grande capacità organizzativa e relazionale con tutti gli enti preposti (e sono tanti…). Per quest’anno, alla luce dei recenti accadimenti sulla nostra isola, che hanno visto colpiti alcuni nostri concittadini che hanno perso tutto, ci siamo sforzati di pensare come poter essere d’aiuto a quelle popolazioni, in modo concreto e diretto, senza abbandonarsi al disfattismo che in tanti casi come questo alloggia nei cuori di tanti di noi.
Abbiamo quindi pensato: perché non sfruttare il seguito di questa Festa, le persone (e sono tante) che ci raggiungono per questo evento per sensibilizzare e raccogliere quei fondi, che oggi (non domani) servono urgentemente ai nostri fratelli di Casamicciola che sono rimasti colpiti dalle ultime vicende legate al terremoto, e dare così un taglio sociale e solidale alla Festa?
Quindi ci siamo interrogati molto sul da farsi, ovviamente in tanti pensavano di ridimensionare la festa e farne un’edizione sobria, magari senza fuochi artificiali, un po’ da tutti considerati superflui e sprecati in questi momento di difficoltà.
Fermo restando che di fuochi se ne possono fare di meno (e ne faremo di meno) e che ciascuno è libero di pensarla come vuole sulle modalità per dimostrare rispetto verso le popolazioni colpite dal terremoto, noi del Comitato Parrocchiale dei Festeggiamenti abbiamo pensato che forse il modo migliore per aiutare le persone in difficoltà a Casamicciola e dintorni sia quella di adoperarci in tutti i modi per raccogliere il prossimo 29 e 30 settembre, in occasione dei Festeggiamenti in onore di San Michele Arcangelo, quei fondi che servono agli sfollati per ricostruirsi una vita, che al momento è sospesa a quel maledetto 21 agosto scorso. Come?
Abbiamo pensato di realizzare la Festa nella Sua interezza, e di aggiungere ad essa quanti più possibili momenti di raccolta fondi per le popolazioni colpite, approfittando del seguito che ormai ha questa Festa, che vede il nostra Paese e quelli limitrofi, tra cui i Maronti, ma anche Succhivo e Panza, pieni zeppi di turisti che ci raggiungono da ogni parte d’Italia e d’Europa, e che ci raggiungeranno nonostante la paura che ha generato il sisma di Casamicciola, e senza la paura che ha portato tanti di loro a disdire il loro periodo di vacanza in settembre e finanche in ottobre. A detta di tanti operatori, infatti, solo le prenotazioni per il week end di fine settembre stanno mantenendo le attese, per il resto c’è solo un mare di disdette.
Questo ci ha fatto riflettere sull’occasione unica che abbiamo di salvare capre e cavoli: far trovare loro quello che si attendono e per rispetto alla loro apposita venuta ad Ischia, ma contemporaneamente dare una mano ai nostri concittadini sfortunati, raccogliendo fondi per loro da persone che difficilmente avremmo raggiunto (vengono loro da noi), e dimostrando in questo modo il nostro rispetto verso chi in questo momento è in difficoltà sulla ns. isola.
Abbiamo poi contattato i nostri fornitori storici dei servizi legati ai festeggiamenti (fuochisti, bande musicali, service audio/luci, navi trasporto, artisti serate concerto, addobbi in chiesa, ecc.) e li abbiamo coinvolti in una gara di solidarietà che vedrà tagliati i loro compensi, con il loro consenso, in modo da racimolare già un bella somma.
In più pensiamo di aumentare il costo dell’imbarco per la processione a mare, specificando che servirà per fini solidali, nonché di mettere a gara i posti a sedere ai concerti che stiamo organizzando, cercando di coinvolgere grandi nomi della musica in campo nazionale e internazionale, di invitare associazioni di artigiani che ci metteranno a disposizione pezzi del loro repertorio, di fare pesche di beneficenza permanenti, di mettere a disposizione banchetti per la raccolta fondi pro terremoto ad uso dei Comitati di Casamicciola/Lacco Ameno, di raccogliere fondi tra le tante agenzie che ci mandano persone in autobus per i fuochi finali. Sono tante le idee in campo e altre ci verranno in mente.
Quello che serve, abbiamo pensato, è toglierci dalle spalle questo velo di tristezza che inevitabilmente ha avvolto tutti. Ovviamente non possiamo fare finta di nulla o che non sia successo nulla, ma abbiamo pensato che forse questo è il momento anche per reagire e far vedere a tutti che è possibile avere solidarietà verso quelli più sfortunati senza dover rinunciare per questo a vivere e a realizzare una Festa che attirerebbe qui tante di quelle persone, che difficilmente in altro modo potremmo coinvolgere sulle ns. disgrazie.
Un po’ quello che si fa quando si organizza una PARTITA DEL CUORE, o uno spettacolo musicale o televisivo per raccogliere fondi con i famosi SMS di solidarietà, cioè raggiungere il cuore di tanti che altrimenti sarebbero stati distratti alle nostre esigenze.
Tutto ciò ci farebbe raccogliere una cifra considerevole, che altrimenti sarebbe stato molto difficile raggiungere, nell’interesse comune di aiutare quanto più possibile le persone disagiate.
Cosa c’è di male e di immorale in tutto questo? Perché dovremmo vergognarci, come riferito da più parti?
Perché dovremmo vergognarci noi, che abbiamo sempre operato e ci stiamo proponendo anche stavolta di aiutare fattivamente i più sfortunati, e non chi blatera per le strade senza aver mai mosso un dito, se non quello per scrivere sui social dietro una tastiera, diffondendo consigli su cosa fare e cosa non fare?
Le chiacchiere vanno al vento, i fatti sono quelli che restano, e noi vi diamo appuntamento in primis nei giorni 29 e 30 set prossimi, per onorare il ns. Patrono San Michele Arcangelo, poi in quelli immediatamente seguenti per raccontarvi come è andata e quanto saremo riusciti a raccogliere noi tutti di S. Angelo e dintorni, da persone intelligenti, altruiste e molto sensibili (non vaccinate).
Ci auguriamo di avere come al solito la collaborazione di tutti, dei nostri compaesani, dei nostri operatori turistici di S. Angelo e dintorni, degli amici dei Maronti, di Succhivo e di Panza, e di tutti coloro che vorranno sposare il PROGETTO DI SOLIDARIETA’ che ci preme realizzare, perché riteniamo che solo mettendo in campo insieme tutte le forze, possiamo vincere questa scommessa. Ringraziamo fin da ora chi ci aiuterà, e ringraziamo anche chi non lo farà, in quel caso sarà più bello vincere con delle difficoltà in più. A breve pubblicizzeremo la nostra iniziativa a mezzo stampa. Siamo anche dell’idea che l’apporto dato da ognuno che ci aiuterà sia opportunamente pubblicizzato e abbiamo intenzione che qualsiasi organizzazione ci dia una mano nel ns. progetto sia inserita in un cartellone che prima, durante e dopo i festeggiamenti abbia la massima diffusione mediatica.
Un caro Saluto e che San Michele Arc. ci protegga tutti.

foto www.santangeloischia.net

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