giovedì, Settembre 19, 2024

Fiaiano, un campo e tre angeli. Nuova vita per il centro sportivo comunale di Fiaiano: arriva il privato

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Ugo De Rosa | Misia, Flavia e Paolo. L’impianto sportivo per Fiaiano parte da questi 3 nomi. Tre nomi importanti. Tre nomi che parlano di speranza, di futuro e di occasione. Tre storie diverse, tre dolori diversi, tre amori uguali. E da questi “tre” che Paolo e Anna Massa ripartono a Barano.
L’impianto sportivo comunale, rimesso a nuovo dall’amministrazione di Dionigi Gaudioso dopo un intervento di oltre 250 mila euro, è stato affidato – anche dopo un travagliato iter amministrativo al Tar Campania – ad un’associazione che da trent’anni è sinonimo di ballo, hip hop e attività fisica ad Ischia, la “Body Ballet”.

Domenica mattina, dopo la Santa Messa officiata dal parroco del luogo, il sindaco Dionigi Gaudioso e la sua amministrazione in grande spolvero hanno visitato i nuovi locali del centro sportivo adiacente la Pineta Fiaiano e che completa l’azione di Gaudioso dedicata agli impianti sportivi.
“Oggi (domenica, ndr) è un giorno importante – ci ha detto il sindaco Gaudioso – non solo per Fiaiano o per il Comune di Barano ma per l’intera Isola. Abbiamo ripreso una struttura importante. Il Comune ha speso più di 250.000 euro per metterlo a posto. Purtroppo, con la burocrazia ci è voluto un po’ di tempo per partire e tra ricorsi e ritardi vari, ma oggi guardiamo avanti. C’è un’associazione consolidata che da più di trent’anni è presente sul territorio ischitano e che ha vinto la gestione. Parliamo di Paolo e Anna Massa e già si è avviato il tutto. Le due salette della palestra sotto le tribune già stanno funzionando alla grande. Da domani (oggi, ndr) si partirà anche col campo. È una cosa importante dare possibilità ai giovani, ai ragazzi di avere spazi a loro disposizione nel miglior modo possibile. Veramente per me è un giorno di gioia, ripeto per tutti, non solo per il Comune di Barano.

Sindaco, questo intervento, si inserisce nel programma più ampio di attenzione alla tua Fiaiano (dove “tua” è più di un aggettivo possessivo). La Pineta ora e prima ancora la piazza e i marciapiedi.
“Certamente. L’ho detto già prima. Chi vive sul posto vede i risultati che sono sotto gli occhi di tutti noi. Abbiamo fatto un intervento, forse uno dei più importanti nella provincia di Napoli, avendo 500.000 euro di riforestazione con il taglio dei pini secchi. C’è ancora qualcosa ancora da fare, ma 1500 piante piantate più l’irrigazione. Siamo pronti anche ad un’eventuale estate torrida per contrastarla. La pineta è un grande punto di aggregazione per i ragazzi. C’è un chiosco che funziona benissimo, un parco giochi libero per i bambini e dei percorsi che sono migliorati e bellissimi. Io mi aspetto grandi cose per l’estate in questa zona.

Oltre quest’opera, nel frattempo, partiranno i lavori di ammodernamento del campo sportivo Di Iorio per completare quella che è l’attenzione del Comune alle sue strutture e per permettere ai giovani e alle imprese sia di praticare lo sport sia di fare impresa.
“Per quanto riguarda il campo Don Luigi Di Iorio col Pnrr abbiamo un finanziamento di più di 600.000 euro per rifare il tappeto di gioco perché è usurato e, se tutto va bene, nel giro di qualche mese inizieremo i lavori. Si deve completare e aggiudicare la gara. Un altro passo avanti, sempre a favore dei giovani. I giovani sono come le piante, più si curano, più crescono bene e più vanno avanti bene. Dobbiamo far crescere i cittadini del futuro, di stare accanto a questi ragazzi per farli crescere nel miglior modo possibile.
Non solo calcio. A Barano c’è anche la palestra che è stata messa a nuovo da questa amministrazione…
A Barano ci sono più di 150 iscritti che praticano la pallacanestro e altrettanti che praticano la pallavolo mentre a giorni verrà inaugurato a Piedimonte il campo playground libero messo a disposizione dei ragazzi dove si potrà fare basket, pallavolo e calcio. Proprio per diversificare, quindi, stiamo cercando di andare incontro ai giovani con tutta la nostra forza possibile.

Il Centro sportivo Giovanni Paolo Secondo è diventato un po’ il centro della memoria dei figli di Fiaiano e di Barano che sono scomparsi prematuramente. Artemisia, Flavia e Paolo raccontano un po’ questa ferita della comunità che comunque, in questo modo, viene lenita.
“Questa iniziativa era partita già con la Chiesa da qualche anno. Se ricordiamo la saletta sotto la chiesa intitolata ad Antonia Spedicati, un’altra ragazza venuta meno prematuramente.
E’ giusto che i ragazzi, quando si vengono a divertire, attraverso le insegne all’ingresso si possano ricordare dei loro fratelli o delle loro sorelle che sono scomparsi prematuramente perché noi non ci dobbiamo dimenticare di disgrazie che abbiamo avuto”.

PAOLO MASSA: “SCUSATE IL RITARDO”

Scusate il ritardo” sono state le parole che hai pronunciato ricordando il grande Massimo Troisi. Finalmente ci siamo.
“Sì, finalmente ci siamo veramente. E’ stato un calvario – ci ha detto Paolo Massa – perché, come dicevo prima, in questo momento l’edilizia è difficile anche trovare un manuale, quindi rimettere insieme una struttura come questa. Che poi, tra l’altro, sarebbe stato meglio, forse ricostruirla daccapo che riadattare delle situazioni. E stata una bella impresa, però ce l’abbiamo fatta.
Come avete immaginato questo spazio?
Abbiamo pensato ad una struttura che sappia rispondere al territorio. Entrare in una comunità è un discorso che ci affascina molto e il lavoro per interfacciarsi con le persone del posto è stato veramente importante. Voi sapete che noi siamo sempre presenti con spettacoli e altro. Questa struttura ci porta a fare qualcosa che possiamo gestire noi direttamente. L’idea è stata quella di renderlo il più polifunzionale possibile perché in effetti qui c’erano molti spogliatoi e una palestra molto piccola. Abbiamo adattato un po’ tutto per farla diventare più polifunzionale, creando una terza sala, allargando la sala che c’era precedentemente, che era molto piccola e rendendola anche più funzionale.
“Abbiamo creato anche degli spazi di condivisione con le persone. Per chi giocherà a calcetto, invece, c’è un lavoro dedicato e dopo la partita metteremo anche il “post gol” dove i ragazzi avranno modo di rivedere le partite. Cerchiamo di creare quello che un tempo era la famosa Body Ballet Family e, adesso, di allargarla ancora di più. La terza sala nasce come sala pesi, però, a parte che oggi è un mercato anche abbastanza inflazionato, perché ce ne sono parecchie di sale, abbiamo provato anche a portare qualcosa di nuovo come lo spinning e poi diventerà anche una sala multifunzionale.
Tante sale intitolate a tanti giovani che purtroppo non ci sono più, ma che raccontano una storia e rappresentano un esempio per i giovani che verranno in questa struttura.
“Certo a parte Misa, poi anche Flavia, è il racconto di una ragazza che ha vissuto comunque con tanto amore dei genitori nonostante la sua disabilità ed era comunque un esempio di forza per noi. E poi, al di là di tutto, io verso Flavia e verso Domenico, veramente ho un rapporto proprio unico perché Domenico ci ha salvato quando abbiamo avuto dei problemi. Ci ha ospitato a braccia aperte e quindi, per noi, per Flavia è stata veramente un vero angelo. Paolo, a prescindere, rimasi colpito perché quando muore un ragazzo giovane in quel modo c’è tutto un dolore che solo noi che abbiamo provato lo stesso dolore possiamo capire. Per me, avere un campo e intestarlo a Paolo, è stato automatico. Ben vengano questi tre angeli che accompagnano questa struttura.

ANTONELLA SILVESTRI: “PAOLO ERA LA VITA”

Al Centro Giovanni Paolo II, c’è il campo intitolato a Paolo Scaglione. Un figlio un po’ di tutti, un dolore condiviso con un’isola intera. Al Rispoli, ogni volta che vedo mio figlio giocare c’è quello striscione e il cuore si stringe per un attimo. Ma qual è il ricordo di Paolo?
“Paolo era la gioia. Era tutto quello che può essere un giovane. La vita, proprio la vita la trasmetteva nel campo, agli amici, in tutto. E oggi siamo qua, in questo campo dedicata a lui ed è la cosa più bella che potessero regalare a lui e a noi. E mi auguro che da qui nasca di nuovo la vita e la vita che lui amava e che possa trasmetterlo a tutti i ragazzi. Grazie a tutti e in particolare a Paolo e Anna, che con questo gesto ci hanno accarezzato il cuore”.

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