L’impianto sportivo “Don Luigi Di Iorio” alla via Piano di Barano si può definire “sfortunato” in quanto quasi ogni iniziativa varata dal Comune per migliorarne la fruibilità è viziata da errori. Per i precedenti lavori già realizzati, consistenti nella riqualificazione e miglioramento dell’accessibilità con intervento di efficientamento energetico delle tribune, tra gli errori commessi l’ultimo a consuntivo degli importi non era sostanziale ed è stato corretto dal rup arch. AgenseCianciarelli. Per il nuovo intervento ancora da realizzare, invece, la “dimenticanza” è ben più grave.
Ci si era infatti dimenticati di attendere il richiesto parere della Lega Nazionale Dilettanti prima di approvare il progetto esecutivo e addirittura prima di indire la gara d’appalto, come invece ad esempio fatto dal Comune d’Ischia in fase progettuale per i lavori al “Rispoli”. Parere vincolante trattandosi di strutture sportive. Ma evidentemente nessuno ha controllato che il parere richiesto non era mai pervenuto. E ora la responsabile del Settore Tecnico ha dovuto provvedere ad annullare in autotutela la gara. Dalla stessa determina di annullamento emerge il lungo iter dell’intervento, durante il quale nessuno si è accorto della dimenticanza…
L’ITER DEL PROGETTO
Il progetto di riqualificazione dell’impianto sportivo era stato candidato nel 2022 ai finanziamenti con risorse del Pnrr, in particolare tra gli investimenti destinati alle aree interne per il “Potenziamento dei servizi e delle infrastrutture sociali di comunità”. Una volta che l’Ente era risultato beneficiario del finanziamento, a marzo 2023 la Giunta aveva approvato il progetto esecutivo (senza parere preventivo della Lega Dilettanti) dell’importo complessivo di 665.070,63 euro. Provvedendo anche, a marzo scorso, ad inserire l’intervento nel piano triennale dei lavori pubblici 2024-2026. Sempre a marzo la Cianciarelli aveva avviato la procedura di affidamento dei lavori, poi pubblicata sulla piattaforma Asmecomm/TuttoGare dopo aver approvato il bando e il disciplinare di gara.
Ebbene, siamo a luglio 2024 e il rup riscontra «che ad oggi la Lega Nazionale Dilettanti non ha ancora rilasciato il parere preventivo». Evidenziando che «la seduta di gara non ha avuto inizio; che da una più approfondita analisi si evince la necessità di apportare delle modifiche progettuali al fine di ottenere il parere favorevole della Lega Nazionale Dilettanti; risulta necessario procedere all’annullamento in autotutela della procedura di che trattasi, al fine di evitare alla Stazione Appaltante, possibili contenziosi con costi e rallentamenti o fermo dell’attività amministrativa». Modificando il progetto cambia tutto. Dunque solo ora ci si accorge dell’ulteriore “dettaglio” che il progetto esecutivo approvato un anno fa andava modificato per ottenere il parere favorevole che probabilmente per tale motivo non è mai arrivato…
I PRESUPPOSTI DI LEGGE
La Cianciarelli richiama a questo punto la L. 241/90 che prevede che «il provvedimento amministrativo illegittimo… può essere annullato d’ufficio, sussistendone le ragioni di interesse pubblico, entro un termine ragionevole, comunque non superiore a dodici mesi dal momento dell’adozione dei provvedimenti di autorizzazione o di attribuzione di vantaggi economici e tenendo conto degli interessi dei destinatari e dei controinteressati, dall’organo che lo ha emanato, ovvero da altro organo previsto dalla legge». Di conseguenza procede all’annullamento in autotutela, «in ossequio ai principi di buona amministrazione», della determina di indizione e di tutti gli atti di gara.
La responsabile del Settore Tecnico evidenzia in proposito che «il presente provvedimento non arreca danno all’Amministrazione né ai potenziali concorrenti anche in perfetta applicazione della prassi consolidata di facoltà concessa alla Pubblica Amministrazione dell’esercizio di autotutela; l’adozione di un provvedimento in autotutela rappresenta un potere/dovere in capo alla stazione appaltante, da espletarsi in qualunque momento nel corso di una procedura ad evidenza pubblica in presenza di circostanze tali da pregiudicare i principi di trasparenza, imparzialità, buon andamento e buona amministrazione». In particolare, «l’annullamento in questione interviene in una fase non ancora definita della procedura concorsuale, cioè in una fase in cui gli atti adottati hanno effetti instabili, a fronte dei quale non possono configurarsi situazioni di vantaggio stabili in capo agli operatori economici».
Richiamando una sentenza del Consiglio di Stato, ricorda che laresponsabilità pre-contrattuale prevista dal Codice Civile «non è configurabile anteriormente alla scelta del contraente, nella fase cioè, in cui gli interessati non hanno ancora la qualità di futuri contraenti, ma soltanto quella di partecipanti alla gara e vantano esclusivamente una posizione di interesse legittimo al corretto esercizio dei poteri della pubblica amministrazione, mentre non sussiste una relazione specifica di svolgimento delle trattative».
Di qui la sussistenza dei presupposti di legge per procedere in autotutela amministrativa. Tutto annullato, dunque, con buona pace delle ditte concorrenti che dovranno eventualmente attendere l’indizione della nuova gara, dopo che sarà pervenuto il parere favorevole della Lega Nazionale Dilettanti al progetto modificato. Per Dionigi Gaudioso e i suoi uffici certamente non una bella figura…
Progetto da modificare
«… la seduta di gara non ha avuto inizio; che da una più approfondita analisi si evince la necessità di apportare delle modifiche progettuali al fine di ottenere il parere favorevole della Lega Nazionale Dilettanti»
il comune di barano piglia sempre uno e caccia 10…che banda di efficienti al contrario….