Giosi Ferrandino e Fulvio Martusciello sono stati sottoposti a un controllo sulle note spese a seguito del sospetto di avere gonfiato i rimborsi. In particolare, i due “nuovi” amici di Forza Italia, avrebbero firmato a vicenda la loro presenza ai lavori del Parlamento, anche quando solo uno dei due era effettivamente presente, con l’obiettivo di incassare la diaria di 350 euro al giorno. Inoltre, sono emerse incongruenze nei rimborsi per i trasporti, notate dal funzionario incaricato di registrare le presenze degli eletti.
Secondo quanto riportato dal quotidiano Le Soir, l’indagine della polizia belga riguarda l’ex eurodeputato Giosi Ferrandino – in carica dal 2018 al 2024, inizialmente con il Partito Democratico, poi passato ad Azione e attualmente sindaco di Casamicciola Terme – e Fulvio Martusciello, attuale capodelegazione di Forza Italia al Parlamento europeo e presente a Bruxelles dal 2014. L’indagine è stata avviata oltre un anno fa su richiesta della Procura pubblica europea (EPPO).
L’obiettivo dello scambio di firme era quello di ottenere il maggior numero possibile di rimborsi. Entrambi i parlamentari sono stati coinvolti anche nell’inchiesta su Huawei. Come evidenziato da Le Soir, oltre allo stipendio netto di 8.420 euro, i deputati europei ricevono un’indennità di 4.950 euro per spese d’ufficio, il rimborso dei viaggi a Bruxelles e Strasburgo e una diaria di 350 euro per ogni giorno di attività parlamentare. L’anomalia nel numero di firme, superiore a quello degli effettivi presenti in aula, ha attirato l’attenzione prima dei leader del Parlamento e poi della giustizia.
All’inizio di marzo, Le Soir aveva già segnalato che la sezione belga dell’EPPO stava indagando su un gruppo di otto-dieci eurodeputati.