Ida Trofa | Una al giorno” così, in tono serafico, ha commentato il sindaco Giovan Battista Castagna la sua decisone di scrivere, ancora, all’indirizzo dei nostri decisori istituzionali. E, soprattutto, di farlo a sole 24 ore dalla precedente missiva.
Il sindaco scrittore, forse così passerà alla storia il Castagna reloaded, assurto agli onori delle cronache per le sue frequenti note e richieste istituzionali. Dal Terremoto, passando per il rischio idrogeologico e per finire con il covid.
Al momento il terremoto resta il tema cruciale, il grande dramma a cui nessuno ha saputo dare la giusta attenzione.
Nel merito delle misure a favore del Sisma di Ischia, privato dello Stato di Emergenza, il primo cittadino è intervenuto ancora ieri con una seconda richiesta istituzionale che fa seguito alla prima inoltrata tra il 22 ed il 23 febbraio.
Un gesto estremo per ottenere ancora un anno di CAS “diffuso” per tutte le categorie di sfollati, oltre che per i soli proprietari e, soprattutto, incassare il rinnovo degli assunti sismici. Castagna ha scritto il suo nuovo appello al presidente del consiglio Mario Draghi, ai presidenti di Camera e Senato, Roberto Fico e Elisabetta Alberti Casellati, al governatore Vincenzo De Luca, al commissario per la ricostruzione Carlo Schilardi e al Prefetto di Napoli Marco Valentini. Chiaro l’oggetto: “URGENTE – Mancate misure in favore della popolazione colpita dal sisma del 21 agosto 2017.Gravi problematiche di carattere di ordine pubblico in conseguenza al blocco totale attività afferenti la Ricostruzione”.
Castagna parla della mancata approvazione degli emendamenti e del blocco delle attività di ricostruzione oltre ai possibili problemi di ordine pubblico.
Ma leggiamo insieme il testo: “Premesso che è conclamata la mancata approvazione degli emendamenti al Decreto Legge Mille Proroghe riguardanti la proroga delle misure in favore della popolazione colpita dal sisma del 21 agosto 2017;
Considerato che gli oltre 2400 sfollati a seguito del sisma del 21 agosto 2017 hanno diritto a delle risposte chiare e ad un’assistenza dignitosa, così come garantito per tutte le altre realtà terremotate italiane; che la popolazione risente fortemente di questa situazione di disagio e non si è certi di riuscire a contenere possibili proteste, soprattutto, in un contesto aggravato dalle problematiche legate alla pandemia da covid19 in atto; Ribadito che per la mancanza del personale assunto per fronteggiare le esigenze del sisma 2017, non si riesce a garantire nemmeno la primaria assistenza alla popolazione con il contributo di autonoma sistemazione e che le attività di ricostruzione sia pubblica che privata sono ormai ferme da due mesi”;
A tal fine il sindaco chiede “A tutte le autorità in indirizzo, ognuna per quanto di propria competenza di sollecitare la proroga di tale misure legate alla L.130/2018 e nello specifico: All’ articolo 18, comma 1, è sostituita con la seguente: i-ter) provvede, entro il 30 aprile 2020, alla cessazione dell’assistenza alberghiera e alla concomitante concessione del contributo di autonoma sistemazione alle persone aventi diritto; dispone altresì la riduzione al 50 per cento dei contributi di autonoma sistemazione precedentemente concessi in favore dei nuclei familiari residenti in abitazioni non di proprietà, che possono comunque essere concessi fino al 31 dicembre 2021. A tal fine sono equiparati alla figura del proprietario i comodatari legati da vincoli di parentela in linea retta e in primo grado con il proprietario dell’immobile inagibile.
2. all’articolo 32 sono apportare le seguenti modificazioni:
a) al comma 1, le parole “fino all’anno di imposta 2020” sono sostituite dalle seguenti: “fino all’anno di imposta 2023”;
b) al comma 2, le parole “ciascuno degli anni 2019 e 2020”, sono sostituite dalle seguenti “ciascuno degli anni 2019-2020-2021-2022-2023”;
c) al comma 3, le parole «biennio 2019-2020» siano sostituite dalle seguenti: «quinquennio 2019-2020-2021-2022-2023».
d) al comma 4, le parole “dal 2018 al 2020 dei mutui” sono sostituite dalle seguenti: “dal 2018 al 2023 dei mutui”;
e) al comma 5, le parole “fino al 31 dicembre 2020” sono sostituite dalle seguenti “fino al 31 dicembre 2023”
f) dopo il comma 6 è aggiunto il seguente comma: “6-bis. Fermo restando quanto previsto al comma 6 lettera b), per i contratti di lavoro a tempo determinato stipulati con il personale in servizio presso i Comuni di Casamicciola Terme, Lacco Ameno e Forio d’Ischia colpiti dal sisma del 21 agosto 2017, la proroga fino al 31 dicembre 2023 avviene anche in deroga ai limiti di durata previsti da disposizioni di legge o dalla contrattazione collettiva di categoria.”;
3. all’articolo 33, comma 1, sono apportare le seguenti modificazioni:
a) al primo periodo, le parole “è sospeso fino al 31 dicembre 2020” sono sostituite dalle seguenti: “è sospeso fino al 31 dicembre 2023”;
b) al secondo periodo, le parole “a decorrere dal 1° gennaio 2021” sono sostituite dalle seguenti: “a decorrere dal 1° gennaio 2024”;
4. all’articolo 34, comma 1, sono apportare le seguenti modificazioni:
a) le parole “fino al 31 dicembre 2020” sono sostituite dalle seguenti: “fino al 31 dicembre 2023”;
b) le parole “a decorrere dal 1° febbraio 2021” sono sostituite dalle seguenti: “a decorrere dal 1° febbraio 2023”;
4) all’articolo 35, comma 1, le parole “fino al 31 dicembre 2020 e riprendono dal 1 gennaio 2021” sono sostituite dalle seguenti: “fino al 31 dicembre 2021 e riprendono dal 1 gennaio 2024”.“.
Oltre alle richieste specifiche di apposita normazione in materia di terremoto Giovan Battista Castagna sollecita l’attuazione di qualsiasi altra misura atta a garantire un’assistenza dignitosa alla popolazione colpita dal sisma del 21 agosto 2017, sia in termini di contributo di autonoma sistemazione che di attività di ricostruzione pubblica e privata. Tutto questo anche per ribadire che la problematica del blocco totale delle attività afferenti la Ricostruzione riveste carattere di ordine pubblico”.
Ciò nonostante, Castagna si dice “fiducioso di un celere riscontro”.