Cristian Messina | È la squadra di alta classifica che ha cambiato meno di tutte, confermando tecnico e ossatura dell’anno scorso. Parliamo del Foggia di Mister Roberto De Zerbi, ormai lanciatissimo dopo un inizio di stagione difficile e adesso seriamente in lizza per il ritorno in quella serie B che manca da 18 anni. Anche per questo l’avversario dell’Ischia si presenta oggi al Mazzella da favorita, e non potrebbe essere altrimenti per una compagine che può fare leva non solo su uno degli allenatori emergenti più interessanti del panorama italiano ma soprattutto su un attacco che definire atomico è poco. Parliamo, oltretutto, di un reparto in cui spicca uno del calibro di Pietro Iemmello, di cui parliamo più nello specifico a lato. Al fianco dell’ex Pro Vercelli ci sono due attaccanti esterni che non hanno bisogno di presentazioni: da un lato c’è Roberto Floriano, giocatore dalla classe sopraffina che l’hanno scorso fece sognare Barletta per mezza stagione; dall’altro lato spazio a Vincenzo Sarno, attaccante dagli ottimi colpi e che a Foggia – dopo anni di girovagare tra Serie B e terza serie – si è scoperto anche un ottimo finalizzatore (14 gol in nemmeno una stagione e mezza).
Ma i pugliesi vanno oltre il tridente offensivo, merito del lavoro certosino del ds Di Bari e del presidente Fares. Partiamo dallo schieramento tattico: De Zerbi mette in campo generalmente un 4-3-3 avvolgente e comunque equilibrato che – e questo per certi versi può rappresentare un limite – predilige quasi esclusivamente le giocate sulla fascia destra con Angelo (ex Siena dotato di tecnica notevole) e Sarno; in alcune occasioni i satanelli si sono proposti con una sorta di 4-2-3-1 con il più offensivo Miguel Sainz-Maza (un passato nella cantera del Barcellona) al posto di Alberto Gerbo. Quest’ultimo, comunque, sembra in pole-position per il ruolo di interno destro di centrocampo nel più collaudato 4-3-3, lui che garantisce dinamismo e da quest’anno anche inserimenti in fase offensiva (due i gol realizzati). A completare il reparto c’è l’intoccabile Cristian Agnelli, capitano e foggiano di nascita, l’uomo in più in fatto di classe ed esperienza, una sorta di Pirlo della terza serie; al suo fianco l’ex Matera Tommaso Coletti, uno che ha calcato palcoscenici importanti, centrocampista di grande sostanza. Certezze arrivano anche dalla difesa, composta al centro dagli inossidabili Loiacono e Gagliotti (autore di un gol su punizione l’anno scorso al Mazzella), mentre ai lati dovrebbero agire il già citato Angelo e l’ex Catanzaro Di Chiara. Tra i pali l’esperto Antonio Narciso, più di un centinaio di presenze in serie B, una manciata in massima serie con il Bari. Da non sottovalutare, infine, i rincalzi: senza considerare l’infortunato Quinto (ex Ischia), da menzionare i difensori Agostinone, Bencivenga, De Giosa, il centrocampista Riverola e l’attaccante Viola, giocatori che altrove sarebbero titolari sempre e comunque. A dimostrazione della forza di una squadra che fa veramente paura.