Elena Mazzella | Arriva da lontano, la storia di Fonsinè, dalle pieghe di un passato che la giovanissima e talentuosa autrice, Giulia Trani, restituisce al presente.
Attraverso un viaggio intenso ed emotivo tra le pagine del libro uscito da pochi giorni che travalica i confini temporali, veniamo proiettati a ritroso nel tempo, ripercorrendo quella che è la nostra storia come se fossero fotogrammi che scorrono davanti ai nostri occhi. Giulia, di soli 14 anni, intreccia storia e finzione con un ritmo sorprendente, con una padronanza di linguaggio e una ricchezza di particolari quasi come se fosse uscita lei stessa dalla porta temporale che collega il passato al presente, restituendola al futuro.
In Fonsinè la giovane autrice trasferisce sapientemente le emozioni vissute ascoltando il racconto della vita di nonna Alfonsina, che le ha immediatamente trasmesso la voglia di approfondire la nostra storia attraverso il vissuto personale della sua vicina di casa. Il romanzo, ispirato ad una storia realmente accaduta, ci proietta su di un’isola autentica che iniziava timidamente a conoscere il turismo, negli anni della seconda guerra mondiale, all’arrivo delle truppe inglesi, ai sapori, alle tradizioni, agli usi, ai costumi raccontandone le trasformazioni sino ad arrivare al presente.
Attraverso uno scrupoloso lavoro di ricerca storica, Giulia si è letteralmente abbandonata alle proprie emozioni, e guidata dalla sua passione per la letteratura, le ha immediatamente trasferite su carta, restituendoci una preziosa testimonianza del passato.
Sincere e significative le parole di Lucia Annicelli, direttrice della Biblioteca Antoniana di Ischia che, oltre a prendere per mano Giulia nella sua prima avventura letteraria, ha firmato la presentazione del libro:
“In occasione del primo lokdown, quando con la chiusura della biblioteca una vertigine rischiava di farmi incespicare nell’incubo della perdita di entusiasmo e minava il valore che attribuisco alle biblioteche pubbliche, arriva lei… Giulia con Fonsinè”. “Una delle più assidue lettrici dell’Antoniana mi ha presa per mano e con il suo delicato romanzo, mi ha risollevata mostrandomi il senso del mio lavoro. Una talentuosa giovane scrittrice che attraverso il suo amore per la lettura, ha interpretato la necessità di sentirsi parte di un preciso processo di recupero della memoria storica. Grazie Giulia perché sei stata per me un faro nel buio! Rivolgo a Giulia Trani la gratitudine della comunità che rappresento, perché ha fornito attraverso questo suo lavoro una cartina di tornasole che evidenzia il valore delle fonti tanto dirette quanto indirette, e che attraverso questa storia consegna al futuro, mediante il mezzo più potente di sempre, il libro, non solo Alfunsinè ‘e Diaz, ma quell’isola che non c’è più e che abbiamo il dovere di riscoprire per poterci impegnare nella sua difesa”.
La nuova opera editoriale è stata curata e progettata dal giornalista Ciro Cenatiempo, che da sempre ha sostenuto la promozione della cultura in ogni sua forma. “Ho accettato molto volentieri l’idea di Flavio e Daniela di aiutarli a concretizzare il sogno della figlia di Giulia. Ho creduto sin da subito nel valore simbolico di questo libro. Al di la del fatto che si tratta di una giovanissima autrice, in qualche modo è coerente con la mia attività di sempre, ossia quella di promuovere la cultura, che considero la cosa più democratica che abbiamo” ci dichiara entusiasta Ciro Cenatiempo. “E quando vi si affacciano persone come Giulia, il mio sostengo non manca mai. Per la valorizzazione dell’opera ho voluto la nascita di una collana editoriale ad hoc, Linea Verde di Discover Italia, una nuova casa editrice che si sta affacciando nel mondo dell’editoria. Frosinè è un libro da leggere, confortante, che recupera la nostra memoria che facciamo fatica a comporre in maniera corretta e Giulia vi è riuscita con lavoro e dedizione. Sono felice perchè nella mia vita ho aiutato tanti autori, alcuni di questi sono diventati famosi. Bisogna seguire questa strada anche se ci troviamo di fronte un’autrice giovane che si trova a fare un primo passo per un percorso di recupero culturale. Piccole cose queste, ossia fare un libro con cura, che spesso sfugge agli editori”.
Ma ad una persona in particolare Giulia deve la sua passione per la letteratura, il prof. Domenico Castagna che l’ha accompagnata per mano nel suo percorso formativo alle scuole medie. Quest’ultimo, nel congratularsi pubblicamente con la giovane autrice, non nasconde la commozione:
“Oggi una sorpresa bellissima! La mia più grande soddisfazione professionale. Giulia mi ha regalato con dedica il suo splendido romanzo! E così già tre miei alunni si sono rivelati scrittori, pubblicando. Penso a Isabella, Nicola e adesso Giulia. Da domani il suo romanzo sarà in libreria! Sugli scaffali e, spero, tra le vostre mani. Lo potrete toccare, annusare, sfogliare e leggere! I suoi compagni di classe delle medie, facendolo, sono sicuro, sfoglieranno, insieme alle pagine del romanzo, anche i bei giorni trascorsi insieme, con ricordi di momenti irripetibili ma indelebili nella nostra memoria e nel nostro cuore. Perché, nel libro di Giulia, c’è un poco di noi tutti, compagni e docenti. Sono onorato! Grazie a Giulia e grazie a loro tutti, per aver condiviso con me un triennio difficile ma entusiasmante. Questa è la ciliegina sulla torta. Consiglio fortemente a tutti, ragazzi e adulti, di leggere questo romanzo, dove si respira l’atmosfera di un’Ischia che non c’è più, rievocata da una ragazza del nostro tempo, dall’incredibile talento della scrittura. Ci sono tutti gli ingredienti per appassionarci: l’amore, la guerra, l’amicizia, il mare, la terra, la lontananza, il Caffè Diaz e poi c’è lei, l’isola, in tutta la selvaggia bellezza di cui forse si è persa la memoria. Sarà la mia ri-lettura di Natale, con in più l’orgoglio di essere stato il suo prof.
E che sia il primo di una lunga serie, Giulia!”.
Intervista
Giulia, iniziamo dalle tue passioni: tra queste c’è la lettura. Da quando hai cominciato ad appassionati alla nostra storia? Le tue frequentazioni alla Biblioteca Antoniana, quando sono iniziate?
Sì, la lettura è sempre stata una mia grande passione ma alla storia dell’isola, la nostra storia, mi ci sono avvicinata grazie ai tanti progetti del mio professore di lettere alle scuole medie, Domenico Castagna. In particolare è stata una ricerca sulla figura di Costanza d’ Avalos che ha dato il via alla mia curiosità nei confronti di Ischia.
La Biblioteca Antoniana è un luogo davvero speciale per me. Quando ero molto più piccola passavo davanti al suo portone ogni giorno per andare al mare, e tutte le volte chiedevo alla mia mamma di entrarci. Lei mi diceva sempre che lo avrei fatto quando fossi stata più grande ed, infatti, è dall’ estate della quinta elementare che la frequento assiduamente, per letture personali e non.
Come è quando è nata l’idea di scrivere un libro? Non ti ha spaventata l’idea dei fogli vuoti da riempire?
Scrivere un libro è sempre stato il mio sogno ma l’occasione per farlo si è presentata una sera d’estate di due anni fa. Parlando con papà della storia che nonna Alfonsina, la mia vicina di casa, mi aveva raccontato quel pomeriggio, lui mi diede l’idea e la spinta giusta per cominciare. Non ho mai avuto paura dei fogli vuoti perché tutto è partito come un gioco, un mio scritto personale e non da pubblicare in futuro. Poi io ho sempre trovato nella scrittura come un bellissimo sfogo, un momento in cui posso mettere i miei tanti pensieri su carta.
Parlami delle persone che ti hanno accompagnata per mano in questa avventura e che hanno creduto in te.
Tra le persone che mi hanno accompagnato in questa avventura al primo posto c’è sicuramente la mia famiglia. Loro mi hanno sempre incoraggiato durante il corso di questo progetto e mi hanno sempre dato una mano ogni volta che ne ho avuto bisogno.
Il mio professore di lettere delle scuole medie è sempre stato felice ed entusiasta di questo progetto, proprio come Lucia, la direttrice della Biblioteca Antoniana, che mi ha dato davvero un grande aiuto per le ricerche storiografiche del racconto. Infine, c’è Ciro Cenatiempo la prima persona “estranea” al mio mondo che ha creduto in me, tanto da farmi arrivare alla pubblicazione. Ci tengo a ringraziare tutti di cuore, davvero, senza di loro tutto questo non sarebbe stato possibile.
La storia e’ tratta da una vicenda realmente accaduta. Come mai ti ha appassionato così tanto da ispirarti il romanzo? Ti ci sei riconosciuta in qualche modo?
Questa storia mi ha appassionata così tanto perché mi è subito sembrata una storia d’ amore autentica, di quelle che si vedono nei film e che la maggior parte delle ragazze, me compresa, sogna. Conosco nonna Alfonsina da quando sono nata e da quel che posso dire è una persona fantastica, solare, gentile e dolce con tutti ma con un bel carattere tenace e che sa farsi rispettare. Mi riconosco in alcuni aspetti del suo carattere, infatti il personaggio di ‘Fonsinè racconta anche un po’ di ciò che sono io.
La copertina del libro è stata creata da te. Il disegno rientra tra le tue passioni.
Sì il disegno è un’altra delle cose che amo fare. Non ho mai preso lezioni né mai frequentato corsi, quindi non mi reputo una grande artista, ma è un’attività che mi fa stare bene e che mi permette, come la scrittura, di trasformare in colori e forme ciò che penso e che magari non riesco ad esprimere parlando.
Il tuo tempo libero trascorre tra letture, studi e disegno? Che classe frequenti ora?
Sì, la maggior parte del mio tempo libero lo trascorro disegnando e leggendo. Amo molto anche la musica, infatti pratico la danza da quando sono molto piccola e studio chitarra classica da due anni circa. Frequento la classe prima del Liceo Scientifico “Ischia” e non nego che le ore che dedico allo studio sono tante, ma con un po’ di organizzazione si riescono a portare avanti anche tutte le proprie passioni, se si vuole.
Quali aspirazioni hai per il futuro?
Non ho ancora idee molto chiare sul mio futuro. Sono sicura che vivrò esperienze di studio lontano da Ischia. Nonostante ami vivere qui, penso che sulla terraferma ci siano più opportunità lavorative. Mi piacerebbe intraprendere la strada del giornalismo, o comunque svolgere un lavoro nel campo letterario.
“Oggi avverrà la tua prima presentazione. Sei emozionata?”
Sì sono molto emozionata, ma soprattutto molto felice. Non avrei mai pensato di partecipare alla presentazione di un libro come autrice!
Scheda
Trama
Alfonsina è una ragazza ischitana, solare, gentile ed educata con tutti. Alan è un giovane britannico, un po’ introverso e chiuso in se stesso. É l’estate del 1944 quando lui mette piede sull’ isola come ingegnere navale della Royal Air Force. Una sera al Caffè Diaz, il bar della famiglia di Alfonsina dove lei lavora, i loro sguardi si incrociano per la prima volta. Lei viene colpita da quel ragazzo che è ogni sera al bancone da solo, distaccato dai suoi compagni che invece si divertono e chiacchierano a fine giornata. Ciò che ancora non sa è che Ischia nasconde ombre buie sul suo passato.
L’autrice
Giulia Trani è nata a Lacco Ameno, comune dell’isola d’Ischia, il 27 agosto 2006. Attualmente studentessa del Liceo Scientifico “Ischia”, è appassionata dai romanzi e dalle loro storie. Amante della lettura fina da piccola e assidua frequentatrice della Biblioteca Antoniana, si è avvicinata al mondo della scrittura soprattutto grazie ai consigli e alle diverse opportunità didattiche offerte dal suo insegnante di lettere prof Domenico Castagna alla SM “G.Scotti”.