…e Ciro Raia va in ferie oggi e domani. Giovan Giuseppe Iacono lo sostituisce: firmerà atti? Se è intelligente no…
Non toccatale gli interessi. Non toccatele i finanziamenti europei. Non toccatela e basta. Sono queste tre avvertenze a cui la giunta di Forio, il sindaco e le consigliere comunali devo fare attenzione quando in giro c’è Graziella, ma lei preferisce Maria (cancellando Graziella dagli elenchi di firme) Orlacchio.
La storia che vede protagonista la nipote di Davide Castagliuolo e la zia di uno dei commercianti “benedetti” sul Piazzale di Citara è una storia che è sfociata in una lettera al vetriolo contro la giunta. La Orlacchio, infatti, ha chiesto all’esecutivo di annullare una delibera. Il problema: la gestione delle consulenze in virtù del piano strategico dell’isola d’Ischia promosso dal commissario dell’Azienda Turismo, Mimmo Barra.
Durante una riunione foriana, con i rappresentati delle altre amministrazione (e con Gianna Galasso che faceva la guardia nelle vicinanze) Maria Orlacchio fa perdere le staffe a Mario Savio.
I fatti sono chiari. Dal discorso emerge che il comune di Forio aveva approvato in giunta una delibera che prevedeva l’affidamento delle consulenze ad un panel di professionisti esterni. Cosa che ha visto la Orlacchio andare su tutte le furie anche se con charme e determinazione comunica agli altri commensali (secondo qualcuno Pascale è contento di come viene accolto: dal caffè al prosecco tutto compreso!, ndr) che quella delibera non doveva essere approvata e che provvederà a chiedere all’annullamento. E’ immediata la reazione di Mario “Facente Funzioni” Savio che, imbufalito, lascia il tavolo della discussione va via. Dopo questo litigio, la Orlacchio invia una comunicazione a Sindaco e Giunta chiedendo, appunto, la revoca della delibera. Sono questi i fatti di una normale dialettica politica ma che avranno un lato oscuro in consiglio comunale. Tra poco Del Deo e i suoi saranno chiamati ad approvare un bilancio, il consuntivo 2015, che definire complicato non è per nulla esagerato. L’ennesimo parere negativo dei revisori dei conti se aggiunto ai dolori di pancia dei vari consiglieri comunali possono essere un mix distruttivo.
Cosa farà la Orlacchio? Alzerà la manina? Lo vedremo in consiglio comunale. Così come vedremo cosa farà Tina Iacono. Il consigliere comunale, con la delega al cimitero, dopo tre anni di amministrazione, insieme alla Conti e alla Orlacchio, si sveglia e chiede a Enzo Rando come mai non abbia dato seguito ad una delibera di giunta, la 27/2014 che prevedeva la redazione di un bando per l’affidamento dei servizi cimiteriali. Ci sembra strano che questa richiesta arrivi solo il 29 aprile. La domanda su cosa si sa occupata la consigliera Iacono in tutto questo tempo è spontaneo. Mica la presenza dell’azienda Nibbio nel cimitero a cui è facilmente collegabile la consigliera significa qualcosa. Mica oggi la Iacono si sveglia sui cimiteri perché, per caso, l’architetto Matarese ha chiesto alla giunta la nomina di un legale che quantifichi il danno economico arrecato dal Nibbio per il mancato versamento di spettanze per le lampade votive.
La consigliera Iacono, dovrebbe rendere conto di cosa ha fatto in questi 3 anni di amministrazione Del Deo. O pensa che qualche profilo facebook basti a salvarla? Sono certo che la Conti, la Orlacchio e la Iacono, oltre a chiedere lumi sul regolamento demanio e sulla commissione di lavoro sul servizio NU, vogliano chiedere alla giunta di incassare fino all’ultimo euro da parte di chi ha lucrato sulle lampade votive e che, a quanto risulta, non ha pagato l’ente. Un sano esercizio di trasparenza. Arriverà mai?
A questi “dolori” noti si devono aggiungere anche quelli che dipendono dalla “funzionalità” di Mario Savio. A qualche consigliere, infatti, l’egemonia FF non piace. A qualche altro, invece, fa paura il danno erariale che potrebbe scaturire dal prossimo bilancio in via d’approvazione. Prima di approvare il bilancio, però, tiriamo un sospiro di sollievo. La situazione è più o meno questa.
Del Deo è impegnato nella ricerca di controdeduzioni all’ennesimo parere negativo dei revisori per sedare qualche consigliere comunale, qualche altra, invece, alza l’asticella con lettere e letterine. Perché non votare il bilancio o per aumentare le richieste? Mah, che dire, state attente con Del Deo e con i “ricatti”. Abramo docet!
ANCORA UNA VOLTA,ACCECATO DALLA BRAMOSIA DI SCREDITARE LA MIA IMPRESA,HAI VOLONTARIAMENTE DATO FIATO A QUEST’ULTIMA STORIELLA CHE TI HANNO MALIZIOSAMENTE E ARTATAMENTE RACCONTATA.
LA MIA PICCOLA IMPRESA NON è CERTO IN GRADO DI INFLUENZARE L’ATTEGGIAMENTO DI NESSUN CONSIGLIERE COMUNALE CHIAMATO A VOTARE SU UN ARGOMENTO COSì IMPORTANTE COME IL BILANCIO,DOVE SONO NASCOSTE MILLE INSIDIE VELATE E NON PER CHI LO VOTA,MA QUESTO FAI FINTA DI NON SAPERLO.
IL MIO MESTIERE,MA PENSO ANCHE IL TUO,MI HA INSEGNATO CHE CONTANO I FATTI,IN QUESTO CASO I DOCUMENTI,E CREDIMI IN MERITO ALLA QUESTIONE DA TE SOLLEVATA NE HO TANTI CHE RACCONTANTO UNA STORIA DIVERSA,PER CUI PARLA,SCRIVI ,ASCOLTA,INSOMMA FAI QUELLO CHE CHE VUOI, TANTO IL TEMPO DARA’ SEMPRE RAGIONE A CHI LA MERITA.
Vincenzo, non peccare di orgoglio, la tua parente è uguale a tutti gli altri parenti che stanno in amministrazione. Quelli che da anni vengono vessati da un nostro comune conoscente. Quindi sorridi e prepara le carte per la difesa, sempre che ti accuseranno, Matarese di solito dovrebbe fare bene il suo lavoro… Sorrisi