venerdì, Febbraio 7, 2025

Forio, come ti privatizzo le strutture sportive

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Enzo Mattera riceve l’ok della commissione e aspetta il consiglio comunale per vederlo approvato. Un lavoro iniziato da Luciano Castaldi. Per il Palazzetto, il Calise e il San Leonardo un regolamento da “favola”

Se ne parla da tempo. Eppure per le strutture sportive di Forio, come per le altre amministrazioni locali, anche a Forio non c’è chiarezza. A differenza di altri posti dove, ad esempio, le stesse vengono “regalate” o “date a poco” agli amici del sindaco a Forio le intenzioni (poi nei fatti vedremo come si lastricheranno le strade) sembra non si a così.
Ci aveva messo mano Luciano Castaldi quando ancora era assessore, l’ha portato a completamento Enzo Mattera, il consigliere comunale di Liberamente che rivendica per se la delega che fu di Nicola Nicolella, quella allo sport.
Il regolamento Mattera che attende solo l’approvazione in consiglio comunale, dopo l’ok ricevuto dalla Commissione dovrebbe permettere al Comune di risparmiare sulla gestione degli impianti, affidarne la gestione a quanti già oggi ne usufruiscono e riuscire anche ad incassare una risorsa economica da poter reinvestire.
Dalla una prima lettura della bozza nelle mani de Il Dispari sembra che l’affaire si positivo soprattutto per le diverse società che oggi usufruiscono delle tre strutture: il Palazzetto dello Sport al Casale , il vicino campo di calcio “Calise” e il campo di calcio “San Leonardo” di Panza.
Le finalità dell’affidamento, la vera e propria privatizzazione, prevede che il comune ottenga “una conduzione economica degli impianti con oneri progressivamente ridotti a carico dell’Amministrazione” che avverrà in due step. Il primo è quello dell’approvazione in consiglio comunale (che potrebbe avvenire ai primi di marzo), il secondo quello della stesura del bando dove gli amministratori di Forio dovranno scendere nel dettaglio e allora sapremo se staranno regalando gli impianti o si stanno comportanto come quei buoni “padri di famiglia”. Ma i dubbi sono tanti.
La ratio con la quale i consiglieri hanno lavorato, oltre a garantire all’ente entrate e non più spese, è quella di favorire gli attuali protagonisti dello sport locale a Forio nella gestione del bene comunale. In pratica, secondo quanto abbiamo letto le associazioni presenti sul territorio potranno riunirsi in polisportive o uniche associazioni e partecipare al bando di gara. Dovrebbero essere escluse le società di capitali, le cooperative sociali. Dettagli che potremo scoprire solo leggendo il bando.
“Il gestore – si legge all’articolo 4 – di ogni impianto sportivo comunale sarà selezionato tra i soggetti di cui all’art. 20, comma 2 e 3 della Legge Regionale 18 del 25 novembre 2013, con priorità – a parità di condizioni per quelli comprovanti pregressa esperienza di gestione. Con riferimento alle disposizioni contenute nelle specifiche normative, il presente regolamento disciplina le modalità di affidamento a soggetti terzi della gestione dei seguenti impianti sportivi esistenti di proprietà, anche superficiaria del Comune di Forio: Campo Sportivo “Salvatore Calise” Palazzetto dello sport, Via Casale Campo Sportivo “San Leonardo”. Il presente regolamento si applica anche agli impianti sportivi di futura realizzazione.”
Per ora, mentre tutti i possibili dubbi possono assalire il lettore (bar, bouvette, eventi, feste e frizzi e lazzi la convenzione che dovrà sottoscrivere chi vincerà il futuro bando dovrà contiene obbligatoriamente almeno i seguenti elementi: durata dell’affidamento, con un massimo di 5 anni; indicazione della disciplina principale e di quelle accessorie praticabili nella struttura; oneri a carico del gestore. Di norma: utenze, ordinaria manutenzione, custodia, pulizie; oneri a carico dell’Amministrazione di norma: straordinaria manutenzione, delle strutture e degli impianti tecnologici; modalità del controllo da parte dell’Amministrazione; modalità di recesso dal contratto, sia da parte del Comune sia da parte della soggetto gestore; modalità di rescissione consensuale; penali in caso di inadempienza da definire in fase tecnica tenendo conto delle particolarità dell’impianto; obbligo da parte del gestore di stipulare specifiche polizze di assicurazione per la R.C.T, ed altre da indicare; riserva di accesso gratuito per l’Amministrazione, da concordare con l’Ente gestore.

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