La scia velenosa delle denunce a Forio si allunga. Dopo quella iniziata contro il consigliere comunale Salvatore Serpico all’inizio di questa consiliatura, a seguito delle denunce dello zio, Gennaro Romano, si è arrivata a quella denunciata dai Carabinieri della Stazione di Forio, coordinati dal Luogotenente Luigi Di Nola, nei confronti dell’assessore Nino Savio e si continua con un’attività di indagine che nelle scorse ora ha coinvolto anche un altro consigliere comunale, Luigi Patalano.
A tutti viene contestate una serie di irregolarità edilizie, riscontrate negli anni passati e che ora, sono diventati un grimaldello nelle mani della giustizia.
Fino ad ora, tuttavia, va evidenziato prima di proseguire, la questione penale è ancora ferma se non consideriamo i processi già avviati dalle parti negli anni scorsi e che ora sono al vaglio del Tribunale di Ischia, sia per gli aspetti penali sia per quelli civili.
L’ultimo, in ordine di tempo, è il caso di Luigi Patalano. Nelle scorse ora, infatti, i militari avrebbero eseguito un approfondito sopralluogo sulle diverse proprietà del consigliere comunale ma si attendono le risultanze delle relazioni dei tecnici per proseguire.
Diverso il caso di Sino Savio. L’assessore, ora senza deleghe, è stato oggetto di uno degli esposti predisposto dalla LAII di Alessandra Punzo. L’associazione ambientalista foriana, che è stata parte della campagna elettorale di Stani Verde, dopo non aver ricevuto quanto promesso, ha avviato questa attività di denuncia, spesso molto particolareggiata e ricca di dettagli tecnici e privati contro diversi “colleghi” di amministrazione.
Il primo colpo andato a segno, appunto, è stato quello che ieri ha visto protagonista l’assessore della giunta Verde. Secondo le comunicazioni dei Carabinieri “nella sua abitazione in via Mortola, i militari hanno rilevato la costruzione di una struttura abusiva di circa 50 metri quadri. L’area dove è stato commesso l’abuso edilizio è regolamentata da vincoli sismici e paesaggistici”.
Diverso il caso di Salvatore Serpico. Serpico è da anni al centro di una complessa vicenda giudiziaria che vede coinvolta una intera famiglia. Una battaglia di vicinato e non solo che prosegue da anni e che negli ultimi tempi ha vissuto un piccolo sequel. Protagonista, questa volta, uno dei vigili urbani anziani del comando vigili che non aveva gradito i cambiamenti proposti dalla maggioranza.
Serpico, consigliere comunale che aveva la delega alla Polizia Municipale, in un’azione di rinnovamento più complessiva della macchina amministrativa del comune, iniziata col più potente dirigente di Forio, Enzo Rando, aveva programmato una sorta di rotazione tra i componenti della polizia municipale. Una mossa non gradita ai sottoposti del Comandante Iacono che, dopo aver protestato – sia con alcuni esposti, sia con il patrocinio di altri consiglieri comunali – hanno messo in moto la loro reazione. Dopo anni, infatti, dal comando vigili è stata spiccata la comunicazione di reato per presunte violazioni edilizie in quel di Panza a carico di Serpico e della sorella.
La lista degli esposti e delle denunce inoltrate alla Procura della Repubblica sono diverse. Nel mirino sono finiti sia altri politici locali sia parenti e affini. Una vicenda a metà tra la vendetta trasversale e la rivincita contro chi non è stato eletto rispetto ad altri.
Come andrà a finire? Al momento le vicende non hanno avuto risvolti penali e i procedimenti amministrativi sono solo stati avviati e le opzioni sul tavolo sono diverse. Sia per le difese, sia per la pubblica amministrazione. Da un punto di vista squisitamente politico, tuttavia, vanno considerati alcuni aspetti.
Da un lato, questa “aggressione”, così come l’ha definita il sindaco Stani Verde al nostro giornale, compatta la maggioranza e crea una cortina “politica” da tenere bene in considerazione, dall’altro lato, invece, si crea un certo imbarazzo pubblico che è inevitabile. Su quello che saranno poi i destini dei singoli pubblici amministratori c’è ancora molto da attendere.
