Gli interventi annunciati e messi in atto nelle scorse settimane non sono serviti a nulla. Ci risiamo: il tombino che si trova nella strettoia proprio dinanzi al porto di Forio, all’imboccatura della piazzola che ospita ristoranti, bar ed altri locali, intorno alle ore 23,00 del 12 maggio 2016 ha esondato di nuovo riempiendo la strada di liquami.
Forio diventa, così, d’improvviso, una “Venezia della Merda” verrebbe da dire, con il lungomare inondato di acque reflue che creano non pochi disagi alle persone che vi transitano o che sono sedute ai tavolini dei locali e che si ritrovano con i piedi in un liquido scuro e maleodorante.
Un problema forte, importante e sentito che non trova soluzione.
Il tombino, nonostante le altre pompe messe in funzione, non regge, continua a far fuoriuscire, come un geyser, acque reflue e non solo.
E la stagione turistica è, diciamo, quasi iniziata. Cosa accadrà con l’aumento delle presenze sull’isola e, quindi, il maggiore afflusso di acque? C’è il rischio che questo non diventi solo un episodio serale, ma una costante?
Un disservizio, una criticità da risolvere e che non può, decisamente, costituire il bigliettino da visita di uno dei comuni isolani più frequentati.
bisogna vedere quale cesso di albergatore o cittadino nei dintorni, svuoti piscine o quant’altro in fogna…
Se non piove da dove arriva tutta quest’acqua?
E voi vi aspettate la Bandiera blu? Mah…….
Ma di cosa ci meravigliamo !!! Ormai ad Ischia , e intendo tutta l’isola, stiamo pieni di merda, ma non solo quella che inquina l’acqua! Meditate gente meditate