domenica, Novembre 24, 2024

Forio, indagini geologiche per l’area pedemontana e montana. Intervento finanziato da Legnini

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I lavori da eseguire sono finalizzati alla mitigazione del rischio idrogeologico connesso all'instabilità di alcuni costoni rocciosi situati in via Corbaro. E’ stato esteso l’incarico già affidato a una società specializzata

Il Comune di Forio sta portando avanti l’iter per la realizzazione del progetto di messa in sicurezza dell’area pedemontana e montana, denominato “Taglio vegetazionale, disgaggio, stabilizzazione e trasporto dei materiali litoidi e biomasse area pedemontana e montana del Monte Epomeo”. Un intervento urgente riconosciuto e finanziato dal Commissario Legnini per 1 milione e mezzo di euro, alla luce del rischio aggravatosi dopo le piogge torrenziali del 26 novembre 2022. Gli interventi di rapida esecuzione da realizzare consistono «in opere di protezione passive tali da assorbire le energie cinetiche derivate dal moto di caduta di massi instabili dando la preferenza a barriere paramassi di tipo elastico nei versanti e barriere per colate detritiche nel vallone; in interventi di consolidamento adoperando reti metalliche a doppia torsione che, quindi, si configurano come un intervento attivo rispetto alle problematiche riscontrate; in interventi di disgaggio per rimuovere dei blocchi e degli speroni instabili».

Nel dettaglio: «Gli interventi sono finalizzati alla mitigazione del rischio idrogeologico connesso all’instabilità di alcuni costoni rocciosi situati in via Corbaro nel comune di Forio. L’arteria costituisce uno snodo strategico della viabilità comunale in quanto rappresenta l’unica strada di collegamento tra il centro di Forio e la frazione di Santa Maria al Monte». Le modalità di intervento sono le seguenti: «In corrispondenza dei versanti rocciosi del Monte Epomeo situati nella parte orientale saranno realizzate opere di protezione passive tali da assorbire le energie cinetiche derivate dal moto di caduta di massi instabili dando la preferenza a barriere paramassi di tipo elastico nei versanti e barriere per colate detritiche nel vallone;

nel costone roccioso situato nella parte settentrionale saranno effettuati degli interventi di consolidamento adoperando reti metalliche a doppia torsione che, quindi, si configurano come un intervento attivo rispetto alle problematiche riscontrate: in diverse aree saranno previsti interventi di disgaggio per rimuovere dei blocchi e degli speroni instabili preceduti dalla pulizia delle aree interessate con il taglio di piante e di tutta vegetazione infestante, l’eliminazione di masse instabili di dimensioni ridotte, il rilevamento puntuale dello stato di suddivisione delle masse rocciose».

Dopo l’approvazione del D.I.P. sono partite le attività successive, tra cui l’affidamento dell’incarico a un geologo. Ora però il rup ing. Mauro Pizzuti Miragliuolo ha proposto al responsabile del I Settore ing. Luca De Girolamo un estensione dell’incarico finalizzato alle indagini geologiche. De Girolamo ha approvato l’estensione alla società “Geotec” di Napoli per l’importo complessivo di 30.656,16 euro, coperti dal finanziamento commissariale. Le attività da svolgere, sia in riferimento all’incarico originario che alla estensione, consistono in «volo e ripresa aerea con sensori Lidar per scala di dettaglio 1:500 su circa 60 ha; n. 6 prove su rocce per la definizione delle principali caratteristiche fisico meccaniche, su provini prelevati in sito; n. 3 indagini MASW; relazione geologica, relazione illustrativa, mediante rappresentazione dei dati su proiezioni stereografiche e risultati delle analisi di caduta massi».

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