sabato, Novembre 2, 2024

Forio, la commissione sismica “scaduta” torna in carica

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La procedura per il rinnovo della commissione sismica di Forio è andata troppo per le lunghe, anche a causa dell’approvazione di una nuova legge regionale, tanto da costringere il dirigente del V Settore arch. Gianpiero Lamonica a prorogare i poteri della vecchia commissione ormai “scaduta”.

Con la determina adottata ad inizio mese, infatti, era stato revocato il precedente avviso per l’istituzione di un elenco di professionisti pubblicato il 6 agosto scorso. Questo perché appena due giorni dopo, l’8 agosto, era stata approvata la legge regionale che modifica la composizione della commissione. Stabilendo che debba essere composta non più da tre tecnici, ma da cinque professionisti, tre dei quali in possesso della laurea in ingegneria od architettura. Tutto da rifare. E così Lamonica aveva revocato l’avviso per poi riavviare a tambur battente la procedura con un nuovo bando. Revocata anche la determina del 12 aprile scorso che prorogava l’incarico agli attuali componenti della commissione fino alla costituzione della nuova: ing. Luigi Di Massa (presidente pro tempore), ing. Claudio D’Ambra (componente senior) e ing. Francesco Iacono (componente junior).

Invece adesso la revoca della proroga è stata annullata.

Il motivo sta tutto nella gran mole di pratiche per l’autorizzazione sismica pervenute al Comune, evidentemente a causa del terremoto che ha colpito anche Forio il 21 agosto 2017. E che continuerebbero ad accumularsi in attesa della nuova commissione. Poiché il termine per la partecipazione all’ultimo bando è scaduto il 20 febbraio, nello stesso giorno Lamonica ha ufficializzato la decisione di “reintegrare” Di Massa, D’Ambra e Iacono per non paralizzare l’attività in attesa della conclusione della procedura, che richiederà minimo altri dieci giorni.

Nella determina adottata si precisa infatti: «Ritenuto che occorre la prosecuzione dell’istruttoria delle pratiche di richiesta di autorizzazione sismica al fine di corrispondere alle istanze presentate al comune evitando aggravi procedimentali e possibili esposizioni derivanti da danno per ritardo, nonché scongiurare l’interruzione del pubblico servizio».

I cittadini interessati, in parole povere, avrebbero potuto rivalersi sul Comune per questo ritardo e dunque si è scelta la strada più “sicura” per evitare danni di natura economica all’Ente. Dunque la determina n. 426 del 12 aprile 2018 viene revocata solo per altri punti, ma non per quanto riguarda la proroga degli incarichi. La commissione sismica resta in carica per almeno altri dieci giorni e continuerà a lavorare per consentire l’esame delle pratiche e il rilascio delle autorizzazioni.

Una procedura “sofferta” e contorta, non c’è dubbio, come spesso accade a Forio e non solo. Di proroga in proroga, al Comune si sono poi visti la strada sbarrata per soli due giorni dalla nuova legge regionale. E pur dandosi una mossa e accelerando, alla fine è stato necessario ricorrere a questo escamotage per dare risposte ai cittadini, incolpevoli dei ritardi.

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