Gennaro Romano | “Il porto è il volano dell’economia di Forio” sostenevano come loro giustifica i politici della passata amministrazione per consegnarlo, così, in mano ai privati. Purtroppo, però, da quando il privato gestisce il porto, dal lontano 2010, altro che volano, il porto di guadagni ne ha visti ben pochi. Anzi ci rimette.
E che il porto ci “rimetta” non lo diciamo noi, bensì è scritto nero su bianco sugli atti ufficiali di Marina del Raggio Verde srl tra l’altro pubblicati anche sul sito del comune, con tanto di relazione a firma del presidente del consiglio di amministrazione il dottor Libero di Majo. A partire dal primo anno di esercizio, il 2010, chiuso con un risultato economico negativo pari ad Euro 17.421, proponendo di coprire la perdita utilizzando la “Riserva per sovrapprezzo quote”. Il bilancio chiuso al 31/12/2011 risulta chiuso con un risultato economico positivo pari ad Euro 6.737. Il bilancio chiuso al 31.12.2012 è chiuso con un risultato economico negativo pari a euro 110,051,00 coperte le perdite mediante l’utilizzo delle riserve copertura perdita d’esercizio.
Sempre sul sito del Comune risultano pubblicati anche i bilanci pubblicati a partire dal 2010 fino al 2012, mentre per gli anni 2013 e 2014, non c’è traccia. Come pure non risultano nei bilanci comunali approvati. Misteri non tanto foriani.
Volano o non volano, bilanci alla mano (per quelli che ci sono) emerge che oltre alle perdite di anno in anno o ai ricavi talmente minimali che bisognerebbe interrogarsi sulla gestione dell’approdo, è evidente che nelle case del Comune non è stato versato un euro. Con Marina del Raggio Verde chi ci guadagna? Non lo sappiamo, ma vi possiamo garantire che Forio e i suoi cittadini ne pagano le conseguenze.
In questi anni, però, sul porto sono scaturite diverse denunce sulla regolarità operativa e sulle nuove opere realizzate nel nome del provvisorio che ha attivato indagini da parte dell’Autorità. L’ultima, in ordine cronologico, è la nota dove la Regione Campania chiede al comune di Foro, una risposta scritta per controbattere una dettaglia diffida presentata da Nello Morgera.
Ormai la stagione estiva si avvia alla conclusione e, fino ad oggi, non risulta che il comune di Forio abbia risposto alla Regione e per conoscenza al cittadino privato in riferimento all’agibilità dell’area portuale che, secondo la diffida-Morgera, ne è priva
Così, dopo il silenzio anche da parte del sindaco, Morgera è ripartito al contrattacco e lo scorso 4 agosto è tornato a sollecitare sia il sindaco sia il dirigente dell’UTC, sia il responsabile del settore demanio, Vincenzo Rando. Nella richiesta Morgera faceva riferimento alla richiesta della Giunta Regione Campania del 2 luglio scorso, affinchè venissero rese ad horas le dovute informazioni inerenti la presunta agibilità delle strutture assentite in concessione. Una richiesta che è ben presto diventata denuncia essendo indirizzata anche al Procuratore della Repubblica e al Procuratore Regionale presso la Corte dei Conti.
Fino ad oggi, e sono trascorsi due mesi, non è arrivata alcuna risposta e il silenzio da parte del palazzo comunale la dice lunga, mai come in questo caso, sulla regolarità dell’area portuale. I solidi bene informati parlano di coperture politiche, di ordini dati affinchè si perda tempo, un modo come un altro per evitare problemi durante l’estate e che, allo stesso tempo, però, dimostra che qualcosa non va sull’operatività legale del porto.