mercoledì, Novembre 13, 2024

Forio, procede l’iter per il parco urbano al Casale. Uno dei progetti di implementazione dei servizi modificato a seguito dell’alluvione

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Finanziata da Legnini con oltre 2 milioni e mezzo di euro la prima fase del D.I.P. per il recupero dei fanghi e la realizzazione del Parco Urbano attrezzato. La seconda fase prevede anche il Centro Operativo Comunale di Protezione Civile. Intanto è stata “integrata” la parcella al progettista

L’iniziativa de Comune di Forio di dotare il territorio di aree di sport e svago è andata a cozzare con la presenza dei “famosi” fanghi al Casale ma, come è noto, l’Amministrazione guidata da Stani Verde ha poi superato l’“intoppo” con il progetto del parco urbano.

Negli anni scorsi l’Ente era risultato beneficiario di risorse a valere sul fondo per la coesione territoriale per 72.145,26 euro complessivi. Era stato così deciso di avviare tre progetti di fattibilità tecnica economica per altrettanti interventi e l’incarico per la redazione veniva conferito all’arch. Antonio Oliviero di Ercolano per un importo complessivo di 74.256,19 euro. Gli elaborati stralcio trasmessi attenevano a: “Realizzazione di un parcheggio con annesso parco multifunzionale in via Casale – rif. ATS 12 PUC”; “Realizzazione di un centro di aggregazione con annesso parco biosalutare attrezzato in località Panza – rif. ATS 15 PUC; “Realizzazione di un polo scolastico e sportivo in località Panza – rif. ATS 51 PUC”.

Sta di fatto che, a seguito dell’alluvione del 26 novembre 2022, proprio al Casale sono stati depositati i fanghi. E come rileva ora in determina il responsabile del Servizio Lavori pubblici, programmazione strategica ing. Luca De Girolamo, «l’area oggetto di deposito temporaneo dei fanghi coincide parzialmente con l’area destinata all’Ambito di Trasformazione a Servizi – l’ATS 12 – già interessata per l’intera superfice da uno dei tre progetti di fattibilità tecnico economica oggetto di incarico».

Ricorrono ad ogni modo i presupposti per la modifica del contratto con l’architetto. Lo stesso ha già predisposto IL D.I.P. propedeutico alla redazione del PFTE ai sensi del nuovo Codice degli Appalti, relativo all’intervento “Riqualificazione del sito di via Casale mediante il riuso dei materiali da frana e la realizzazione del Parco Urbano e del Centro Operativo Comunale”. D.I.P. che prevede la suddivisione dell’intervento in due Fasi: Fase 1 “attività di recupero dei fanghi e realizzazione del Parco Urbano attrezzato” e Fase 2 “realizzazione di un Centro Operativo Comunale di Protezione Civile”, rispettivamente dell’importo di 2.619.266,62 euro e di 1.685.020,68.

Il Comune di Forio ovviamente ha operato in collaborazione con la Struttura Commissariale e Legnini a dicembre scorso ha già provveduto a finanziare la prima fase. Il D.I.P. con gli elaborati stralcio del Progetto di Fattibilità Tecnico Economica, implementato con i nuovi studi condotti successivamente al settembre 2023 e con quanto emerso dalla Conferenza dei Servizi e modificato sempre in accordo con la struttura commissariale, rappresenta «l’attività prodromica alla predisposizione del successivo livello progettuale minimo per l’appalto delle opere, rappresentato dal PFTE “rafforzato” (che sostituisce la precedente previsione del livello del progetto definitivo)».

Le ulteriori attività svolte dall’architetto, come evidenziato anche dal rup Marco Raia, comportano una modifica della parcella per la prestazione aggiuntiva. Il cui importo ammonterebbe a 68.330,85 euro. Ma Oliviero ha accettato di praticare un ribasso del 57% e dunque l’importo scende a 29.382,27 euro.

De Girolamo ha dunque proceduto alla formalizzazione delle modifiche contrattuali per la riformulazione del livello di progettazione per gli interventi a Panza e l’integrazione per i Casale. Anche questo maggiore importo è coperto dal finanziamento di Legnini.

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