Il “caso” che vede al centro l’acquisizione dell’immobile abusivo del vicino della famiglia Pero (oggetto di ricorso al Tar) per destinarlo ad usi sociali fa registrare un capitolo in cui il Comune di Forio porta avanti la procedura, proprio a partire dalla verifica della sicurezza del costone. Con l’obiettivo, in accordo con Legnini, di destinare quel manufatto per dare un tetto agli sfollati del terremoto del 2017 e dell’alluvione di Casamicciola. Il responsabile del Servizio Edilizia Privata, Espropri, Catasto, Ambiente ed Ecologia arch. Nicola Regine ha infatti conferito un incarico tecnico per procedere al rilievo del costone retrostante l’immobile di proprietà Calise in via Calosirto.
Regine richiama innanzitutto la delibera di Consiglio Comunale dell’ottobre scorso, con la quale si dava atto della «necessità di reperire sul territorio comunale immobili da acquisire a patrimonio comunale e destinare ad usi pubblici e/o finalità di pubblico interesse». Nello specifico di «acquisire a patrimonio comunale l’immobile abusivo di cui all’Ordinanza di demolizione e ripristino dello stato dei luoghi del 28.04.2020, da destinare ad usi sociali, nel caso specifico dando priorità alla richiesta della struttura commissariale». Come previsto dal DPR 380/01, secondo il quale «l’opera acquisita è demolita con ordinanza del dirigente o del responsabile del competente ufficio comunale a spese dei responsabili dell’abuso, salvo che con deliberazione consiliare non si dichiari l’esistenza di prevalenti inter essi pubblici e sempre che l’opera non contrasti con rilevanti interessi urbanistici, ambientali o di rispetto dell’assetto idrogeologico».
La Struttura commissariale ha segnalato proprio l’esigenza «di ricercare sul territorio immobili da poter adibire a civili abitazioni e destinare agli sfollati a seguito del sisma del 2017 e degli eventi franosi del 2022» e il Comune ha notiziato sull’avvio della procedura di acquisizione al patrimonio pubblico dell’immobile proprietà Calise. Preventivamente, però, si rende necessario procedere appunto al rilievo del costone, per sciogliere i dubbi sulla sicurezza. Compito per il quale è stato incaricato il geom. Francesco Penza.