La Squadra Mobile sta indagando su nuovi filoni e personaggi della politica. La conferma viene da una serie di atti depositati, dove la Procura ha imposto l’omissis su taluni soggetti che avrebbero avuto un ruolo nel governare i rifiuti
Certo è un’indagine un po’ ingarbugliata, di non facile lettura e risoluzione. Stiamo parlando di un’indagine che, si badi, è iniziata nel 2010 ed è tuttora nella fase calda. Circa sei anni di verifiche, intercettazioni, pedinamenti e riscontri. Con l’aggiunta di sequestri, perquisizioni e le cosiddette “cimici” poste all’interno delle autovetture o degli uffici frequentati dagli indagati.
Stando ai rumors, c’è chi sostiene che l’attività della Squadra Mobile non si sia conclusa. A dimostrazione di ciò, in molti atti depositati sono riportati numerosi omissis ed in particolare allorquando alcuni soggetti intercettati nello svolgere una “cordiale” conversazione fanno riferimento ad altri episodi. Da ritenersi anche questi di natura illecita, se è vero come è vero, che vi sarebbero altri indagati sui quali si stanno eseguendo i dovuti e necessari riscontri in considerazione degli esposti, e degli interrogatori che ne sono seguiti nei mesi scorsi, da parte di alcuni esponenti della politica foriana dove sono stati messi in evidenza i discutibili rapporti che sono intercorsi tra la stessa “Ego Eco” di Ciummo e l’attuale Amministrazione comunale. Più in particolare, il rifiuto della “Ego Eco” di riassorbire quel personale che era prima in servizio con la “Pegaso” e successivamente con la “Torre Saracena”. Contestando che l’impresa privata aveva tutto l’interesse a comprimere i costi per ottenere un maggiore utile. Come si contesta l’accordo che sarebbe stato sottoscritto con l’Amministrazione comunale per svolgere servizi extra capitolato d’appalto. Con conseguente esposizione maggiore dell’Ente locale per mantenere in piedi il servizio di nettezza urbana. Provocando una serie di ricorsi al giudice del lavoro, alcuni dei quali accolti, obbligando l’impresa alla riassunzione.