venerdì, Marzo 21, 2025

Forio, uno spazio per i pescatori, ecco l’area nel porto per “tirare in secco” le imbarcazioni

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Il Comune ha destinato la banchina “Protezione Civile” alle barche da pesca e a piccoli natanti da diporto per la prosciugatura. Vietati però interventi di carenaggio e altri lavori che potrebbero comportare inquinamento

L’Amministrazione comunale di Forio ha deciso di destinare l’area della banchina del porto denominata “Protezione civile” alla sosta a terra delle barche da pesca dei pescatori locali e di piccoli natanti da diporto.
Nella delibera approvata dalla Giunta si fa riferimento alle richieste pervenute al Comune da parte dei pescatori locali e diportisti di individuare un’area «per poter sostare a terra con le loro unità al fine di consentire un’adeguata prosciugatura delle parti dello scafo immerse in acqua e consentire l’esecuzione di piccole lavorazioni quali il carenaggio».

Dall’analisi degli spazi disponibili nel porto è risultato che retrostante il Molo Borbonico le aree della banchina denominata “Protezione civile” sono destinate al varo, ad alaggio e sosta delle imbarcazioni come stabilito con decreto dirigenziale della Regione Campania del 2019. Aree rientranti nella concessione di cui è titolare il Comune e che è stata rinnovata fino al 31 dicembre 2029.
L’Ente si era già attivato per rendere idonea tale area. Infatti, «al fine di garantire un servizio efficiente e di garantire che le attività svolte non comportino inquinamento per la salvaguardia e rispetto dell’ecosistema marino, si è provveduto a dotare l’area di un sistema di trattamento delle acque provenienti dalla pulizia di carene delle imbarcazioni e delle acque di prima pioggia».

Sempre per garantire il rispetto dell’ambiente, a luglio scorso è stata commissionata una relazione geologica ed ambientale.
Sta di fatto che, come riportato in delibera, «allo stato non risultano ancora completati tutti gli interventi di convogliamento delle acque reflue derivanti dal funzionamento dell’impianto di cui sopra al fine di non comportare inquinamento».
L’Amministrazione comunale intende comunque garantire ai pescatori locali nonché ai diportisti «la fruizione della sosta a terra delle loro imbarcazioni per la prosciugatura delle parti dello scafo immerse in acqua, escludendo, per i motivi di cui sopra, interventi di carenaggio e/o qualsiasi lavorazione che potrebbe comportare inquinamento a terra e a mare».

Una opportunità che si offre a pescatori e diportisti che devono “tirare in secco” le proprie imbarcazioni, ovviamente non gratuita. Per il servizio infatti, fino alla definizione e ultimazione degli interventi, vengono convalidate le tariffe stabilite nel 2018.

L’iniziativa è stata anche oggetto di una riunione tenutasi presso il municipio, a cui hanno partecipato esponenti dell’Amministrazione, il Locamare Forio, l’Amp “Regno di Nettuno” e il responsabile del V Settore, competente al porto.
La Giunta ha dunque deliberato di destinare l’area alla fruizione per la sola sosta a terra per un massimo di 20 giorni per imbarcazioni da pesca di lunghezza massima di mt. 9,50, dei pescatori locali e i natanti da diporto di lunghezza massima di mt. 7,50, escludendo interventi di carenaggio e altri lavori che potrebbero comportare inquinamento a terra e a mare.
Al responsabile del V Settore è stato demandato il compito di avviare le procedure amministrative necessarie, mettendo a disposizione un budget di 6.000 euro per far fronte alle spese occorrenti per la sistemazione dell’area interessata.

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  • Articolo realizzato dalla Redazione Web de Il Dispari Quotidiano. La redazione si occupa dell'analisi e della pubblicazione fedele degli atti e dei documenti ufficiali, garantendo un'informazione precisa, imparziale e trasparente. Ogni contenuto viene riportato senza interpretazioni o valutazioni personali, nel rispetto dell’integrità delle fonti e della veridicità dei fatti.

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