I pannelli fotovoltaici crescono sul territorio italiano e si diffondono ad una discreta velocità. Si tratta di dati che approfondiremo fra poco, ma che dipendono ovviamente dai grandi vantaggi di questi sistemi. I pannelli solari, infatti, consentono di convertire i raggi del sole in energia, producendo un impatto sul pianeta nettamente inferiore rispetto alle fonti energetiche non rinnovabili.
Il fotovoltaico in Italia: dati e panoramica
In base alle ultime rilevazioni, nella Penisola al momento si trovano oltre 935 mila impianti fotovoltaici, con un aumento di 55 mila unità durante il periodo di pandemia nel 2020. È importante sottolineare un altro fatto: aumentano soprattutto gli impianti di piccola taglia (potenza al di sotto dei 20 kW), ovvero quelli installati a livello domestico, questo significa che gli italiani oggi sono molto più attenti e interessati a questo sistema di erogazione dell’energia. La potenza impiegata attualmente arriva a 21,65 GW, mentre la produzione è cresciuta nella misura di un 5% circa rispetto alle precedenti misurazioni.
Chiaramente la situazione nel Belpaese non è univoca, dato che esistono alcune regioni più virtuose da questo punto di vista: nella classifica tricolore vince la Lombardia, che conquista il primo posto per quel che riguarda il numero delle installazioni, se invece si considera la potenza impiegata, allora la graduatoria vede la Puglia in prima posizione, che questa estate ha scalato le classifiche anche grazie agli incentivi per la diffusione del fotovoltaico sul territorio. Infine, ci sono zone in cui il fotovoltaico è ancora poco diffuso, come a Bolzano, in Molise, in Valle d’Aosta e in Basilicata. A livello di impiego, oggi il fotovoltaico viene sfruttato soprattutto a livello agricolo, industriale e domestico.
Tipologie e funzionamento dei pannelli solari
L’utilizzo dei pannelli fotovoltaici è un passaggio indispensabile nell’ottica di una totale decarbonizzazione del pianeta poiché rappresenta un tassello chiave per una società realmente ecosostenibile. Questi sistemi danno infatti la possibilità di ridurre l’impatto sul pianeta e al tempo stesso riescono a garantire una maggiore efficienza in termini energetici.
Tuttavia, occorre studiarli con attenzione poiché esistono diverse tipologie con caratteristiche sostanzialmente diverse. Le differenze riguardano in primo luogo l’impiego di diversi materiali, tra questi si trovano ad esempio i pannelli realizzati in silicio monocristallino, la scelta più diffusa ed efficace per gli impianti; il silicio policristallino, più economico e dunque più diffuso a livello domestico; e i film sottili fatti con un mix di vari materiali, fra cui il silicio amorfo. Questi ultimi sono i più economici in assoluto, ma anche i più versatili: pesano poco e sono più flessibili, inoltre garantiscono una maggiore semplicità in sede di installazione.
Oltre alla distinzione legata ai materiali, esistono altre suddivisioni basate sulla distribuzione dell’energia, più complesse ma estremamente importanti se si sta decidendo di istallare un impianto per la propria casa o per la propria impresa, come ad esempio la distinzione tra fotovoltaico classico e fotovoltaico con accumulo, una tipologia di impianto che si può approfondire nel dettaglio su alcune pagine dedicate specializzate sul tema.
Per concludere, è bene ricordare che il fotovoltaico rappresenta un’ottima alternativa alle fonti di approvvigionamento energetico tradizionali perché si tratta di un tipo di investimento a basso costo, durevole, pulito e certificato, e soprattutto realmente in grado di contribuire alla riduzione delle emissioni di CO2 nell’atmosfera.