lunedì, Novembre 25, 2024

#franaCasamicciola. Calcaterra: “C’è una famiglia da mettere in sicurezza. Si cercano gli 11 dispersi”

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La dottoressa Simonetta Calcaterra ha il peso e il carico di pronunciare le prime parole. Le prime parole dopo una tragedia, sospesa, che ha la proiezione di una strage della natura mai vista così violenta.

“C’è solo una vittima accertata – dice la Calcaterra – , di undici è il numero dei dispersi e sono tutti concentrati qui nel Comune di Casamicciola nel punto in cui i lavori questa mattina sono iniziati con maggiore intensità. Anche la squadra dei sommozzatori è già all’opera dalle prime luci dell’alba perché con il buio non si è potuti andare avanti. Continuano le ricerche tra gli edifici sommersi dal fango, dove risultano risiedere gli undici dispersi che al momento sono stati registrati ma il numero non possiamo escludere che sia in divenire. Dalla prima sommaria ricerca che è stata possibile fare ieri con le condizioni avverse, non ci risultano dispersi trascinati verso il mare”.

“Oggi gli approfondimenti sono molto più facilitati dalla luce del sole e dall’assenza di pioggia, quindi potrebbe essere un’eventualità che speriamo possa essere scongiurata. Tragedia annunciata? È un’isola che presenta, sotto il profilo idrogeologico, criticità annose e questo è sotto gli occhi di tutti. Con la Regione si stava lavorando proprio sul piano della ricostruzione post-terremoto e che tiene conto anche del rischio idrogeologico che sull’isola è molto forte. Ho il potere di attuare il piano regionale per la ricostruzione, questo piano terrà conto delle delocalizzazioni e che sono evidentemente indispensabili per garantire la sicurezza dei cittadini. Le abitazioni che dovranno essere ricostruite lo saranno con sistemi e criteri di sicurezza che al momento non sono purtroppo diffusi su tutta l’isola”.

“Sull’allerta arancione che è stata diramata, fortunatamente erano state prese già diverse iniziative come la chiusura delle scuole e l’invito alla cittadinanza a rimanere nelle proprie case. Erano stati allertati, inoltre, i nostri funzionari di protezione civile. Le ditte locali sono state le prime ad intervenire ieri mattina per le prime operazioni di rimozione del fango, purtroppo sono eventi meteorologici prevedibili ma non nella portata esatta quindi nessuno poteva attendersi un evento del genere. La Regione un abbozzo di piano l’ha reso pubblico, ma non c’è un piano definitivo su cui iniziare a lavorare. Stiamo lavorando sull’ipotesi della delocalizzazione senz’altro, ma contemporaneamente sulla ricostruzione sicura degli immobili che andrebbero eventualmente delocalizzati. È un intervento importante quello di mettere in sicurezza le abitazioni dei comuni dell’Isola d’Ischia. Non è ancora definitivo il piano, gli studi scientifici alla base del piano della ricostruzione suggeriscono – per non dire impongono – questa misura. Il piano però non è ufficializzato dalla Regione e non abbiamo contezza dei numeri. Zone dove ricostruire? Questo è un po’ difficile dirlo ora perché l’Isola è satura, però faremo di tutto per ricostruire in totale sicurezza”.

“La riunione è ancora in corso – ha detto nel punto stampa delle 9.00, il commissario che guida Casamicciola Terme dopo la sfiducia del sindaco sei mesi fa – mi sono allontanata per dare queste notizie su autorizzazione del Prefetto di Napoli quindi adesso continuiamo ad interfacciarci con il CCS regionale per comunicare le criticità che sull’isola – e in particolare a Casamicciola – abbiamo rilevato. L’elicottero sta facendo proprio in questo momento l’attività di sorvolo necessaria per una rilevazione delle zone colpite dalla frana che verrà sovrapposta alla planimetria ai nostri atti per registrare gli edifici che appaiono sommersi e scomparsi e per avere un numero preciso delle abitazioni colpite dalla frana. Difficoltà? Oggi le difficoltà non ci sono perché le condizioni meteorologiche ci stanno aiutando, i mezzi sono tantissimi e altri sono in arrivo. I lavori saranno rapidi, ieri c’è stata un’oggettiva criticità. Tutte le persone che siamo riusciti ad evacuare stavano bene fortunatamente e le abbiamo sistemate tra i vari alberghi dell’isola, sono sotto monitoraggio anche medico”.

“C’è una famiglia da mettere in sicurezza in via Celario, c’è una persona anziana e ieri sera hanno tentato per ben tre volte di raggiungere questa famiglia. Il problema non è stato raggiungere quanto portare via questa persona che ha necessità ovviamente di accortezza e sicurezza particolare. Stamattina stanno lavorando proprio su quell’edificio per sgomberare la strada e riuscire ad arrivare fino a casa con una lettiga per il trasporto. I dispersi sono tutti in via Celario, è la strada sulla quale si sta lavorando intensamente questa mattina. Su quest’isola bisogna agire con urgenza, senza più indugi e anche con decisioni dolorose per la cittadinanza quale quelle di abbandonare la propria casa. L’idea di sapere di non essere in sicurezza credo non possa fermare nessuno per quanto affetto possa esserci per la propria abitazione. Bisogna mettere in sicurezza l’isola quanto prima. Qualche dettaglio in più sulla causa potrò fornirlo soltanto quando i Vigili del Fuoco avranno elaborato le immagini. Sono in sorvolo e stanno facendo proprio questo studio che non è possibile fare da terra”.

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